newsletter #37
MOLESTIE SESSUALLI ALL'UNIVERSITÀ E NEL MONDO DELLA RICERCA
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Rush Rhees library, at the
River Campus of the University of Rochester, in
Rochester, New York, April 2012. Credit: Tom
Sulcer / Wikimedia Commons. Licenza: CC0 1.0.
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Ben prima che il 5 ottobre Harvey Weinstein
fosse accusato per la prima volta di stupro (a
oggi le donne che hanno dichiarato di aver
subito molestie o violenze sessuali da lui sono
87)
Celeste Kidd, direttrice del laboratorio di
scienze cognitive dedicato all'età dello
sviluppo presso l'università di
Rochester, rendeva pubblica la sua storia su
Mother Jones. Durante gli anni del dottorato,
tra il 2008 e il 2013, fu costretta a cambiare
il suo percorso di studio e ricerca per
difendersi dal comportamento predatorio di uno
dei professori con cui lavorava, T. Florian
Jaeger. E non è stata l'unica.
[Mother Jones; Madison Pauly]
Numerosi episodi di molestie sessuali e
violenza fisica e verbale durante una missione
scientifica in Antartide. Queste le accuse
di due ex studentesse di David Marchant, geologo
alla Boston University. I fatti risalgono alla
fine degli anni '90 ma le due donne, Jane
Willenbring, ora ricercatrice
all'Università di San Diego, e Debora
Doe, che a causa di Marchant abbandonò
l'università, hanno sporto denuncia solo
nel 2016 per paura di subire
ritorsioni. Marchant è stato difeso da
alcuni colleghi, che lo descrivono come un
eccellente professore e ricercatore. Ma
Hillary Tulley, una professoressa di liceo
selezionata per una missione in Antartide
nell'ambito del programma 'Teachers Experiencing Antarctica', ha
confermato le accuse di Willenbring e Doe.
[Science; Meredith Wadman]
Non esistono statistiche che misurino la
diffusione delle molestie sessuali nell'ambito
dell'università e della
ricerca, ma ci sono ragioni per pensare che non
sia affatto un fenomeno marginale. Il contesto
universitario, a
metà tra quello scolastico e quello
professionale, può rappresentare un'aggravante: non esistono strutture
a cui le studentesse possono
rivolgersi. Nel 2015 in Francia il ministero
dell'istruzione ha emanato una circolare
indirizzata agli istituti di istruzione
superiore e agli enti di ricerca, e
l'associazione Clasches ha pubblicato un
vademecum.
[Le Monde; Laura Buratti]
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EMISSIONI DI GAS SERRA: L'ENNESIMO RECORD
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Densità di CO2
nell'atmosfera. L'immagine è il
risultato di una simulazione realizzata a novembre 2015
dal 'Earth science progrm' della NASA per studiare l'impatto che
una riduzione
della capacità della terra e degli oceani di assorbire
una parte dell'anidride carbonica prodotta dai combustibili
fossili avrebbe sul livello di concentrazione
atmosferica di questo gas. Credit: NASA
/ GSFC. Licenza: Public Domain.
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Secondo la World Meteorological Organization
il livello di CO2 nell'atmosfera ha
raggiunto un nuovo record nel 2016: 403.3 parti per milione, un aumento dello
0.83% rispetto al 2015. La concentrazione di
anidride carbonica nell'atmosfera è oggi
il 175% di quella registrata in epoca
pre-industriale, cioè prima del 1750.
[World Meteorological Organization]
Per riportare la temperatura media globale
nell'intervallo di valori stimati per gli ultimi
11700 anni (il cosiddetto holocene range) entro questo secolo, le nuove generazioni saranno costrette
ad attuare strategie di rimozione della
CO2 dall'atmosfera dai costi
esorbitanti (centinaia di miliardi di dollari
almeno) e la cui fattibilità tecnologica è
tutt'altro che scontata. L'articolo pubblicato
dallo scienziato e attivista climatico James
Hansen su 'Earth System Dynamics'.
