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Linee guida delle società scientifiche a difesa del medico: una lettera al ministro

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Gentile Ministro Lorenzin,
il testo sulla responsabilità professionale approvato dalla Commissione Affari Sociali presenta molti importanti aspetti positivi, da lei enumerati nell’intervista pubblicata su QS. Purtroppo, però, riteniamo contenga anche un errore molto grave per la sostenibilità del SSN: che le buone pratiche e linee guida (LG) cui i medici dovranno attenersi per limitare contenziosi siano emanate dalle Società Scientifiche (ancorché iscritte in apposito elenco istituito con suo decreto).
Il vigente decreto Balduzzi parlava di linee guida/buone pratiche “accreditate dalla comunità scientifica”. La nuova formulazione può creare una situazione più inflattiva e insostenibile rispetto agli attuali 10 miliardi di €/anno sprecati in medicina difensiva, con decine di miliardi consumati in sovradiagnosi, sovratrattamenti e aumento di iatrogenesi. 

Infatti già oggi molte LG di Società scientifiche sono condizionate (anche) da:

a) punti di vista parziali, non ricomposti in una visione multidisciplinare e sostenibile

b) umane logiche autoreferenziali

c) relazioni finanziarie con i produttori di tecnologie sanitarie. Ciò aumenterebbe in modo esponenziale se molte Società scientifiche diventassero titolari per legge di stabilire ciò cui tutti i medici si devono attenere. Ma anche a prescindere da tali relazioni, gli interessi degli specialisti di una disciplina oggettivamente convergono (per come sono pagati e incentivati sul lavoro e in libera professione, per percorsi di carriera, potere, prestigio…) verso un’eccessiva enfasi sulle proprie prestazioni.

Tale punto di vista potrebbe non essere di immediata condivisione. Per meglio illustrarlo, nel file allegato abbiamo inserito 10 esempi, relativi a un buon numero di Società Scientifiche, e saremmo lieti di confrontarci in merito con esperti di sua fiducia.
Proposta. La formulazione attuale del testo si potrebbe sostituire con “linee guida progressivamente elaborate da un Sistema Nazionale Linee Guida, coordinato da una pubblica istituzione”.
Nei regolamenti attuativi si potranno poi aggiungere elementi qualificanti, come che:

  • tali LG hanno valore di orientamento culturale più che normativo (pur potendo costituire utili riferimenti in caso di contenzioso);
  • i gruppi di lavoro impegnati a formularle, coordinati da una pubblica istituzione, dovrebbero comprendere esponenti delle società scientifiche, degli ordini professionali, metodologi con esperienza di LG, esperti di valutazioni comparative di interventi sanitari, organizzazioni di pazienti, tutti tenuti a render pubbliche le proprie relazioni finanziarie, inclusi dirigenti di sanità pubblica in grado di entrar nel merito di valutazioni di efficacia e costo-efficacia, e responsabilità personale davanti al datore pubblico di lavoro di esplicitarne l’impatto previsto sui costi del SSN;
  • le bozze redatte andranno aperte ai contributi/commenti pubblici prima di adozioni formali (sul modello adottato dal NICE del Regno Unito, dall’USPSTF degli USA, ecc.).

Potrà servire più tempo (intanto vige il riferimento alla “Comunità scientifica” della Legge Balduzzi), ma avere LG inflattive è peggio che non averle. Se sono LG veicoli di conflitti d’interesse con la salute e la sostenibilità del SSN, meglio prendersi il tempo necessario per costruire LG che presentino tutti i requisiti.

Gentile Ministra, certi delle sue migliori intenzioni, le chiediamo di ascoltarci: fermi questa deriva finché siamo in tempo!
In attesa di un cortese riscontro, e pronti a incontrare lei o suoi fiduciari per eventualmente meglio argomentare quanto sopra, confidiamo che non affretti una scelta che può affossare il nostro SSN.

 

Per il Comitato scientifico della Fondazione Allineare Sanità e Salute
Dott. Alberto Donzelli – Medico con quarantennale esperienza di dirigente di sanità pubblica e Direttore editoriale del Progetto nazionale Pillole di buona pratica clinica per medici e Pillole di educazione sanitaria per cittadini-assistiti.
Dott. Alessandro Battaggia – MMG, Master universitario in Revisioni Sistematiche metanali-tiche della letteratura biomedica (Centro Cochrane Italiano e Università di Milano) e Corso di perfezionamento universitario in Statistica Medica applicata ai problemi clinici.
Prof. Dott. Gianfranco Domenighetti, economista sanitario, già dirigente di sanità pubblica, Università della Svizzera Italiana
Dott. Giuseppe Fattori - Medico con esperienza nella gestione dei servizi sanitari e della promozione della salute. Coordinatore del Laboratorio FIASO “Comunicazione e Promozione della Salute”.
Dott. Paolo Longoni – MMG e specialista in Medicina Interna, Consiglio Direttivo del Centro studi e Ricerche in Medicina Generale (CSeRMEG).
Dott. Luca Mascitelli - Specialista in Cardiologia e Medicina dello Sport, Ufficiale medico presso il Comando Brigata alpina “Julia” in Udine. Autore di numerose pubblicazioni scientifiche sulle principali riviste internazionali di medicina e capitoli di libri.
Dott. Giulio Mariani – Medico specialista in cardiologia e diabetologia/malattie del ricambio. Internista e Responsabile UO di diabetologia AO San Carlo. Presidente Onorario dell’Associazione Diabetici di Milano e Provincia dal 1990.
Dott. Alessandro Nobili –  Capo del Laboratorio di Valutazione della Qualità delle Cure e dei Servizi per l'Anziano. Responsabile del Servizio informazione sui farmaci nell'anziano Istituto di Ricerche Farmacologiche "Mario Negri".
Dott. Gianfranco Porcile –  già Primario oncologo Ospedale di Alba (Cuneo) Coordinatore Gruppo Green Oncology di CIPOMO (Collegio Italiano Primari Oncologi Medici Ospedalieri).

Per il Centro Studi Co.S (Consorzio Sanità)
Dott. Alberto Aronica – MMG e specialista in Endocrinologia e Malattie del Ricambio, Presidente del Centro Studi Co.S

Per CSeRMEG (Centro Studi e Ricerche per la Medicina Generale)
Dott. Vittorio Caimi – MMG e Presidente CSeRMEG.

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