La Iarc ha classificato le emissioni non ionizzanti provenienti dai telefonini come "possibly carcinogenic", che tradotto significa "forse cancerogene", categoria che comprende altri 266 agenti. "Possibilmente", come si sente dire spesso da noi, è una pessima traduzione e non rende l'idea di ciò che realmente indica il verdetto.
Per capirlo meglio occorre fare due passaggi:
1: ripassare la classificazione della Iarc, che è la seguente:
Group 1 | cancerogeni per l'uomo |
107 agenti | |
Group 2A | probabilmente cancerogeni |
59 | |
Group 2B | forse cancerogeni |
266 | |
Group 3 | non classificabili come cancerogeni |
508 | |
Group 4 | probabilmente non cancerogeni |
1 |
2: leggere il senso che la IARC dà alla definizione "forse cancerogneo" per le radiazioni emesse dai telefonini. Eccola:
«The evidence was reviewed critically, and overall evaluated as being limited among users of wireless telephones for glioma and acoustic neuroma, and inadequate to draw conclusions for other types of cancers. The evidence from the occupational and environmental exposures mentioned above was similarly judged inadequate»
Tradotto: «le prove (della cancerogenicità NdA) sono state analizzate criticamente, e valutate nel loro complesso come limitate fra chi usa telefonini per il glioma e il neurinoma, e inadeguate a trarre conclusioni per altri tipi di tumori. Anche le prove per esposizioni professionali e ambientali sono state giudicate inadeguate».
Da qui, a dire che le radiazioni emesse da antenne e telefonini provocano il cancro ne passa...