newsletter #68
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Fino a 80 anni di età la probabilità di morire
aumenta esponenzialmente, poi continua a crescere ma
a un ritmo meno intenso fino a stabilizzarsi su un
valore del 50% dai 105
anni in avanti. Ogni giorno,
dopo il nostro 105esimo compleanno, morire è tanto
probabile quanto vedere testa (o croce) comparire
sulla faccia di una moneta dopo averla lanciata. Per giungere a questa conclusione un team internazionale di
ricercatori, di cui tre appartenenti a istituti
italiani, ha analizzato i dati relativi a 4000 italiani
di età superiore a 105 anni tra il 2009 e il 2017. I
risultati sono stati pubblicati sull' ultimo numero di
Science. Credit: Pixinio. Licenza: CC0.
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NUOVE FORME DI ASSISTENZA SANITARIA
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Negli USA un numero sempre maggiore di
persone si sottopone ai test genetici direct
to consumer offerti online, per rilevare la
presenza di mutazioni pericolose. Quando le
trovano spesso si tratta di falsi
positivi. Le grandi società, come
23andMe e Ancestry.com, offrono per lo più
informazioni riguardanti le origini geografiche e sono
autorizzati dalla Food and Drug Adiministration
a indagare le mutazioni associate solo a un ristretto
numero di malattie e a comunicarle come diagnosi
mediche. Esistono però altre
compagnie, come Promethease, che offrono ai loro
clienti un'analisi genetica molto più
vasta, che riguarda cioè numerose malattie, ma senza alcuna
validità medica. Rispetto ai laboratori
autorizzati, infatti, queste compagnie
studiano piccole porzioni dei geni e non geni interi e le
confrontano con database di DNA non sottoposti
a controlli rigorosi. Gli errori sono all'ordine
del giorno, ma raramente i clienti ne sono
consapevoli e si rivolgono a strutture
autorizzate per accertarsi della loro validità.
[The New York Times; Gina Kolata]
A sette settimane dal suo inizio l'epidemia di
Ebola nella Repubblica Democratica del Congo
può considerarsi
risolta. Un successo che può essere
attribuito alla
collaborazione
proficua tra
autorità sanitarie
locali e
organizzazioni
internazionali (Organizzazione Mondiale della
Sanità e Medici Senza Frontiere) che hanno
gestito la campagna di vaccinazione iniziata il
21 maggio. Secondo il ministro della salute del
Paese africano il 28 giugno tutte le persone esposte al virus Ebola avevano terminato il periodo di incubazione di 21 giorni.
[Vox;
Julia Belluz]
Che ruolo hanno le app per dispositivi mobili nella cura dello stato di salute o malattia delle persone? Come stanno modificando il rapporto tra pazienti e medici? A quali valutazioni e test devono essere sottoposte per entrare a far parte dei trattamenti offerti dal Sistema Sanitario Nazionale?
Sono queste le domande che Anna Romano ha posto a Francesco Gabbrielli, responsabile del Centro Nazionale Telemedicina e Nuove Tecniche Assistenziali dell’Istituto Superiore di Sanità.
[Scienza in rete; Anna Romano]
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UN FUTURO SOSTENIBILE
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Nel 2017 sono state utilizzate 90
miliardi di tonnellate di risorse e
nel 2050 la quantità
potrebbe raddoppiare. Questa tendenza
è dovuta alla crescita
dell'attività di estrazione
di materiali in Asia e
Africa. L'estrazione di materiali,
la loro lavorazione e infine lo
smaltimento hanno un impatto
notevole sull'ambiente, in termini
di perdita di biodiversità,
consumo di suolo, inquinamento di
acqua e aria. Sull'ultimo numero di
Science, dedicato alla
sostenibilità, due ingegneri
propongono cinque cambiamenti che
potrebbero mitigare il problema:
allungamento della vita utile dei
materiali, miglioramento dei
processi di manifattura per limitare
la quantità di materia prima
utilizzata, ricerca e sviluppo di
materiali a basso impatto
ambientale e, infine, riutilizzo e
riciclo.
