fbpx Autori artificiali: una storia di macchine che scrivono | Scienza in rete

Autori artificiali: una storia di macchine che scrivono

Primary tabs

Tempo di lettura: 1 min
--

Robot che inventano fiabe o racconti horror, pappagalli stocastici e piovre super intelligenti che ci spiano dagli abissi. Autori artificiali racconta la storia degli algoritmi di intelligenza artificiale in grado di scrivere, programmi che analizzano il nostro linguaggio e sono in grado di riprodurlo in modo sorprendente. La ricerca in questo campo sta avanzando rapidamente e ormai non si fa più solo nelle università: Google, Facebook e Microsoft hanno sviluppato programmi con capacità linguistiche impressionanti, con cui nessun altro è in grado di rivaleggiare. Ma questi algoritmi scrivono davvero come noi o c’è ancora qualcosa che non riescono a imparare?

Autori artificiali è un podcast di Enrico Schlitzer, matematico, fisico e comunicatore scientifico. Questo episodio è stato realizzato per il workshop “Le Voci della Scienza”: un’esperienza stimolante, formativa… e soprattutto molto divertente! Il podcast è uno strumento utilissimo per la divulgazione scientifica, che ci fa entrare nelle orecchie degli ascoltatori, per raccontare la “solita” scienza con formati nuovi.

Crediti
Voci di Enrico Schlitzer, Sergio Pancaldi e Francesca Sanna. Il podcast è stato scritto e realizzato da Enrico Schlitzer con la supervisione di Benjamin Cucchi. Sigla: Jacopo Mengarelli.
 


Scienza in rete è un giornale senza pubblicità e aperto a tutti per garantire l’indipendenza dell’informazione e il diritto universale alla cittadinanza scientifica. Contribuisci a dar voce alla ricerca sostenendo Scienza in rete. In questo modo, potrai entrare a far parte della nostra comunità e condividere il nostro percorso. Clicca sul pulsante e scegli liberamente quanto donare! Anche una piccola somma è importante. Se vuoi fare una donazione ricorrente, ci consenti di programmare meglio il nostro lavoro e resti comunque libero di interromperla quando credi.


prossimo articolo

Dopo l’alluvione dell’Emilia Romagna va ripensato tutto

Evento eccezionale ma non irripetibile, l'alluvione che ha allagato un terzo della pianura romagnola, con altissimi costi umani ed economici, sfida i luoghi comuni e i vecchi modi di agire. D’ora in poi deve essere chiaro che questi eventi estremi non saranno evitabili. Si dovrà imparare a conviverci preparandosi meglio, e soprattutto mettendo in atto misure più radicali e adatte al cambiamento climatico in atto, come ridare spazio ai fiumi allontanando case e stabilimenti dal loro alveo, e applicare soluzioni “basate sulla natura”. Immagine: tratta dal video di The Walking Nose "La mia alluvione" su Youtube.

Era già tutto previsto. L’allerta meteo, idrogeologica e idraulica di lunedì 15 maggio 2023, dopo una prima sottovalutazione, aveva dato un allarme forte e chiaro. A cominciare dal giorno dopo una valanga d’acqua si sarebbe riversata sulla Romagna e un tratto dell’Emilia, con rischio altissimo di frane e inondazioni. La protezione civile, i vigili del fuoco, la guardia di finanza, gli addetti al consorzio di bonifica, i volontari.