newsletter #13
TRUMP METTE IN PERICOLO GLI OBIETTIVI DELL'ACCORDO DI PARIGI
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Circondato dai minatori della Rosebud Mining Company,
il presidente Trump firma l'ordine esecutivo per
l'indpendenza energetica presso la sede dell'EPA a
Washington, DC il 28 Marzo 2017. Credit: Jim
Watson / AFP/ Getty Images.
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"You know what this says?" ha chiesto il
presidente Trump rivolgendosi alla dozzina di minatori
radunati dietro di lui nella sede dell'EPA per
l'occasione.
"This says you're going back to work", ha proseguito.
L'ordine esecutivo firmato il 28 marzo da Donald Trump
chiede a tutte le agenzie federali di segnalare le norme
che limitano la produzione di energia da combustibili
fossili affinché vengano eliminate. Si tratta di
un primo tentativo di smantellare il Clean Power
Plan, introdotto nel 2015 dall'amministrazione
Obama, che mirava a ridurre le emissioni di
gas-serra dovute alla produzione di energia da
fonti fossili.
[InsideClimate News; Marianne Lavelle]
Anche se per adesso l'ordine esecutivo non ha conseguenze
formali sull'adesione degli USA all'accordo di
Parigi, diventerebbe virtualmente impossibile
contenere l'aumento delle temperature entro la
soglia dei 2 gradi. Per raggiungere questo obiettivo gli
Stati Uniti dovrebbero infatti ridurre le emissioni del
di gas serra del 26% entro il
2025. L'implementazione del Clean Power Plan
coprirebbe metà di questa riduzione,
ma esistono altri settori su cui è
indispensabile intervenire: trasporti, emissione
di metano nell'estrazione di greggio e gas,
efficientamento energetico di elettrodomestici e
macchinari industriali, il piano di conversione
alle rinnovabili e alla mobilità
zero-emissioni in programma in California.
[The New York Times; Nadja Popovich]
Se effettivamente il Clean Power Plan di Obama
venisse smantellato, gli Stati
Uniti consegnerebbero la climate
leadership nelle mani dell'Unione
Europea, che nel frattempo sta negoziando la Effort sharing
regulation. Si tratta di un quadro normativo
riguardante il 60% della
riduzione richiesta dall'accordo di Parigi, quella relativa ai trasporti, l'edilizia,
l'agricoltura e i rifiuti. Un recente studio ha
valutato l'impegno dei singoli Stati europei
nella riduzione delle emissioni. Ai primi posti
Svezia, Germania e Francia. L'Italia molto
indietro insieme a Spagna, Repubblica Ceca e Polonia.
[The Guardian; Arthur Neslen]
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IMMUNOTERAPIA CONTRO IL CANCRO
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Cavallo di Troia,
affresco riportato su tela di Niccolò dell'Abate,
1540-1543. Conservato alla Galleria Estense di Modena.
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Fino a qualche anno fa le cure per i pazienti oncologici
si limitavano al trinomio
chirurgia-radioterapia-chemioterapia. Negli
ultimi anni è diventata disponibile una
nuova opzione, quella delle immunoterapie.
L'idea alla base è vecchia almeno di un
secolo: fare in modo che il sistema immunitario
del paziente attacchi le cellule cancerose. E
infatti già nel 1890 il chirurgo New
Yorkese William Coley osservò la regressione del
tumore di un paziente colpito da un'infezione
batterica. Da allora sono stati sviluppati
diversi approcci, dai vaccini agli inibitori di
checkpoint. Ma non sono privi di effetti
collaterali. Funzionano su un numero ristretto
di pazienti, ma quando funzionano portano
benefici quasi impossibili da ottenere con le cure tradizionali.
[Vox; Julia Belluz]
Cristina Da Rold ha partecipato a ECCO 2017, il congresso
europeo di oncologia tenutosi a fine gennaio ad
Amsterdam. Il congresso ha confermato che la parola
chiave quando si parla di immunoterapie contro
il cancro resta eterogeneità. Gli esiti di
queste terapie variano da persona a persona, e
non è ancora possibile individuare a
priori i pazienti per cui saranno efficaci e
quelli per cui invece non
funzioneanno. Trattandosi di farmaci molto
costosi si pone anche il problema della
sostenibilità per i sistemi
sanitari. Il punto su Scienza in rete.
[Scienza in rete; Cristina Da Rold]
A dicembre 2016 una donna di 50 anni del
Michigan con un tumore del colon ad uno stadio
avanzato ha visto regredire quasi tutte le
metastasi ai polmoni e ora è libera dal
cancro. Ms. Ryan, questo il nome della donna,
stava partecipando a una sperimentazione clinica
in cui veniva testata una immunoterapia basata
sui tumor infiltrating lymphocytes,
cellule del sistema immunitario prelevate dal
tessuto tumorale, potenziate e poi immesse di
nuovo nel flusso sanguigno del paziente. Si
tratta di un risultato eccezionale per un cancro
così aggressivo e per cui non era mai
stata sperimentata una immunoterapia efficace. La
speranza è che la terapia che ha
funzionato per Ryan possa essere utile anche per
altri pazienti con lo stesso tumore, che con lei
condividono una specifica mutazione sul gene KRAS.
