newsletter #28
Cari lettori,
con questa
ultima newsletter Scienza in rete vi augura buone
vacanze. Arrivederci a settembre, la redazione
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RADIAZIONI
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Il gruppo di lavoro di Safecast. Credit: Safecast.
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Giancarlo Cinini ha incontrato Azby Brown, designer, e Joe Moross, Ingegnere, tra gli ideatori del progetto di scienza partecipata Safecast.
Subito dopo il terremoto e lo tsunami che colpirono la centrale nucleare di Fukushima l'11 marzo 2011, emerse la necessità di raccogliere dati affidabili e capillari sul livello delle radiazioni nella zona. Così è nato SAFECAST che distribuisce contatori geiger ai cittadini che intendono partecipare al progetto. Questi li assemblano e poi condividono i dati su una piattaforma on-line.
E oggi SAFECAST ha raccolto dati in diverse zone del Pianeta. Le mappe sono tutte consultabili on-line.
[Scienza in rete; Giancarlo Cinini]
La video intervista di Anna Lombardi e Emma D'Orto ai due
ideatori di Safecast, Azby Brown e Joe Moross,
in occasione del "Workshop on environmental
mapping” organizzato dall' Abdus Salam International Center for
Theoretical Physics (ICTP) di Trieste.
[Scienza in rete; Anna Lombardi e Emma D'Orto]
Di radiazioni ha parlato anche Claudio
Elidoro. Ma si tratta, in questo caso di
radiazioni cosmiche, quelle a cui sono esposti
gli astronauti durante le missioni
spaziali. È ben noto il ruolo delle
radiazioni ionizzanti nella carcinogenesi.
Due studi recenti, pubblicati su Scientific
Reports, hanno evidenziato nuovi effetti
dell'esposizione alle radiazioni cosmiche, in
particolare se di lunga durata. Da una parte sono stati osservati danni neuronali anche sei mesi dopo l'esposizione, dall'altra i ricercatori hanno scoperto che le radiazioni non danneggiano solo le cellule che colpiscono direttamente, ma anche quelle circostanti.
[Scienza in rete; Claudio Elidoro]
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PROTEGGERE L'AMBIENTE
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Gli effetti dell'estrazione e
raffinazione del petrolio sul delta del Niger. Credit: BENEDICTE KURZEN / NOOR POUR LE MONDE.
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La zona del delta del Niger è tra le più inquinate del pianeta a causa dell'estrazione e raffinazione del petrolio che va avanti dal 1956.
Il governo ha stimato che tra il 1970 e il 2000 ci sono state oltre 7000 perdite per un totale di 2 milioni di metri cubi di rifiuti tossici sversati. Le foreste di mangrovia, tra le più grandi di tutta l'Africa, sono coperte di un velo nero e le acque, un tempo pescose, non riescono più a dare sostentamento alle popolazioni di pescatori locali.
Molti di questi hanno avviato delle raffinerie artigianali, illegali, che lavorano il greggio rubato dagli oltre 3000 km di oledotti
delle multinazionali del petrolio, tra cui la Shell.
Il governo annuncia ora un piano di decontaminazione, tra i più
ambiziosi mai pianificati. Funzionerà?
[Le Monde; Benedicte Kurzen e Joan Tilouaine]
In un discorso pronunciato al WWF venerdì
scorso 21 luglio, Micheal Gove, nuovo ministro
dell'ambiente del governo May, ha affermato che
la Brexit non comprometterà le politiche
di protezione ambientale in Gran Bretagna e che
al contrario sarà l'occasione per mettere
la questione ecologica al centro del processo di
uscita dall'Unione Europea. Gove, uno tra i
maggiori sostenitori della Brexit, si è
definito un ambientalista perché ha a
cuore prima di tutto
il destino degli
animali e in secondo luogo l'economia
britannica. Alle parole seguiranno i fatti?
