fbpx A Berna consegnati i Premi Balzan 2015 | Page 3 | Scienza in rete

A Berna consegnati i Premi Balzan 2015

Read time: 1 min

A Berna, al Palazzo federale, il Consigliere federale Johann Schneider-Ammann ha consegnato i Premi Balzan 2015 a:
HANS BELTING per la storia dell’arte europea (1300-1700)
FRANCIS HALZEN per la fisica delle astroparticelle, compresa l’osservazione dei neutrini e dei raggi gamma  
DAVID MICHAEL KARL per l’oceanografia
JOEL MOKYR  per la storia economica.

La cerimonia è stata introdotta dal presidente della Fondazione Balzan “Premio”, Enrico Decleva, e dal presidente della Fondazione Balzan “Fondo”, Achille Casanova
Secondo il rito cerimoniale ogni premiato, presentato da Salvatore Veca, Presidente del Comitato generale Premi, ha pronunciato un discorso di accettazione e ringraziamento. 

I premi hanno un valore di 750.000 franchi svizzeri (circa 700.000 euro) per ciascuna delle quattro materie. Metà da destinare dai premiati a progetti di ricerca.

Autori: 
Sezioni: 
Premiazione

prossimo articolo

Finalmente in campo le prime piantine di riso TEA di Brambilla e Fornara

Giornata storica il 13 maggio: Vittoria Brambilla e Fabio Fornara di Unimi hanno messo a dimora le prime piantine di riso geneticamente editate TEA (tecniche CRISPR di evoluzione assistita) per resistere a parassiti come il brusone senza usare fitofarmaci, nella campagna pavese di Mezzana Bigli. Si tratta di una sperimentazione, ma in campo aperto, il primo consentito in Italia. Il permesso è fino a fine anno, ma prorogabile in attesa delle nuove regole europee. All'evento erano presenti una piccola folla di amici delle biotecnologie, tra cui spiccano la senatrice a vita Elena Cattaneo e Marco Cappato dell’associazione Luca Coscioni. Era presente anche la giornalista Anna Meldolesi, che firma l'articolo, e il ricercatore CNR Roberto Defez, nella foto insieme a Vittoria Brambilla. Credito foto: Associazione Luca Coscioni.

La rete delimita ventotto metri quadrati di nudo terreno, in mezzo alla campagna pavese. Al suo interno si muove una decina di ricercatrici e ricercatori dell’Università di Milano. Il computer portatile appoggiato a terra mostra lo schema delle parcelle. Un metro viene srotolato per segnare le coordinate sulle zolle.