fbpx Diritti di libertà nel mondo virtuale della rete | Scienza in rete

Diritti di libertà nel mondo virtuale della rete

Primary tabs

Read time: 2 mins

Nel suo nuovo numero, la Rivista Informatica e diritto tratta il tema di grande attualità “Diritti di libertà nel mondo virtuale della rete”. La rivista semestrale d'informatica giuridica e di diritto dell'informatica ha dato il seguito naturale della call indetta tre mesi orsono dal suo comitato scientifico, al fine di approfondire tematiche inerenti ai diritti di libertà nel mondo virtuale della rete, alla quale, hanno risposto firme autorevoli del mondo scientifico. La prefazione a cura della curatrice Marina Pietrangelo, come del resto gli abstract in inglese e italiano sono consultabili in rete:

L'argomento dell'“internet governance” è stato affrontato da Laura Abba, Stefano Trumpy, Davide De Grazia, Antonio A. Martino, Alessandro Nicotra e Rita Rossi, mentre “la riservatezza dei dati personali in Internet” vede contributi di Daniela Messina, Jeanne Pia Mifsud-Bonnici, Ugo Pagallo e Giuseppe Vaciago. In chiusura la rivista si sofferma su“l’Internet di seconda generazione e il diritto” con scritti di Francesca Badocco, Elena Bassoli, Maria Concetta De Vivo, Guido Di Donato e Giovanni Pellerino.

la rivista è sorta nel 1975 per iniziativa dell'Istituto di Teoria e Tecniche dell'Informazione Giuridica del CNR. E' stata dall'inizio (fino al 1991) pubblicata dalla casa editrice Le Monnier, mentre dal 1992 diventa un periodico semestrale pubblicato a Napoli da Edizioni Scientifiche Italiane. Dato il carattere scientifico della pubblicazione e l'ampia partecipazione di collaboratori internazionali, gli articoli sono redatti oltre che in lingua italiana, anche nelle principali lingue europee come francese, inglese, portoghese, spagnolo e tedesco. Il periodico è dedicato allo studio e all'analisi critica dei problemi applicativi delle nuove tecnologie dell'informazione nel campo del diritto, nonché dei problemi giuridici scaturenti dallo sviluppo dell'informatica e della telematica nelle moderne società. Relativamente all'informatica giuridica, la Rivista accoglie studi in tema di documentazione giuridica automatica, sistemi informativi, automazione della Pubblica Amministrazione e degli studi legali, tecniche di intelligenza artificiale e di rappresentazione della conoscenza applicata al diritto, sistemi esperti in campo legale, offrendo un panorama sufficientemente indicativo delle tendenze di sviluppo dell'informatica giuridica in Italia e all'estero. Per quanto riguarda il diritto dell'informatica, oltre ai problemi quali quello relativo alla riservatezza delle informazioni personali contenute nelle basi di dati pubbliche e private vengono trattate questioni più recenti in merito alla protezione giuridica del software, allo sviluppo della contrattualistica avente per oggetto beni e servizi telematici, nonché alla disciplina per regolare l'introduzione e l'uso dell'informatica nel settore pubblico.

"Informatica e diritto". Direttore Responsabile: Costantino Ciampi. Per informazioni e reperibilità: Segreteria di Redazione Rivista "Informatica e diritto", Via de' Barucci, 20 – 50127, Firenze - tel.: +39 055 43995 - fax: +39 055 4399605 - mail: [email protected]


Scienza in rete è un giornale senza pubblicità e aperto a tutti per garantire l’indipendenza dell’informazione e il diritto universale alla cittadinanza scientifica. Contribuisci a dar voce alla ricerca sostenendo Scienza in rete. In questo modo, potrai entrare a far parte della nostra comunità e condividere il nostro percorso. Clicca sul pulsante e scegli liberamente quanto donare! Anche una piccola somma è importante. Se vuoi fare una donazione ricorrente, ci consenti di programmare meglio il nostro lavoro e resti comunque libero di interromperla quando credi.


prossimo articolo

Quando il genere cambia la ricerca

Il premio ATENƏ del CNR valorizza la gendered innovation, premiando i tre migliori prodotti scientifici che abbiano inglobato nel proprio disegno la prospettiva di genere. I lavori premiati appartengono ai tre diversi settori ERC, cioè Scienze fisiche e ingegneria, Scienze della vita e Scienze umane e sociali, e sono esempi di come l’integrazione della prospettiva di genere fornisca risultati che rispondono maggiormente ai bisogni della società e del mondo produttivo.

Immagine di Freepik

I manichini utilizzati più comunemente per i crash test riproducono l’anatomia del corpo medio maschile. Per rappresentare i corpi femminili, si utilizza una versione in scala ridotta di questi stessi manichini. Quando si testa la sicurezza delle automobili, quindi, non ci sono manichini che modellino le forme femminili né la loro tolleranza alle lesioni, la biomeccanica, l'allineamento della colonna vertebrale e così via. La conseguenza è che le donne riportano lesioni più gravi degli uomini in incidenti analoghi.