Quest’anno la
Scuola di Neuroetica della Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati (SISSA)
di Trieste è dedicata alla riflessione etica ed epistemologica sulle
dipendenze. La Scuola è utile per tutti coloro che lavorano in questo campo
(ricercatori, policy maker, psicologi, psichiatri, personale sanitario…), che
avranno l’occasione di confrontarsi con i maggiori esperti italiani sul tema.
La scadenza per le iscrizioni il 17 agosto.
Le dipendenze coinvolgono una lunga catena di professionisti ed esperti: c’è
chi le studia dal punto di vista scientifico per comprenderne origini e
meccanismi cognitivi e chi lavora in clinica, nelle professioni sanitarie e
psicosociali. C’è anche chi si occupa di decidere e organizzare le politiche
sulle sostanze psicoattive e chi lavora sul fronte della comunicazione. Tutti
questi “attori” possono trarre vantaggio dalla riflessione “neuroetica”: etica
ed epistemologia sono infatti una trama comune che attraversa i vari livelli da
cui dipende e si manifesta la dipendenza, dalla biologia alla società.
L’edizione di quest’anno della Scuola di Neuroetica della SISSA è dedicata
proprio al tema delle dipendenze. Organizzata dal Laboratorio Interdisciplinare
della SISSA di Trieste la Scuola è giunta alla sua seconda edizione. Le lezioni
si terranno dal 22 al 25 settembre.
Stefano Canali, ricercatore della
SISSA, esperto di storia e filosofia delle neuroscienze e di comunicazione
sulla medicina delle dipendenze , è il responsabile della Scuola. “Le
dipendenze per la neuroetica sono una sorta di ”esperimento naturale”, spiega
Canali, “che amplifica ed esemplifica i tratti più rappresentativi delle
principali questioni con cui la neuroetica si confronta: il libero arbitrio,
l’autonomia, l’autocontrollo, i processi decisionali, la responsabilità, il
conflitto tra ragione ed emozione”.
“Fra i docenti di quest’anno abbiamo alcuni fra i maggiori esperti di
neuroetica e di dipendenze a livello italiano, come, fra gli altri, Mario De Caro, dell’Università Roma
Tre, o Alberto Oliverio, grande esperto di psicobiologia noto anche per la sua
opera di divulgazione. La qualità della
Scuola è testimoniata anche dal suo comitato scientifico che conta nomi del
calibro di Laura
Boella, dell’Università statale di Milano, gli stessi De Caro e Oliverio, Edoardo Boncinelli, genetista e grande divulgatore, solo per
citarne alcuni”.
La Scuola di Neuroetica della SISSA è un’opportunità per studiosi che si
occupano di filosofia,
etica, bioetica, ma anche per specialistici che lavorano in clinica delle
dipendenze, psicologi, educatori, per chi si occupa di organizzare la politica
e gli interventi sociosanitari in tema di sostanze psicoattive e per chi,
lavorando nel settore giuridico, voglia conoscere meglio come le neuroscienze
stanno modificando i processi di giudizio e quelli decisionali in ambito
giudiziario.
La Scuola è organizzata con la collaborazione della Società Italiana
Tossicodipendenze, la Società Italiana di Neuroetica e Filosofia delle
Neuroscienze, la Società Italiana di Storia, Filosofia e Studi Sociali della
Biologia e della Medicina.
Informazioni
utili...
Alla Scuola saranno ammesse un massimo di 30 persone e l’approccio didattico
prevede una forte
interazione fra docenti e studenti. La quota di partecipazione è di 125 euro e
sono previste alcune borse di studio a copertura delle spese di viaggio, vitto
e alloggio.
La data ultima per registrarsi alle selezioni è il 17 agosto 2014. L’iscrizione
si effettua alla pagina http://neuroetica.sissa.it/domanda-ammissione.
LINK UTILI:
• Sito web della Scuola di Neuroetica: http://neuroetica.sissa.it
class="bibliografia">• Modulo di
iscrizione online: http://neuroetica.sissa.it/domanda-ammissione