Le voci della scienza: gli ultimi podcast
con Carlo La Vecchia
Secondo l'Organizzazione mondiale della sanità si infetterà un europeo su due. L'Ecdc mette tutto il continente in rosso. Come sarà la quarta ondata di Covid-19? Morti e ricoverati gravi saliranno ancora o siamo verso il picco che ci porterà poi a un lento rientro verso la normalità? Basteranno i vaccini? Abbiamo fatto bene a riaprire la scuola in presenza? Facciamo l'analisi della nuova stagione della pandemia con Carlo la Vecchia, epidemiologo dell'Università degli Studi di Milano.
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con Giovanni Veronesi
Il rischio di infettarsi con SARS-Cov-2 aumenta in ragione dell'inquinamento dell'aria. Per la precisione a ogni aumento di 1 microgrammo/m3 di PM2,5 su base annua, il rischio aumenta di circa il 5%, e in percentuali inferiori per gli altri inquinanti, il che corrisponde in termini assoluti a 294 ogni 100.000 persone. L'interessante risultato è stato ottenuto da ricercatori dell'Università dell'Insubria di Varese, insieme a colleghi dell'Università di Cagliari, dell'Imperial College di Londra e della società Arianet, che hanno pubblicato lo studio sulla rivista Occupational & Environmental Medicine del gruppo BMJ. Ne abbiamo parlato con uno degli autori dello studio, Giovanni Veronesi, biostatistico dell'Università dell'Insubria di Varese.
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con Giuliano Grignaschi
L'Italia è l'unico paese a mettere paletti e divieti alla sperimentazione animale oltre a quanto già disposto dalla Direttiva europea che regola la materia. Per questa ragione l'Europa ha avviato una procedura di infrazione verso il nostro Paese. Ma a cosa serve la sperimentazione animale? Quanti e quali animali vengono utilizzati? Con che benefici in termini scientifici e di salute? Ne parliamo con Giuliano Grignaschi, segretario di Research4Life, impegnato nel difendere le ragioni di una sperimentazione che si è rivelata cruciale anche per la messa a punto dei vaccini anti Covid.
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Il ruolo dei test antigenici rapidi nel controllo dell’epidemia
di Chiara Sabelli
Dallo scorso lunedì, nel Regno Unito le persone asintomatiche che ottengono un risultato positivo da un test antigenico rapido, non devono sottoporsi a un test RT-PCR di conferma. Il motivo della decisione presa dalla UK Health Security Agency, l’agenzia di salute pubblica britannica, è l’elevata prevalenza dell’infezione da SARS-CoV-2 nella popolazione inglese. Il teorema di Bayes ci dice infatti che la probabilità di essere infetti aggiornata alla luce di un risultato positivo è uguale alla sensibilità del test moltiplicata per il rapporto tra la probabilità iniziale di essere infetti - che può essere la prevalenza - e la probabilità che il test risulti positivo. Quindi, sensibilità e specificità di un test determinano solo in parte il “significato” del suo risultato.
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Antropocene o Wasteocene? Cosa cambia
di Marco Taddia
Il termine “Wasteocene”, o “era degli scarti” ha fatto il suo ingresso nel dibattito culturale internazionale circa cinque anni fa, agli inizi di aprile 2017. Il debutto è avvenuto grazie ad un articolo di circa tredici pagine, integrato da una cinquantina di riferimenti bibliografici, pubblicato da South Atlantic Quarterly e firmato da Marco Armiero e Massimo De Angelis. S’intitolava Antropocene: Victims, Narrators, and Revolutionaries e già allora faceva intuire chi era l’oggetto della critica degli Autori. Esponendo alcuni casi emblematici di resistenza all’ingiustizia ambientale, come quello di Orissa (India orientale), Bukaleba (Uganda), degli Aborigeni australiani e soprattutto della “Terra dei Fuochi” (Campania), gli autori si proponevano di demistificare la narrativa tradizionale dell'Antropocene indicando nel capitalismo la forza propulsiva della crisi socio-ecologica.
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