[Earth Institute, Columbia University; James Hansen]
Ieri, durante la conferenza delle Nazioni Unite sul
clima in corso a Bonn, la Siria ha annunciato di
voler sottoscrivere l'accordo di Parigi. Dopo la
firma del Nicaragua, arrivata il 24 ottobre
scorso, gli Stati Uniti sono l'unico Paese al
mondo a rifiutare il patto sul clima.
[The New York Times; Lisa Friedman]
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ETICA DELLA SCIENZA / POLITICA DELLA RICERCA
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Tramonto ad Akashi,
una città della prefettura di Hyōgo non lontana
da Osaka, febbraio 2015. Credit: Halfrain / Flickr. Licenza: CC BY-SA 2.0.
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La vittoria di Shinzo Abe alle ultime elezioni giapponesi preoccupa i ricercatori nipponici.
Dal 2012 a oggi il suo governo ha ridotto gli investimenti statali in ricerca e sviluppo del 5% e il piano è di tagliare i fondi alle università dell'1% ogni anno per dieci anni. Il commento di Pietro Greco.
[Scienza in rete; Pietro Greco]
Intervenuta in occasione dell'inaugurazione
dell'anno accademico del Politecnico di Milano,
la ministra Valeria Fedeli ha ribadito
l'impegno del governo verso il finanziamento
della ricerca universitaria. Un aumento di
500 milioni del fondo di finanziamento ordinario
e, entro la fine dell'anno, un bando PRIN da 400
milioni. Il punto di Mariapia Abbracchio e Luca Carra.
[Scienza in rete; Maria Pia Abbracchio e Luca Carra]
La ricerca in ambito sociale mostra che la guida
di un mentore è efficace per integrare
i membri delle minoranze all'interno delle
diverse comunità scientifiche e
permettergli di costruire una carriera. La 'Animal
Behaviour Society' ha avviato nel 2002 un
programma di tutoraggio per
coinvolgere gli studenti e i giovani ricercatori
provenienti da gruppi scarsamente rappresentati
nella vita della società scientifica. I
risultati sono promettenti.
[Undark; Lesley Evans Ogden]
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MISCELLANEA
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Bombay, Dharavi Slum, dicembre 2012. Credit:
Thomas Leuthard / Flickr. Licenza: CC BY
2.0.
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Una mappa delle pompe d'acqua e dei casi di colera. Così John Snow, considerato uno dei fondatori dell'epidemiologia, capì l'origine dell'epidemia che colpì il quartiere Soho di Londra nel 1854.
Questa è la storia raccontata dallo stesso Snow in 'Cattive acque. Sul modo di trasmissione del colera', pubblicato da Il Pensiero Scientifico Editore.
Oggi sono 1.8 miliardi le persone che bevono acqua da fonti contaminate con le feci che potrebbero portare il virus. 2.4 miliardi di persone non hanno accesso a toilette, né pubbliche né tantomeno private. Per questo, dice Cristina Da Rold, 'Cattive acque' è un libro di attualità.
[Scienza in rete; Cristina Da Rold]
Sei articoli pubblicati sull'ultimo numero
di Nature analizzano i segnali elettromagnetici
che hanno accompagnato l'onda gravitazionale
originata dalla fusione di due stelle di
neutroni il 17 agosto 2017, resa nota il 16
ottobre scorso. Tre articoli sono
dedicati alle emissioni nella regione del visibile e
del vicino infrarosso. Una quarta lettera
riguarda la direzione del getto
di materiale risultante dalla fusione. Il quinto
articolo studia la produzione di elementi
pesanti, mentre il sesto calcola una stima
indipendente della costante di Hubble che
risulta in accordo con quelle precedenti.
[Nature; M. Coleman Miller]
C'è un detto popolare tra gli
informatici che dice: garbage in, garbage
out. Mentre il Gotha dell'industria
tecnologica si preoccupa degli effetti
apocalittici che l'intelligenza artificiale
potrebbe avere nel futuro, esistono già
problemi da risolvere. Riguardano la
discriminazione che gli algoritmi di machine
learning possono esercitare a danno delle componenti
sociali più vulnerabili, semplicemente perché sono
in grado di apprendere le disuguaglianze che
hanno caratterizzato e caratterizzano la nostra società.
[The Guardian - Ford Foundation; Stephen Buranyi]
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