fbpx Convegno Le voci della scienza | Scienza in rete

Convegno Le voci della scienza

Primary tabs

Tempo di lettura: 2 mins
--

Convegno "Le voci della scienza"
Museo di storia naturale di Milano
Lunedì 4 luglio 2022, ore 10:15 - 16:00 

Pandemia, guerra, transizione ecologica e digitale… Su questi e altri argomenti abbiamo sentito una ridda di opinioni contrastanti, e non sempre la scienza ha fatto sentire in modo chiaro le sue ragioni. 

"Le voci della scienza" è un progetto di Scienza in rete e Gruppo 2003, finanziato dal Ministero dell’Università e della Ricerca, per dare voce alla ricerca scientifica. 

Lo abbiamo fatto nell’ultimo anno affiancando, alla tradizionale attività divulgativa e giornalistica, podcast, video-interviste e webinar. Abbiamo inaugurato anche una rubrica VeroFalso e DataStory per far capire che nemmeno la scienza ha risposte chiare e univoche su tutto, ma almeno ha il vantaggio di avvalersi di un metodo e di strumenti di analisi per costruire ipotesi basate sulle prove, ridurre l’incertezza, organizzare ove possibile un consenso ed esplicitare in modo onesto e razionale teorie e punti di vista diversi, aspetti cruciali sia per una buona comunicazione al pubblico, sia per la consulenza scientifica ai politici e decisori. 

Ora è il momento di tracciare un primo bilancio del progetto, dando voce anche a tante realtà simili alle nostre. Lo facciamo con questo incontro pubblico, finalmente in presenza, che vuol essere una grande festa della ricerca con tutte le “voci” che ci hanno accompagnato in questo bel viaggio.

Il convegno sarà anche l'occasione per premiare il miglior podcast pubblicato su Scienza in rete dai ricercatori che hanno partecipato al Workshop Le voci della scienza (https://www.scienzainrete.it/workshoplevocidellascienza).

Programma

10:00-10:15 Accoglienza

10:15-10:45
Maria Pia Abbracchio e Patrizia Caraveo: Diamo voce alla scienza!

10:45-11:45
Giuliano Greco, Jacopo Mengarelli, Benjamin Cucchi: Raccontare la scienza attraverso i podcast, il progetto “Le voci della scienza”
Partecipano: Daniela Berardinelli, Elena De Carolis, Jacopo De Luca, Maria Chiara Falco, Enrico Schlitzer, Sharon Spizzichino

11:45 Premiazione del miglior podcast di “Le voci della scienza"

12:00-12:15
Eva Benelli e Chiara Di Lucente: Linguaggio inclusivo, lavori in corso

12:15-12:45
Esperienze a confronto: La divulgazione scientifica al femminile di MadaAdvances (Carlotta Jarach); Fisicast (Gianluca Li Causi); Le interviste possibili agli alberi di Milano (Mami Azuma)

12:45-13:00 Domande

14:00-14:20
Silvio Garattini: La libertà di ricerca in Italia

14:20-14:40
Alessandro Allegra, Federico Anghelé, Luca Carra: La consulenza scientifica ai politici e il progetto Scienza in Parlamento

14:40-15:00
Chiara Sabelli: Anatomia di una DataStory

15:00- 15:20 Domande

15.20-15:40 
Camilla Orlandini intervista Mauro Serafini: Siamo ciò che mangiamo?

15.40-16:00
Anna Romano intervista Laura Scillitani: Biodiversità, questa sconosciuta

16:00-16:15 Conclusioni


Scienza in rete è un giornale senza pubblicità e aperto a tutti per garantire l’indipendenza dell’informazione e il diritto universale alla cittadinanza scientifica. Contribuisci a dar voce alla ricerca sostenendo Scienza in rete. In questo modo, potrai entrare a far parte della nostra comunità e condividere il nostro percorso. Clicca sul pulsante e scegli liberamente quanto donare! Anche una piccola somma è importante. Se vuoi fare una donazione ricorrente, ci consenti di programmare meglio il nostro lavoro e resti comunque libero di interromperla quando credi.


prossimo articolo

Quando il genere cambia la ricerca

Il premio ATENƏ del CNR valorizza la gendered innovation, premiando i tre migliori prodotti scientifici che abbiano inglobato nel proprio disegno la prospettiva di genere. I lavori premiati appartengono ai tre diversi settori ERC, cioè Scienze fisiche e ingegneria, Scienze della vita e Scienze umane e sociali, e sono esempi di come l’integrazione della prospettiva di genere fornisca risultati che rispondono maggiormente ai bisogni della società e del mondo produttivo.

Immagine di Freepik

I manichini utilizzati più comunemente per i crash test riproducono l’anatomia del corpo medio maschile. Per rappresentare i corpi femminili, si utilizza una versione in scala ridotta di questi stessi manichini. Quando si testa la sicurezza delle automobili, quindi, non ci sono manichini che modellino le forme femminili né la loro tolleranza alle lesioni, la biomeccanica, l'allineamento della colonna vertebrale e così via. La conseguenza è che le donne riportano lesioni più gravi degli uomini in incidenti analoghi.