fbpx Con Coderbot si impara giocando | Scienza in rete

Con Coderbot si impara giocando

Primary tabs

Coderbot, il robot programmabile orientato alla didattica. Credit: coderbot.org.

Read time: 1 min

 

Avete mai pensato di poter costruire e programmare un robot? Grazie a questo laboratorio interattivo potrete provare a farlo sperimentando, mettendo alla prova le potenzialità del vostro ragionamento. Edoardo Datteri, del dipartimento di scienze umane per la formazione "Riccardo Massa" dell'Università degli Studi di Milano-Bicocca, ci spiega in che cosa consiste la robotica educativa.

Nello stand "Con Coderbot si impara giocando!", visitabile all'interno del Meet Me Tonight presso i giardini di Porta Venezia, sarà disponibile un’area “tinkering” dotata di robot, circuiti elettronici, sensori, motori, computer e una stampante 3D. Questo è il luogo ideale per dare spazio alla vostra creatività! Giochi e attività interattive permetteranno ad adulti e bambini in relativa autonomia, grazie alla mediazione e facilitazione dello staff, di approcciarsi per la prima volta alla programmazione robotica. Le attività coinvolgeranno robot specificamente progettati a uso didattico, tra cui il LEGO Mindstorms, il BeeBot, e il Coderbot, e piattaforme di sviluppo come Arduino e Raspberry PI. Le attività riguarderanno la costruzione e la programmazione di robot nonché la teorizzazione sul comportamento di robot già costruiti. Il laboratorio sarà visitabile il 29 e il 30 settembre durante il Meet Me Tonight di Milano presso i Giardini "Indro Montanelli" di Porta Venezia.

 


Scienza in rete è un giornale senza pubblicità e aperto a tutti per garantire l’indipendenza dell’informazione e il diritto universale alla cittadinanza scientifica. Contribuisci a dar voce alla ricerca sostenendo Scienza in rete. In questo modo, potrai entrare a far parte della nostra comunità e condividere il nostro percorso. Clicca sul pulsante e scegli liberamente quanto donare! Anche una piccola somma è importante. Se vuoi fare una donazione ricorrente, ci consenti di programmare meglio il nostro lavoro e resti comunque libero di interromperla quando credi.


prossimo articolo

Un intestino di pesce artificiale per sperimentare mangime più sostenibile per i pesci di allevamento

Il problema di formulare mangimi per l’acquacultura maggiormente sostenibili, visto che oggi contengono una notevole quantità di pesce pescato, ha portato l’Università degli Studi di Milano a proporre il progetto Fish-AI (Fish Artificial Intestine), che grazie a un finanziamento europeo EIC ha creato un intestino artificiale di pesce, realizzato con cellule di intestino di trota. Fulvio Gandolfi, coordinatore del progetto, ci ha spiegato come questo sistema consenta di ridurre la sperimentazione in vivo su modelli animali e di rendere più efficienti le procedure di test di nuovi mangimi per i pesci di allevamento. Ora la sfida è passare dalla ricerca all’attuazione di un vero e proprio servizio per le aziende che producono mangime. 

All’Università statale di Milano si lavora da più di cinque anni a un nuovo sistema utile a supportare la produzione di mangime più sostenibile per i pesci di allevamento. È un metodo che consente di ridurre sia il tempo e le energie necessari a sperimentare gli effetti dell’introduzione di nuovi mangimi in acquacultura sia la quantità di animali necessari alle sperimentazioni.