fbpx Italia sott’acqua, serve una vera prevenzione

Italia sott’acqua, serve una vera prevenzione

--
Tempo di lettura: 1 min

Alluvione infinita

La Romagna sotto un mare di fango vede il prodigarsi di tanti volontari e della Protezione civile, ma la minaccia di nuove piogge non lascia tranquilli. Una volta finita l’emergenza bisognerà però riprendere il filo delle politiche di prevenzione di questi eventi estremi che a causa della crisi climatica diventeranno via via più frequenti, agendo con più decisione sia sulla decarbonizzazione, sia sul governo del territorio. «I fiumi hanno bisogno di una regia unica a livello di bacino idrografico che imposti le necessarie opere di difesa e di rinaturalizzazione, come indicano da almeno vent’anni le direttive europee», spiega in questa intervista Andrea Agapito, responsabile Acque del WWF Italia. «I fiumi hanno bisogno di spazio intorno, di lanche, boschi ripariali e “soluzioni ispirate dalla natura” capaci in caso di piogge intense di assorbire la massa d’acqua capace altrimenti di distruggere ogni cosa. Questi interventi possono essere fatti, anche con pochi soldi. Ma dobbiamo assolutamente cambiare l'approccio. Se no andremo avanti così. Passeremo dalla siccità alla esondazione, in un’emergenza senza fine».

Flood in Italy, progetto Copernicus

Flood in Italy, progetto Copernicus

 

Articoli correlati

Scienza in rete è un giornale senza pubblicità e aperto a tutti per garantire l’indipendenza dell’informazione e il diritto universale alla cittadinanza scientifica. Contribuisci a dar voce alla ricerca sostenendo Scienza in rete. In questo modo, potrai entrare a far parte della nostra comunità e condividere il nostro percorso. Clicca sul pulsante e scegli liberamente quanto donare! Anche una piccola somma è importante. Se vuoi fare una donazione ricorrente, ci consenti di programmare meglio il nostro lavoro e resti comunque libero di interromperla quando credi.


prossimo articolo

Copertura sanitaria per gli universitari extra Ue: come fargliela pagare cara

Dal 1 gennaio 2024, il contributo richiesto agli studenti stranieri per l’iscrizione al Servizio sanitario nazionale è passato da 149,97 all’anno a 700 euro, che diventano 2000 € annui per la copertura di eventuali familiari a carico. Per chi soggiorna in Italia per un periodo superiore ai tre mesi e non rientri tra coloro che hanno diritto all’iscrizione obbligatoria al SSN, è fondamentale assicurarsi e avere così diritto alla scelta di un medico di medicina generale e a tutte le prestazioni erogate dal SSN sul territorio nazionale come per il cittadino italiano. A voler esser maliziosi, possiamo dedurne come anche nel nostro Paese si sia ritenuto strategico mettere a valore il processo di attrarre talenti dall’estero per il proseguimento degli studi negli atenei italiani.

Crediti immagine: Marek Studzinski/Unsplash

Il ritorno economico è un argomento sempre efficace quando si vuole convincere della bontà di un investimento. Prendiamo l’internazionalizzazione dell’università: il mondo accademico non ha dubbi sullo “straordinario successo della europeizzazione della formazione superiore nell’UE”, così come sull’importanza della “coopetizione” che gli atenei attivano per vincere le sfide di una domanda sempre più globale e qualificata di istruzione.