[The New York Times; Denise Grady]
Ci sono tuttavia casi in cui
l'immunoterapia genera una "rivolta" del sistema
immunitario che attacca anche le cellule
sane. Tra gli effetti collaterali più
frequenti ci sono diabete, epatite e artrite, ma
più raramente possono coinvolgere anche
il cuore, come è successo a Chuck Peal,
un uomo di 60 anni che abita in Connecticut e
che a dicembre 2016 ha rischiato la vita a causa
degli effetti collaterali dell'immunoterapia cui
si era sottoposto per combattere un melanoma.
[The New York Times; Matt Richtel]
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ESPLORAZIONE SPAZIALE
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Occator Crater, home of Ceres' intriguing brightest
areas, is prominently featured in this image from NASA's
Dawn spacecraft. Credits: NASA/JPL-Caltech/UCLA/MPS/DLR/IDA.
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Ha destato molto scalpore la notizia, pubblicata a febbraio su Science, del rilevamento di composti organici sulla superficie del pianeta nano Cerere da parte dello strumento VIR, in funzione a bordo della sonda Dawn.
A firmare questa scoperta è stato il gruppo di ricercatori italiani dell’Istituto di Astrofisica e Planetologia Spaziali dell’INAF di Roma, che ha realizzato VIR e ne ha la responsabilità scientifica.
La sonda Dawn è stata lanciata il 27 settembre 2007 con l'obiettivo di studiare Vesta e Cerere, oggetti celesti fondamentali per capire di più sulla formazione del sistema solare. Dopo aver raggiunto Vesta, Dawn è ripartita alla volta di Cerere, entrando nella sua orbita il 6 marzo 2015. Da quel momento sono stati raccolti dati importanti e inaspettati.
Claudio Elidoro fa un primo bilancio di questa missione su Scienza in rete.
[Scienza in rete; Claudio Elidoro]
La scorsa settimana ha portato un nuovo e
importante successo a Space X, la società
che produce razzi riutilizzabili fondata e
diretta dall'imprenditore Elon Musk. Il vettore
Falcon 9, che aveva già volato in
precedenza, ha trasportato in orbita il
satellite per le comunicazioni prodotto da una
azienda lussemburghese e poi è atterrato
dolcemente su una piattaforma che lo attendeva
nell'oceano Atlantico. Solitamente il primo
stadio di un razzo, ovvero la parte che contiene il
sistema di propulsione, brucia al rientro
nell'atmosfera terrestreò. L'obiettivo di
Musk è quello di abbattere i costi
dell'esplorazione spaziale, e costruire vettori
riutilizzabili è il primo passo in questa direzione.
[The Atlantic; Marina Koren]
Nel frattempo si sta delineando il futuro della NASA nell'era di
Trump. Il bilancio di previsione per il 2017, reso pubblico il 16 marzo,
impone alla
NASA un taglio di 200 milioni di dollari, molto più
basso di quello che
hanno interessato l'EPA, di circa 5.7 miliardi.
Tuttavia i tagli alla NASA sembrano essere chirurgicamente indirizzati sui
progetti dell'agenzia spaziale che riguardano il cambiamento
climatico.
[Los Angeles Times; Amina Khan]
Gli obiettivi della NASA si focalizzano sempre di più
sull'esplorazione spaziale, come testimonia la firma del NASA
Transition Authorization Act avvenuta il
22 marzo. La legge dispone in particolare il finanziamento della missione Deep
Space Gateway, che ha come obiettivo lo sviluppo di una piattaforma nelle vicinanze
della luna, un avamposto per l'esplorazione umana dello spazio più profondo.
[Geek Wire; Alan Boyle]
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MISCELLANEA
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Fare lezione di 'debunking'
all'università. Questa è l'idea del fisico
Lorenzo Magnea, che insieme al sociologo
Giuseppe Tipaldo, ha portato nelle aule dell'Università degli Studi di Torino il corso "FIsica per cittadini", giunto alla sua seconda edizione.
In occasione del Fact-Checking Day, Simona Marra
lo ha intervistato.
[Scienza in rete; Simona Marra]
"La scienza sa di non sapere. Per questo
funziona." è il titolo dell'ultimo libro di
Maria Luisa Villa, immunologa dell'Università
degli Studi di Milano, pubblicato da Guerini e
associati. Il fisico Giuseppe Trautteur lo ha
letto per Scienza in rete.
[Scienza in rete; Giuseppe Trautteur]
Il 29 marzo Theresa May ha avviato il processo
di negoziato che condurrà la Gran
Bretagna fuori dall'Unione Europea. Otto ricercatori raccontano come la Brexit potrebbe cambiare le loro vite. Anche se i fondi provenienti dai programmi di finanziamento europei venissero rimpiazzati da investimenti nazionali, non poter più competere con i colleghi europei potrebbe degradare la qualità della ricerca in UK.
[Nature; Alison Abbott, Ewen Callaway, Daniel
Cressey, Elizabeth Gibney e Inga Vesper]
Il 22 aprile prossimo anche l'Italia marcerà per la scienza.
In vista della manifestazione che si terrà a Roma, è in programma un incontro il 6 aprile presso la Sapienza Università di Roma aperto ad associazioni, gruppi e cittadini interessati a collaborare all'organizzazione
Aula 13, Dipartimento di Informatica, ore 16h00.
[Science March IT; Coordinatori]
SciChallenge è un contest dedicato ai giovani europei tra i 10 e i 20 anni appassionati di scienza e tecnologia.
C'è tempo fino al 30 aprile per contribuire e promuovere il vostro progetto, in forma di video o presentazione, su un aspetto rilevante per la società delle discipline STEM. La sfida è aperta!
[scichallenge.eu]
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