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11 settembre 2020

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L’incidente occorso nella sperimentazione del vaccino AstraZeneca suona come monito: sul vaccino anti-Covid-19 non esistono scorciatoie. La definizione della sicurezza e dell’efficacia del vaccino richiede sperimentazioni e tempi medio-lunghi, mentre quello a cui stiamo assistendo è una corsa pericolosa, con forzature inaccettabili (vedi Russia, ma anche l’enfasi posta dall’amministrazione Trump non lascia ben sperare). Dobbiamo ridimensionare anche irrealistiche aspettative di un vaccino salvifico che con un’iniezione sgombri il campo dall’incubo Covid, come rileva Rodolfo Saracci nel suo articolo. Inoltre, l’immunità a SARS-CoV-2 è faccenda molto più incerta e complessa, tutta ancora da verificare e definire. Il vaccino rappresenterà sicuramente uno strumento in più, ma con tutta probabilità non l’unico e risolutivo. Esistono poi altre questioni che restano sul tappeto: come allocarlo, a quali categorie darlo prima, come evitare i più che probabili accaparramenti da parte degli Stati più ricchi e potenti. Scienza, etica e politica si intrecciano nella corsa ai vari vaccini in lizza. Scienzainrete fornisce una bussola per orientarsi in questa complessa vicenda anche con la riflessione di Paolo Vineis, Guido Forni e Luca Savarino, e con l’articolo di Simonetta Pagliani.


Caro lettore,
dalla prossima settimana la newsletter di Scienza in rete si sdoppia.
Ogni venerdì, subito dopo pranzo, riceverai la newsletter del fine settimana, curata da Chiara Sabelli. Racconterà una storia di scienza e segnalerà 'sei pezzi belli', una selezione di sei articoli pubblicati online che secondo noi vale la pena leggere. Ogni mercoledì, invece, ti invieremo una sintesi di quanto pubblicato su Scienza in rete.
Buona lettura,
la Redazione


Annus horribilis per ambiente e salute. Ora serve una ricerca migliore
San Francisco che si tinge di arancione per gli incendi è uno dei tanti sintomi della "pandemia ambientale" in corso. Ora la scienza deve decuplicare i suoi sforzi per cogliere i nessi che legano le diverse manifestazioni di crisi ambientale e sanitaria - a partire da Covid-19 - che hanno dominato il 2020. Ma serve un ricerca più robusta, con dati ed evidenze più solide. Solo così può convincere la politica che esiste una emergenza di Salute planetaria. [Scienza in rete; Luca Carra]

L'urbanizzazione favorisce le zoonosi
Le specie animali portatrici di zoonosi sono favorite dall’alterazione degli ecosistemi naturali. Ecco come deforestazione, agricoltura, allevamento e urbanizzazione minacciano specie sensibili e favoriscono la diffusione di malattie. [Scienza in rete; Laura Scillitani]

Gli effetti del lockdown sulla fauna selvatica
Uno studio pubblicato su Biological Conservation analizza gli effetti delle chiusure generalizzate sulla fauna selvatica: ampliamento degli areali, ma anche aumento dell’attività diurna e maggior successo riproduttivo anche per specie a rischio sono alcuni dei risultati positivi dell’antropausa. Ma c’è stata anche l’interruzione di molte attività per l’eradicazione delle specie invasive e un aumento del bracconaggio. [Scienza in rete; Anna Romano]


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