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Darwin Day 2024 - Esseri umani, essere umani

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L’8 e 9 febbraio torna al Museo di Storia naturale di Milano il Darwin Day, giunto alla sua ventunesima edizione milanese: quest’anno si interroga sui grandi temi delle origini della nostra specie e della sua evoluzione e sui molteplici percorsi intrapresi nel corso di questa straordinaria narrazione.

8 febbraio 2024

10:00 Parole di apertura - Intervengono
Tommaso Sacchi - Assessore alla Cultura di Milano
Domenico Piraina - Direttore alla Cultura di Milano

10:30 Alessandro Riga - Dipartimento di Biologia (Bio), Università degli Studi di Firenze
Charles Darwin, un uomo del suo tempo

10:55 Dawid Iurino – Dipartimento di Scienze della Terra “Ardito Desio”, Università degli Studi di Milano - Statale
Rappresentazioni della nostra storia evolutiva: tra arte e scienza

11:20 Cristian Capelli - Dipartimento delle Scienze Chimiche, della Vita e della Sostenibilità Ambientale, Università degli Studi di Parma
Si fa presto a dire scimmie: noi e gli altri primati

11:45 Dibattito con il pubblico
Modera: Giacomo Giacobini - Sistema Museale di Ateneo, Università degli Studi di Torino

14:30 Marco Cherin - Dipartimento di Fisica e Geologia, Università degli Studi di Perugia
Africa Orientale: Laetoli, Olduvai e altre storie

14:55 Damiano Marchi - Dipartimento di Biologia, Università di Pisa
Homo naledi e altre storie

15:20 Lorenzo Rook - DST Dipartimento di Scienze della Terra (Paleo[Fab]Lab), Università degli Studi di Firenze
Il Caucaso e la prima dispersione Out of Africa

15:45 Stefano Benazzi - Dipartimento di Beni Culturali dell’Università di Bologna
Dalle origini alla diffusione del Sapiens in Eurasia

16:10 Costantino Buzi - IPHES, Catalan Institute of Human Paleoecology and Social Evolution, Università Rovira i Virgili, Tarragona (Spagna)
Fossili umani in Italia: Altamura e altre storie

16:35 Dibattito con il pubblico
Modera: Anna Alessandrello – Sezione di Paleontologia, Museo di Storia Naturale di Milano

21:00 Lucy e altri racconti dal tempo profondo. Massimo Polidoro ne parla con Giorgio Manzi
Massimo Polidoro – Giornalista e scrittore
Giorgio Manzi – Dipartimento di Biologia Ambientale, Sapienza Università di Roma

9 febbraio 2024

10:30 Claudio Bandi – Dipartimento di Bioscienze, Università degli Studi di Milano - Statale
Riflessi in uno specchio darwiniano: coscienza, correlati di coscienza e libero arbitrio

10:55 Gianguido Manzelli – Dipartimento di Studi Umanistici, Università degli Studi di Pavia
Cervello, linguaggio, lingue e coscienza

11:20 Cristina Muccioli – Accademia di Belle Arti di Brera, Milano
Homo writer

11:45 Gloria Sabbatini – Istituto di Scienze e Tecnologie della Cognizione, Consiglio Nazionale delle Ricerche (ISTC-CNR)
Uso di strumenti negli umani e altri animali: cosa ci raccontano gli studi sui cebi dai cornetti?

12:10 Dibattito con il pubblico
Modera: Marco Ferraguti - Università degli Studi di Milano - Statale

14:30 David Caramelli - Dipartimento di Biologia (Bio), Università degli Studi di Firenze
Paleogenomica ed Evoluzione Umana

14:55 Cristina Cattaneo - Dipartimento di Scienze Biomediche per la Salute, Università degli Studi di Milano - Statale
Scienza per i Diritti Umani

15:20 Alessandro Achilli - Dipartimento di Biologia e Biotecnologie “Lazzaro Spallanzani”, Università degli Studi di Pavia
La storia evolutiva delle popolazioni indigene americane raccontata dal DNA: il crocevia dell’istmo di Panama

15:45 Dibattito con il pubblico
Modera: Olga Rickards - Antropologia molecolare, Università di Roma “Tor Vergata”

 


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Un esperimento condotto dall'Università di Richmond ha dimostrato che i ratti, inseriti in ambienti stimolanti, sono in grado d’imparare a “guidare” non solo per ottenere una ricompensa, ma anche per il piacere dell'attività stessa. Mentre un progetto successivo ha mostrato come l'anticipazione di eventi positivi, come guidare o esplorare, abbia effetti significativi sul miglioramento dell'umore e sulle capacità cognitive.

Crediti immagine: Kelly Lambert/The Conversation. Licenza: CC BY-ND 4.0

Quando si prende in mano il guinzaglio, e a volte basta anche solo levarsi le ciabatte e mettersi le scarpe, il cane di casa comincia ad agitarsi, scodinzolare, saltellare ed esibire tutto il repertorio che indica che sa che si sta per uscire e andare in passeggiata. Gioia, eccitazione, aspettativa: è la norma. Ma se la stessa cosa la fanno dei ratti quando si apre la porta del laboratorio, sorge spontanea qualche domanda .