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Borsellino: legalizzare la droga non combatte la criminalità

Titolo originale: 
Borsellino: legalizzare la droga non combatte la criminalità
Soggetto: 
Paolo Borsellino dava la sua opinione sulla legalizzazione della droga

"Qualcuno ha sostenuto: se noi eliminiamo il traffico clandestino e legalizziamo il consumo di droga abbiamo contemporaneamente levato dalle mani della mafia la possibilità di fare tutti questi guadagni illeciti ed essere così potente.
Tuttavia forse non si riflette che la legalizzazione del consumo di droga non elimina affatto il mercato clandestino anzi  avviene che le categorie più deboli e meno protette saranno le prime ad essere investite dal mercato clandestino, perché non riesco ad immaginare una forma di legalizzazione che consenta al minore di entrare in farmacia e andarsi a  comprare la dose di eroina …
E’ chiaro quindi che ci sarebbe questa fascia di minori che sarebbe immediatamente investita dal residuo traffico clandestino, che diventerebbe estremamente più pericoloso, perché diretto a coloro che per ragioni di età non possono entrare nel mercato ufficiale, quindi alle categorie più deboli e più da proteggere. E verrebbe ad alimentare inoltre le droghe più micidiali, cioè quelle che non potrebbero essere vendute in farmacia non fosse altro perché i farmacisti a buon diritto si rifiuterebbero di vendere.
Conseguentemente mi sembra che sia da dilettanti di criminologia pensare che liberalizzando il traffico di droga sparirebbe del tutto il traffico clandestino e si leverebbero così le unghie all’artiglio della mafia….’’

Con questo straordinario video Borsellino boccia un assunto che viene spesso utilizzato per giustificare la legalizzazione delle droghe e in particolare della Cannabis e dei suoi derivati.
Secondo Borsellino, la legalizzazione della droga, che comporta naturalmente la proibizione della vendita ai minori, non riduce il traffico clandestino ma semplicemente lo dirotta verso coloro che non hanno accesso alla droga legale, i minori appunto. L’argomento di Borsellino è confermato dalla recente esperienza della legalizzazione della Cannabis per uso ricreazionale in Colorado (USA). Lì 30 grammi di Cannabis costano 70 dollari al mercato legale  e 25 dollari al mercato illegale ed è severamente punita la vendita o la cessione ai minori.
Quindi, una legalizzazione della Cannabis mantiene inalterata la relazione tra gli adolescenti e la Cannabis illegale, anche grazie al suo prezzo concorrenziale. Questo scenario diventa particolarmente preoccupante se si considera che il consumo di Cannabis è massimo proprio a ridosso dei 18 anni mentre si riduce drasticamente nell'età adulta. Inoltre, il consumo di Cannabis, giornaliero e per lungo tempo (10 anni), se iniziato nell'adolescenza, riduce le funzioni cognitive nell'età adulta.
Insomma, che senso ha legalizzare la Cannabis se la fascia d'età che la consuma e per la quale è più pericolosa non potrebbe comunque accedere alla Cannabis legale? Questo paradosso, se costituisce una forte controindicazione alla legalizzazione della  Cannabis,  indica anche la necessità di individuare strategie alternative alla legalizzazione al fine di impedire ciò che è effettivamente uno degli effetti avversi dell’uso di Cannabis, l’infernale meccanismo burocratico-investigativo che si attiva nei confronti del giovane che venga scoperto a fumare o detenere Cannabis. Una legalizzazione con questo fine sarebbe davvero un rimedio peggiore del male.

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