[Independent; Ashley Cowburn]
Martedì 25 luglio il governatore della California Jerry Brown
ha firmato una nuova legge che espande il programma cap and
trade sulle emissioni di gas serra. Questa norma fa parte
dell'ambizioso piano di riduzione delle emissioni da parte dello Stato
fino al 40% dei livelli del 1990 entro il 2030. Il piano prevede
inoltre tagli
alle emissioni di metano e idrofluorocarburi, sfruttamento delle
energie rinnovabili e chiusura delle centrali nucleari, sostituzione
dei veicoli a benzina con quelli elettrici, trasformazione del sistema
di trasporto urbano, normativa più severa sull'efficienza
energetica degli edifici. L'esperienza della California ha un valore
simbolico, testimonia che la decisione di Trump di abbandonare
l'accordo di Parigi non interrompe l'impegno degli Stati Uniti contro
il cambiamento climatico. In più è un banco di prova:
può uno stato intraprendere un programma così ambizioso
senza sacrificare la sua economia?
[The New York Times; Brad Plumer]
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ETICA DELLA SCIENZA E POLITICA DELLA RICERCA
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Antonino Zichichi. Credit:
il Giornale.
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L'appello contro le eco-bufale e i terroristi
del cambiamento climatico, pubblicato il 5 luglio scorso su Il Giornale
, portava la firma di Antonino Zichichi e venti fisici.
Ma i venti firmatari erano davvero consapevoli di ciò che avevano sottoscritto? Dall'inchiesta di Climalteranti sembra proprio di no.
[Climalteranti; Comitato Scientifico di Climalteranti e Antonello Pasini]
Il 21 luglio Michael Matlosz ha rassegnato le
dimissioni dalla posizione di direttore dell'Agence National de la
Recherche (ANR). La sua decisione segue un
lungo periodo di polemiche sul suo operato, sia interne
all'agenzia che esterne. In
particolare sono state contestate le riforme introdotte nel
processo di valutazione dei progetti scientifici
candidati per ricevere i finanziamenti pubblici. La notizia
segue di poco la decisione del neo-insediato
governo di Emmanuel Macron di tagliare circa 300
milioni di euro dai fondi per
l'università e la ricerca, rendendo l'obiettivo di
destinare il 3% del PIL alla ricerca per ora irraggiungibile.
[Science News; Elisabeth Pain]
Nei prossimi cinque anni la Cina lavorerà
per diventare a tutti gli effetti una
super-potenza nella ricerca scientifica che
riguarda lo spazio. Se all'inizio gli sforzi
cinesi si sono concentrati più
sull'ingegneria che sulla ricerca, il lavoro
della Chinese Academy of Sciences ha permesso
alla Cina di ottenere risultati scientifici
importanti e di entrare a far parte di
collaborazioni internazionali. Il governo ha
finanziato con oltre 730 milioni di dollari il
programma spaziale dei prossimi cinque anni e
contemporaneamente la Chinese National Space
Agency guiderà il progetto Enhanced
X-ray Timing and Polarimetry, che ha
ottenuto una parte dei fondi dai partner
europei. Quello che sembra mancare è un
impegno a lungo termine da parte del governo cinese.
[Nature; Jane Qiu]
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MISCELLANEA
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Benny Wasserman e altre persone mascherate da Albert Einstein nel tentativo di vincere il Guinness dei primati per il più grande raduno di finti Einstein, Los Angeles (2015). Credit: Reuters.
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Nel suo ultimo llbro 'Il coworking della
relatività' Elena Rinaldi descrive le personalità
dei matematici che contribuirono a formulare la
teoria della relatività. Massimo Ottone lo ha letto per noi.
[Scienza in rete; Massimo Ottone]
'Quando l'allievo supera il maestro' è il
titolo dell'ultimo libro di Bruno D'Amore
pubblicato da Edizioni Dedalo ad agosto del
2016. Il racconto, nella forma di un romanzo
storico, descrive la storia di cinque coppie
allievo-maestro di scienziati e
artisti. L'autore, basandosi su un'accurata
documentazione, cerca di ricostruire le reazioni
dei maestri nel vedersi superati dai loro
allievi. La recensione di Marco Taddia.
[Scienza in rete; Marco Taddia]
Iniettando nel cervello di topi adulti cellule staminali neurali prelevate dall'ipotalamo di topi neonati, un gruppo di ricercatori americani ha osservato una decelerazione del processo di invecchiamento.
I risultati di questi studi sono pubblicati sull'ulitmo numero di Nature.
[Nature; Sara Reardon]
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