newsletter #15
IN MARCIA PER LA SCIENZA?
|
 |
Persone ascoltano il discorso
di alcuni scienziati durante una manifestazione
organizzata in occasione del meeting autunnale dell'American Geophysical Union a San Francisco. Credit: AP Photo / Marcio Jose Sanchez.
|
La marcia per la scienza, in programma domenica
22 aprile, conta ormai oltre 500 eventi in tutto il mondo.
Ma la comunità scientifica esprime posizioni
tutt'altro che unanimi a riguardo. Coloro che
sono in dubbio o contrari, temono una
polarizzazione eccessiva del dibattito e intravedono lo spettro del rapporto paternalistico tra scienziati e cittadini.
[Scienza in rete; Alba L'Astorina e Stefano Guerzoni]
Nature riporta le intenzioni di otto
ricercatori provenienti da tutto il mondo
riguardo la marcia per la scienza. C'è
chi teme che gli scienziati vengano etichettati
come rappresentanti della sinistra e quindi non
andrà, e chi invece vorrebbe partecipare
ma vivendo in Turchia non potrà.
[Nature; Erin Ross]
Quale sarà la partecipazione alla marcia
da parte dei gruppi religiosi? A porsi questa
domanda è il Public Religion Research
Institute, un'organizzazione di ricerca
indipendente che conduce sondaggi tra i
cittadini americani su temi riguardanti la
politica, la religione e la composizione
demografica. In passato i gruppi religiosi hanno
avuto un ruolo nei movimenti ambientalisti, ma
secondo uno studio condotto nel 2014 su circa
3000 americani, la maggioranza ritiene che
esista un conflitto insanabile tra scienza e
religione, anche se ha posizioni meno radicali
quando si parla delle "proprie personali convinzioni
religiose".
[Public Religion Research Institute; Daniel Cox e Joanna Piacenza]
Nel frattempo il 4 e 5 aprile il Nobile Collegio Chimico
Farmaceutico di Roma ha ospitato un incontro,
organizzato da The Lancet, a cui hanno
partecipato scienziati ed
ecclesiastici. Obiettivo: stabilire un dialogo
tra chiesa e scienza sulle questioni etiche
poste dal progresso scientifico, soprattutto in
campo medico. Cristina Da Rold ha partecipato
all'incontro per Scienza in rete.
[Scienza in rete; Cristina Da Rold]
|
|
COMUNICARE SUI VACCINI
|
 |
Sigfrido Ranucci introduce il
reportage "Reazioni avverse" durante la puntata di
Report del 17 aprile.
|
"A volte, forse, vale la pena di appoggiarsi alle competenze altrui, quando ci si avventura in campi complessi di cui si sa poco, per cui è facile farsi trarre in inganno."
Questo uno dei passaggi dell'articolo di Roberta Villa riguardo al
servizio "Reazioni avverse" andato in onda durante
l'ultima puntata di Report e che ha suscitato
accese polemiche.
[Strade; Roberta Villa]
Report intanto si difende con una lettera di Sigfrido
Ranucci affidata alle pagine del Corriere della
Sera. La trasmissione di Rai3 si fa forte anche
della posizione di Silvio Garattini che sostiene la
necessità di una farmacovigilanza
più attenta.
[Report Rai 3; Redazione]
In un articolo pubblicato su Forbes nel
2012, il giornalista Matthew Herper sollevava il
problema della scarsa diffusione del vaccino
contro il papilloma virus umano negli Stati
Uniti, sia tra le ragazze che tra i ragazzi. Tra
le cause di questo fenomeno la stigmatizzazione
da parte della destra conservatrice e religiosa
che lo aveva additato come uno strumento per
incitare gli adolescenti alla promiscuità
sessuale, e la denuncia da parte di Michele
Bachman, in corsa per la candidatura
repubblicana alle elezioni presidenziali del
2012 in USA, che il Gardasil causava gravi ritardi mentali.
[Forbes; Matthew Herper]
|
|
ETICA DELLA RICERCA
|
 |
"Investigating language and
iden&ty in the (Franco-)Belgian borderland - The Untold
Story". Poster creato da Sarah Foxen, studentessa di dottorato in
linguistica francese presso l'Università di
Exeter in Grann Bretagna.
|
La ricerca non è fatta solo di risultati ma
anche, e potremmo quasi dire soprattutto, del
processo che conduce a quei risultati. La
studentessa Sarah Foxen, giunta al termine di un
dottorato in linguistica francese
all'Università di Exeter, ha provato a
raccontarlo con un poster.
[LSE Impact Blog; Sarah Foxen]
Ed è proprio su alcuni aspetti relativi
al processo di ricerca, in particolare alla
collaborazione tra ricercatori, che si
stanno coagulando le polemiche intorno alla tesi
di dottorato della ministra della pubblica
amministrazione Marianna Madia. Lo "scandalo"
ha avuto inizio con un articolo di Laura
Margottini pubblicato su Il Fatto Quotidiano.
[Il Fatto Quotidiano; Laura Margottini]
Da quel momento sono state sollevate numerose
accuse nei confronti della ministra, concentrate
soprattutto sull'esperimento descritto nel
capitolo 3 della tesi. L'accusa più
grave è che la Madia non abbia avuto
alcun ruolo nell'esperimento, che si svolse
nell'autunno del 2008 presso l'università
di Tilburg in Danimarca. Roberto Perotti,
economista della Bocconi, cerca
di fare chiarezza. Alcune accuse sono infondate,
altre restano in piedi.
Una ricostruzione del caso Madia
[La Voce;
Roberto Perotti].
Nuovi fatti sul
caso Madia
[La Voce; Roberto Perotti]
|
|
MISCELLANEA
|
 |
WPA mural in Coit Tower.
|
I social media hanno una grande responsabilità
nel diffondersi epidemico delle notizie false, o
fake news. Uno studio condotto su adolescenti
statunitensi mostra quanto i ragazzi (ma non
solo) siano incapaci di distinguere notizie vere
da notizie inventate di sana pianta, spesso con
finalità commerciali o politiche. Serve una
(ri)educazione di massa al pensiero critico. E
qualcuno ci sta già provando anche in Italia,
all'Università di Torino.
[Scienza in rete; Chiara Sabelli]
La guerra nucleare è diventata di nuovo
"possibile". Secondo Paul Mason, opinionista del
Guardian, è importante ricordare il
significato di questa espressione.
[The Guardian; Paul Mason]
Le acque al largo di Cape Cod, sulla penisola a sud di Boston, si stanno ripopolando di grandi squali bianchi.
Un'ottima notizia poiché segnala la ricostruzione di un ecosistema in pericolo. Il rischio di attacchi alle persone rimane molto basso: gli squali sono lì per cibarsi di foche, non di turisti. Inoltre è in via di realizzazione un pallone aerostatico in grado di monitorarne l'avvicinamento a riva.
[Scienza in rete; Mara Ferrari]
|
|
Segui Scienza in rete
|
|
Se non vuoi più ricevere la newsletter clicca qui
|
|
Con il sostegno di: |
 |
By: |
 |
|