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AIDS: un nuovo, ambizioso cocktail di farmaci

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Secondo i risultati di uno studio appena pubblicato sulla rivista Retrovirology, la ricerca di una cura per l'AIDS ha compiuto un promettente passo in avanti in un modello animale d'infezione con i macachi.
Il nuovo contributo alla lotta alla malattia del 20esimo secolo arriva da un team italo americano di ricercatori, coordinati da Andrea Savarino dell'Istituto Superiore di Sanità, e consisterebbe in una miscela di farmaci, inedita finora, in grado di indurre un livello eccezionale di remissione della malattia. La nuova metodologia si basa, nello specifico, nell'aggiunta di due farmaci alle normali terapie antiretrovirale: l’auranofin, un composto a base di sali di oro già conosciuto, e la butionina sulfossimina, un agente chemiosensibilizzante (Bso). Le terapie anti-retrovirale (ART) hanno generalmente il vantaggio di fermare la replicazione dell'HIV in modo quasi assoluto, ma non riescono a prosciugare i serbatoi di infezione latente. Secondo lo studio, l'aurofin avrebbe "mostrato la proprietà di diminuire la riserva dei linfociti T, in macachi-SIVmac251 infetti".

Nei macachi utilizzati nella prima fase di sperimentazione della terapia, in pratica, questa nuova combinazione ha rimpiazzato i linfociti malati con cellule nuove, in modo graduale e senza effetti collaterali. L'effetto osservato è dovuto a un apparente comportamento di autodifesa delle nuove cellule rimpiazzate nei confronti del virus, e il livello di riduzione registrato nella fase post-terapica sui macachi è il più alto mai raggiunto finora. Motivo per il quale il team dell'ISS è ottimista per le (auspicabili) possibilità di affrancarsi dalle terapie antivirali - sebbene il cocktail farmacologico non sia stato in grado di prevenire un'iniziale ricarica del virus.

L'intenzione dei ricercatori è di riuscire ad avviare una fase di trial clinico da inizio 2014, dopo, però, aver annunciato ufficialmente la scoperta ai maggiori esperti nel campo che si riuniranno a Miami durante la conferenza "Hiv persistence during therapy", il prossimo dicembre.

L'unico caso registrato e accertato ad oggi di remissione dall'Aids è quello del "Paziente di Berlino", Timothy Brown, guarito in seguito al trapianto di midollo HLA.

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