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Scienza, responsabilità, governo

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Dall’incidente di Fukushima al terremoto dell’Aquila, dal caso Ilva agli eventi ambientali estremi per il clima che cambia, la nostra società –  riconosciuta ormai come la “società della conoscenza” - si trova sempre più spesso a fare i conti, in modo concreto e immediato, con le potenzialità e i limiti di scienza e tecnologia e con l’inadeguatezza dell’intervento umano e degli strumenti di previsione.

“Scienza, responsabilità e governo. La conoscenza scientifica per un approccio etico nella società del rischio" è il forum promosso da Ecoscienza, la rivista di Arpa Emilia-Romagna, in collaborazione con l'Accademia delle Scienze dell'Istituto di Bologna, per far incontrare e confrontare esperti di diversi settori su questi temi: l’uso della conoscenza scientifica come base per le scelte di governo e come strumento per un approccio etico nella società del rischio. 
All’incontro pubblico, che si terrà domani, mercoledì 12 giugno 2013, presso l’Accademia delle Scienze di Bologna, si parlerà in sostanza di scienza e di rischio. Quel è il livello di accettabilità del rischio (percepito o reale)? Quali sono i parametri per definire un’effettiva presenza di rischio? La risposta a questi interrogativi può facilitare la definizione del ruolo della conoscenza scientifica nel dibattito su temi cruciali nel rapporto tra scienza e società  -  il processo ai sismologi dell’Aquila, il caso italiano più emblematico in questo senso – e in che modo questa può e deve essere utilizzata dai decisori politici.
Verranno analizzati, inoltre, i concetti di autorità e autorevolezza che gli enti e gli organismi tecnici coinvolti in questi settori possono acquisire grazie al fondamento scientifico.

All’incontro, condotto da Stefano Tibaldi (Direttore generale Arpa Emilia-Romagna) e introdotto da Giancarlo Naldi (direttore di Ecoscienza) parteciperanno:

Hartmut Frank, ecotossicologo e saggista
Vincenzo Balzani, professore emerito, fotochimica, chimica dei materiali, energie rinnovabili
Alberto Breccia Fratadocchi, Accademia delle Scienze, coordinatore settore scienze chimiche
Luciano Butti, professore di diritto internazionale dell’ambiente
Liliana Cori, gestione e comunicazione del rischio
Francesco Dondi, chimico, professore ordinario, saggista
Pietro Greco, giornalista e divulgatore scientifico
Fausto Guzzetti, ricercatore CNR, scienze idrogeologiche
Matteo Mascia, Fondazione Lanza - Etica e ambiente
Ferruccio Trifirò, Chimica industriale, membro dell’Organizzazione mondiale per il disarmo chimico.

E' possibile seguire l'evento via twitter, utilizzando l'hashtag ufficiale della giornata, #scienzaegoverno.

 

 

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La Valle dei dinosauri ritrovata nel Parco dello Stelvio

parete di roccia

Nel cuore delle Alpi, a 2500 metri di quota, si conserva la memoria di un mondo perduto. Pareti quasi verticali di Dolomia Principale, un tipo di roccia sedimentaria, custodiscono migliaia di impronte lasciate 210 milioni di anni fa da dinosauri erbivori che camminavano lungo le rive di un mare tropicale ormai scomparso. Una scoperta eccezionale, avvenuta nel Parco Nazionale dello Stelvio, che apre una finestra senza precedenti sul Triassico europeo e sulla vita sociale dei primi grandi dinosauri.

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