[Science; Elsa A. Olivetti, Jonathan M. Cullen]
Dal 23 giugno lo stato indiano
del Maharashtra, di cui è capitale
Bombay, ha messo al bando l'utilizzo
di sacchetti, cannucce, piatti e
bottiglie di plastica. I
trasgressori rischiano multe da
5 000 a 25 000 rupie e 3
mesi di prigione. Il primo
ministro Narendra Modi ha definito
la plastica "una minaccia per
l'umanità" e 25 stati indiani
hanno messo al bando, totalmente o
parzialmente, la plastica non
riciclabile. Ma lo stato del
Maharashtra, 115 milioni di abitanti, è il primo a
prevedere delle sanzioni, e sono
stati dispiegati, nella sola Bomaby, 225
controllori.
[Le Monde; Guillaume Delacroix]
Delle centinaia di milioni
di tonnellate di plastica prodotte
ogni anno solo il 14-18% vengono
riciclate. Parla chiaro il report dell'OECD 'Improving Markets for Recycled Plastics',
pubblicato a fine maggio, ma perché una percentuale così bassa?
[Scienza in rete; Anna Romano]
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RICERCA E SOCIETÀ
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L'immigrazione nell'Europa occidentale non solo non è un
peso economico, ma
anzi produce in
pochi anni un
aumento del PIL pro
capite e del
bilancio
fiscale. È
questa la stima
ottenuta da un
gruppo di
ricercatori del CNRS
francese, che ha
analizzato
trent'anni di dati
sull'immigrazione (dal 1985 al 2015) in
15 Paesi europei,
tra cui l'Italia. A
distanza di un anno
dall'ingresso nel
Paese europeo il
beneficio si misura
in un aumento dello
0,32% del PIL pro
capite e dello 0,11%
del bilancio fiscale.
[Scienza in rete; Anna Romano]
Tutta la ricerca finanziata dalla Commissione Europea dovrà
essere pubblicata in
Open Access entro il
2020. Per garantire
il raggiungimento di
questo obiettivo, la
Commissione ha
lanciato l'Open
Science Monitor, ma
ne ha appaltato una
parte al gigante
dell'editoria
scientifica
Elsevier. L'obiettivo
dell'Open Science
Monitor è di
sviluppare
indicatori che
misurino il grado di
"apertura" della
scienza europea,
soprattutto nei
confronti dei
decisori
politici. Se
Elsevier si
occuperà
dello sviluppo di
questi indici
è probabile
che saranno indici
proprietari, basati
cioè su
database a
pagamento. La contraddizione è allarmante: nell'ultimo anno
diversi consorzi di biblioteche universitarie in Europa hanno deciso
di boicottare le riviste pubblicate da Elsevier, per le clausole di
segretezza imposte sui propri contratti, e per i costi sempre in
crescita dell'accesso alle pubblicazioni. Con questa decisione la
Commissione mette a rischio la riuscita dell'intera operazione.
[The Guardian; Jon Tennant]
«Lost confidence in one of your own findings? Join our
project and share your story!» É questo il messaggio che
compare sul sito del 'Loss of confidence project', ideato dalla
psicologa Julia Rohrer della International Max Planck Research School
on the Life Course. Il progetto intende incoraggiare i ricercatori
a condividere eventuali dubbi sui propri risultati scientifici, che
possono sorgere anche molti anni dopo la pubblicazione. Non tutti gli
errori richiedono, secondo Rohrer, di ritirare la
pubblicazione. In molti casi sono stati commessi in buona fede o
basandosi su assunzioni che non reggono più alla prova dei
fatti.
[Undark Magazine; Dalmeet Singh Chawla]
* La newsletter è stata aggiornata il 26 luglio 2018
per un errore nel riportare i risultati dello studio statistico sui
tassi di mortalità dagli 80 anni in avanti pubblicato sul
numero di Science del 29 giugno 2018.
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