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6 aprile 2017
a cura di Chiara Sabelli
TRUMP METTE IN PERICOLO GLI OBIETTIVI DELL'ACCORDO DI PARIGI
Circondato dai minatori della Rosebud Mining Company, il presidente Trump firma l'ordine esecutivo per l'indpendenza energetica presso la sede dell'EPA a Washington, DC il 28 Marzo 2017.
Circondato dai minatori della Rosebud Mining Company, il presidente Trump firma l'ordine esecutivo per l'indpendenza energetica presso la sede dell'EPA a Washington, DC il 28 Marzo 2017. Credit: Jim Watson / AFP/ Getty Images.
"You know what this says?" ha chiesto il presidente Trump rivolgendosi alla dozzina di minatori radunati dietro di lui nella sede dell'EPA per l'occasione. "This says you're going back to work", ha proseguito. L'ordine esecutivo firmato il 28 marzo da Donald Trump chiede a tutte le agenzie federali di segnalare le norme che limitano la produzione di energia da combustibili fossili affinché vengano eliminate. Si tratta di un primo tentativo di smantellare il Clean Power Plan, introdotto nel 2015 dall'amministrazione Obama, che mirava a ridurre le emissioni di gas-serra dovute alla produzione di energia da fonti fossili. [InsideClimate News; Marianne Lavelle]

Anche se per adesso l'ordine esecutivo non ha conseguenze formali sull'adesione degli USA all'accordo di Parigi, diventerebbe virtualmente impossibile contenere l'aumento delle temperature entro la soglia dei 2 gradi. Per raggiungere questo obiettivo gli Stati Uniti dovrebbero infatti ridurre le emissioni del di gas serra del 26% entro il 2025. L'implementazione del Clean Power Plan coprirebbe metà di questa riduzione, ma esistono altri settori su cui è indispensabile intervenire: trasporti, emissione di metano nell'estrazione di greggio e gas, efficientamento energetico di elettrodomestici e macchinari industriali, il piano di conversione alle rinnovabili e alla mobilità zero-emissioni in programma in California. [The New York Times; Nadja Popovich]

Se effettivamente il Clean Power Plan di Obama venisse smantellato, gli Stati Uniti consegnerebbero la climate leadership nelle mani dell'Unione Europea, che nel frattempo sta negoziando la Effort sharing regulation. Si tratta di un quadro normativo riguardante il 60% della riduzione richiesta dall'accordo di Parigi, quella relativa ai trasporti, l'edilizia, l'agricoltura e i rifiuti. Un recente studio ha valutato l'impegno dei singoli Stati europei nella riduzione delle emissioni. Ai primi posti Svezia, Germania e Francia. L'Italia molto indietro insieme a Spagna, Repubblica Ceca e Polonia. [The Guardian; Arthur Neslen]

 

IMMUNOTERAPIA CONTRO IL CANCRO
Cavallo di Troia, affresco riportato su tela di Niccolò dell'Abate, 1540-1543. Conservato alla Galleria Estense di Modena.
Cavallo di Troia, affresco riportato su tela di Niccolò dell'Abate, 1540-1543. Conservato alla Galleria Estense di Modena.
Fino a qualche anno fa le cure per i pazienti oncologici si limitavano al trinomio chirurgia-radioterapia-chemioterapia. Negli ultimi anni è diventata disponibile una nuova opzione, quella delle immunoterapie. L'idea alla base è vecchia almeno di un secolo: fare in modo che il sistema immunitario del paziente attacchi le cellule cancerose. E infatti già nel 1890 il chirurgo New Yorkese William Coley osservò la regressione del tumore di un paziente colpito da un'infezione batterica. Da allora sono stati sviluppati diversi approcci, dai vaccini agli inibitori di checkpoint. Ma non sono privi di effetti collaterali. Funzionano su un numero ristretto di pazienti, ma quando funzionano portano benefici quasi impossibili da ottenere con le cure tradizionali. [Vox; Julia Belluz]

Cristina Da Rold ha partecipato a ECCO 2017, il congresso europeo di oncologia tenutosi a fine gennaio ad Amsterdam. Il congresso ha confermato che la parola chiave quando si parla di immunoterapie contro il cancro resta eterogeneità. Gli esiti di queste terapie variano da persona a persona, e non è ancora possibile individuare a priori i pazienti per cui saranno efficaci e quelli per cui invece non funzioneanno. Trattandosi di farmaci molto costosi si pone anche il problema della sostenibilità per i sistemi sanitari. Il punto su Scienza in rete. [Scienza in rete; Cristina Da Rold]

A dicembre 2016 una donna di 50 anni del Michigan con un tumore del colon ad uno stadio avanzato ha visto regredire quasi tutte le metastasi ai polmoni e ora è libera dal cancro. Ms. Ryan, questo il nome della donna, stava partecipando a una sperimentazione clinica in cui veniva testata una immunoterapia basata sui tumor infiltrating lymphocytes, cellule del sistema immunitario prelevate dal tessuto tumorale, potenziate e poi immesse di nuovo nel flusso sanguigno del paziente. Si tratta di un risultato eccezionale per un cancro così aggressivo e per cui non era mai stata sperimentata una immunoterapia efficace. La speranza è che la terapia che ha funzionato per Ryan possa essere utile anche per altri pazienti con lo stesso tumore, che con lei condividono una specifica mutazione sul gene KRAS. [The New York Times; Denise Grady]

