newsletter #14
LA VERITÀ IMPIGLIATA NELLA RETE
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Studiare l'ecosistema della rete è fondamentale per capire l'evoluzione
della nostra società. Walter Quattrociocchi,
direttore del Laboratorio Computational Social
Science all'IMT di Lucca, ha
coordinato uno studio sulla ricerca e il
consumo delle notizie su Facebook, evidenziando
ancora una volta la dinamica della echo
chamber. I risultati sono stati pubblicati
sui Proceedings della National
Academy of Science (PNAS).
[Ars Technica; Roheeni Saxena]
Alessandro Vitale e Fabio Ambrosino hanno
intervistato una delle autrici dello studio,
Fabiana Zollo, con cui hanno approfondito le
tecniche utilizzate per analizzare le
interazioni su Facebook. Nel loro articolo di
approfondimento ci offrono, inoltre, un'anticipazione dei risultati
ottenuti dallo stesso gruppo di
ricercatori sulle conversazioni online relative
al referendum del 4 dicembre scorso.
[Scienza in rete; Fabio Ambrosino e Alessandro Vitale]
L'evoluzione tecnologica che ha portato dalla
radio e TV alle piattaforme di contenuti on-demand, come Netflix, rischia di contribuire a
creare una echo chamber culturale. I
produttori sono sempre più attenti al
soddisfare i gusti delle élites.
[The New York Times; Farhad Manjoo]
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IL CANCRO NON GIOCA A DADI
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Bad Luck.
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Il numero di Science pubblicato il 24 marzo
scorso ospita uno studio intitolato Stem cell
divisions, somatic mutations, cancer etiology, and
cancer prevention. Si tratta dell'aggiornamento di
un articolo comparso sulla stessa rivista nel 2015, che
quantifica la correlazione tra insorgenza del cancro in
un certo tessuto e velocità di riproduzione delle
cellule staminali specifiche di quel tessuto. Gli autori
concludono che il 66% delle mutazioni cancerogene sono
dovute al caso. Solo il 29% di esse sono riconducibili a
fattori ambientali, mentre un esiguo 5% è di
natura ereditaria. La notizia è stata ripresa
dai giornali con titoli come "Tumori, la maggior parte
è dovuta al caso" (La Repubblica, 23 marzo 2017),
riaccendendo antiche polemiche. Ripercorriamo la
storia con l'aiuto di Jennifer Couzin-Frankel,
staff-writer di Science.
[Science; Jennifer Couzin-Frankel]
Paolo Vineis, epidemiologo dell'Imperial College
di Londra, commenta per Scienza in Rete
l'articolo pubblicato su Science, sollevando
delle critiche puntuali al metodo utilizzato dagli autori.
[Scienza in rete; Paolo Vineis]
Le polemiche suscitate dal primo articolo, uscito nel 2015, si erano
concentrate anche sugli aspetti legati alla
comunicazione. David Spiegelhalter, statistico
inglese responsabile della cattedra per il
Public Understanding of Risk
all'Università di Cambridge, sostiene che
a creare il fraintendimento abbia
concorso anche
la scarsa comprensione da parte dei giornalisti
del linguaggio statistico usato dai due
autori. Questi ultimi tuttavia, non sono privi
di ogni responsabilità.
[Understanding Uncertainty; David Spiegelhalter]
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VERSO LA MARCIA PER LA SCIENZA
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Il 22 aprile in centinaia di città del
mondo sono previste manifestazioni a sostegno
della scienza e della sua importanza nelle decisioni
politiche ed economiche. La marcia italiana si
terrà a Roma. Hai intenzione di
partecipare? Se vuoi condividere le tue opinioni a riguardo con Scienza in rete, rispondi al nostro sondaggio.
[Scienza in rete; Redazione]
In effetti l'adesione all'iniziativa è
tutt'altro che
scontata. La comunità scientifica internazionale si
è divisa a riguardo. Particolarmente
interessante è la posizione del geologo
statunitense Robert S. Young. Secondo Young il
rischio è rendere la scienza una
questione politica. A parlare è la sua esperienza.
[The New York Times; Robert S. Young]
Jeremy Berg, editor in-chief di Science, si
è schierato a favore della marcia. Ecco
il suo editoriale.
[Science; Jeremy Berg]
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MISCELLANEA
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Europa a due velocità. Credit: The Economist.
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Pietro Greco fa un bilancio sugli investimenti europei in ricerca e sviluppo, partendo dagli ultimi dati Eurostat. L'Europa della conoscenza è un continente a due velocità e il Regno Unito è a metà del guado.
[Scienza in rete; Pietro Greco]
UFO, unidentified flying object. Secondo il National UFO reporting center ci sono stati 105 mila avvistamenti dal 1905 a oggi. Gli Stati Uniti sono in testa, con 250 avvistamenti per milione di abitanti, l'Italia è agli ultimi posti.
Ripercorriamo la storia e la fenomenologia degli avvistamenti UFO.
[Scienza in rete; Patrizia Caraveo]
Dalla collaborazione tra l'Istituto Italiano di
tecnologia, l'Ospedale Sacro Cuore - Don Calabria di Negrar e l'Università dell'Aquila nasce la prima protesi retinica organica.
Uno studio multidisciplinare che ha coinvolto
neuroscienziati, fisici dei materiali,
oftalmologi e biotecnologi e che ha portato alla
sperimentazione su topi portatori di una
mutazione in uno dei geni implicati nella
retinite pigmentosa umana. Ecco le tappe di
questa scoperta e i possibili passi futuri.
[Scienza in rete; Francesca Busetti e Gianluca Liva]
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