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Cronache della ricerca #223 / 8 giugno 2022

 

Club di Roma-MIT: "I limiti della crescita" compie 50 anni

Nell'immagine: Jorgen Randers, Jay Forrester, Donella Hager-Meadows, Dennis L. Meadows e William W. Behrens III.

di Stefano Nespor
Nel 1972, contemporaneamente alla prima Conferenza mondiale dell'ambiente, viene dato alle stampe "The limits of growth", commissionato dal Club di Roma, guidato fra gli altri da Aurelio Peccei, a cinque giovani studiosi del MIT. L'opera applica un modello per dare sostanza scientifica a un messaggio storico: le risorse non sono infinite e con questo modello di crescita - economica e demografica - il sistema Terra andrà ben presto incontro alla più grave crisi della sua storia. Nasce così l'ambientalismo scientifico, anche se gli scenari del MIT si riveleranno poi eccessivamente pessimisti e in molti casi sbagliati. Con alcune modifiche pubblichiamo un estratto dal libro di Stefano Nespor (La scoperta dell’ambiente. Una rivoluzione culturale, edito da Laterza nel 2020) che ricostruisce quella stagione.
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Le voci della scienza

 

Autori artificiali: una storia di macchine che scrivono

 

di Enrico Schlitzer
Robot che inventano fiabe o racconti horror, pappagalli stocastici e piove super intelligenti che ci spiano dagli abissi. Autori artificiali racconta la storia degli algoritmi di intelligenza artificiale in grado di scrivere, programmi che analizzano il nostro linguaggio e sono in grado di riprodurlo in modo sorprendente. La ricerca in questo campo sta avanzando rapidamente e ormai non si fa più solo nelle università: Google, Facebook e Microsoft hanno sviluppato programmi con capacità linguistiche impressionanti, con cui nessun altro è in grado di rivaleggiare. Ma questi algoritmi scrivono davvero come noi o c’è ancora qualcosa che non riescono a imparare?
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Coincidenze: come ho imparato ad ascoltare gli uccelli

 

di Jacopo De Luca
Nonostante il canto degli uccelli sia un elemento fondamentale di qualsiasi "paesaggio sonoro", sono poche le persone che sanno riconoscere le diverse specie. Per questo motivo nasce Coincidenze: come ho imparato ad ascoltare gli uccelli, un storia di finzione scritta in occasione della tesi per il master “La scienza nella pratica giornalistica” di Sapienza Università di Roma. L’autore, Jacopo De Luca, è un biologo della conservazione che, dopo un periodo di ricerca in bioacustica in Spagna, ha iniziato a sensibilizzare su diversi temi ambientali, compreso quello della biodiversità acustica, di cui questo podcast è un esempio.
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