Ci sono tuttavia casi in cui l'immunoterapia genera una "rivolta" del sistema immunitario che attacca anche le cellule sane. Tra gli effetti collaterali più frequenti ci sono diabete, epatite e artrite, ma più raramente possono coinvolgere anche il cuore, come è successo a Chuck Peal, un uomo di 60 anni che abita in Connecticut e che a dicembre 2016 ha rischiato la vita a causa degli effetti collaterali dell'immunoterapia cui si era sottoposto per combattere un melanoma. [The New York Times; Matt Richtel]

 

ESPLORAZIONE SPAZIALE
Il cratere di Occator su Cerere nell'immagine raccolta dalla sonda Dawn della NASA.
Occator Crater, home of Ceres' intriguing brightest areas, is prominently featured in this image from NASA's Dawn spacecraft. Credits: NASA/JPL-Caltech/UCLA/MPS/DLR/IDA.
Ha destato molto scalpore la notizia, pubblicata a febbraio su Science, del rilevamento di composti organici sulla superficie del pianeta nano Cerere da parte dello strumento VIR, in funzione a bordo della sonda Dawn. A firmare questa scoperta è stato il gruppo di ricercatori italiani dell’Istituto di Astrofisica e Planetologia Spaziali dell’INAF di Roma, che ha realizzato VIR e ne ha la responsabilità scientifica. La sonda Dawn è stata lanciata il 27 settembre 2007 con l'obiettivo di studiare Vesta e Cerere, oggetti celesti fondamentali per capire di più sulla formazione del sistema solare. Dopo aver raggiunto Vesta, Dawn è ripartita alla volta di Cerere, entrando nella sua orbita il 6 marzo 2015. Da quel momento sono stati raccolti dati importanti e inaspettati. Claudio Elidoro fa un primo bilancio di questa missione su Scienza in rete. [Scienza in rete; Claudio Elidoro]

La scorsa settimana ha portato un nuovo e importante successo a Space X, la società che produce razzi riutilizzabili fondata e diretta dall'imprenditore Elon Musk. Il vettore Falcon 9, che aveva già volato in precedenza, ha trasportato in orbita il satellite per le comunicazioni prodotto da una azienda lussemburghese e poi è atterrato dolcemente su una piattaforma che lo attendeva nell'oceano Atlantico. Solitamente il primo stadio di un razzo, ovvero la parte che contiene il sistema di propulsione, brucia al rientro nell'atmosfera terrestreò. L'obiettivo di Musk è quello di abbattere i costi dell'esplorazione spaziale, e costruire vettori riutilizzabili è il primo passo in questa direzione. [The Atlantic; Marina Koren]

Nel frattempo si sta delineando il futuro della NASA nell'era di Trump. Il bilancio di previsione per il 2017, reso pubblico il 16 marzo, impone alla NASA un taglio di 200 milioni di dollari, molto più basso di quello che hanno interessato l'EPA, di circa 5.7 miliardi. Tuttavia i tagli alla NASA sembrano essere chirurgicamente indirizzati sui progetti dell'agenzia spaziale che riguardano il cambiamento climatico. [Los Angeles Times; Amina Khan]

Gli obiettivi della NASA si focalizzano sempre di più sull'esplorazione spaziale, come testimonia la firma del NASA Transition Authorization Act avvenuta il 22 marzo. La legge dispone in particolare il finanziamento della missione Deep Space Gateway, che ha come obiettivo lo sviluppo di una piattaforma nelle vicinanze della luna, un avamposto per l'esplorazione umana dello spazio più profondo. [Geek Wire; Alan Boyle]

MISCELLANEA
Sfondo.
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Fare lezione di 'debunking' all'università. Questa è l'idea del fisico Lorenzo Magnea, che insieme al sociologo Giuseppe Tipaldo, ha portato nelle aule dell'Università degli Studi di Torino il corso "FIsica per cittadini", giunto alla sua seconda edizione. In occasione del Fact-Checking Day, Simona Marra lo ha intervistato. [Scienza in rete; Simona Marra]

"La scienza sa di non sapere. Per questo funziona." è il titolo dell'ultimo libro di Maria Luisa Villa, immunologa dell'Università degli Studi di Milano, pubblicato da Guerini e associati. Il fisico Giuseppe Trautteur lo ha letto per Scienza in rete. [Scienza in rete; Giuseppe Trautteur]

Il 29 marzo Theresa May ha avviato il processo di negoziato che condurrà la Gran Bretagna fuori dall'Unione Europea. Otto ricercatori raccontano come la Brexit potrebbe cambiare le loro vite. Anche se i fondi provenienti dai programmi di finanziamento europei venissero rimpiazzati da investimenti nazionali, non poter più competere con i colleghi europei potrebbe degradare la qualità della ricerca in UK. [Nature; Alison Abbott, Ewen Callaway, Daniel Cressey, Elizabeth Gibney e Inga Vesper]

Il 22 aprile prossimo anche l'Italia marcerà per la scienza. In vista della manifestazione che si terrà a Roma, è in programma un incontro il 6 aprile presso la Sapienza Università di Roma aperto ad associazioni, gruppi e cittadini interessati a collaborare all'organizzazione Aula 13, Dipartimento di Informatica, ore 16h00. [Science March IT; Coordinatori]

SciChallenge è un contest dedicato ai giovani europei tra i 10 e i 20 anni appassionati di scienza e tecnologia. C'è tempo fino al 30 aprile per contribuire e promuovere il vostro progetto, in forma di video o presentazione, su un aspetto rilevante per la società delle discipline STEM. La sfida è aperta! [scichallenge.eu]


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