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14 dicembre 2017
a cura di Chiara Sabelli
SARÀ VERO?
INCONTRO PUBBLICO SULL'ATTENDIBILITÀ DELLE FONTI
Infografica per il World Aids Day 2017, 1 dicembre 2017. Credit: World Health Organization.
Dettaglio dell'illustrazione "The Fin de Siècle Newspaper Proprietor" di Frederick Burr Opper, pubblicata nel 1894 sul magazine Puck. Credit: Library of Congress. Licenza: Public Domain.
Lunedì 18 dicembre a Milano, presso il Museo del Fumetto, si terrà l'incontro pubblico "Sarà vero?" sull'attendibilità delle fonti e le fake news organizzato da Scienza in rete e Gruppo 2003 per la ricerca. Ecco di cosa parleranno i relatori. [Scienza in rete; Redazione]

Cosa possono fare le piattaforme digitali che distribuiscono le notizie, come Facebook, Google e Twitter, per controllare la diffusione della cattiva informazione? Segnalare visivamente le fonti considerate affidabili, intervenire sugli algoritmi che regolano il news feed perché promuovano maggiormente certi contenuti a svantaggio di altri. Tutte possibilità allettanti, che però si scontrano con dei limiti tecnologici e con il rischio di esercitare censura. E allora? Meglio investire sulla consapevolezza degli utenti. [Scienza in rete; Cristina Da Rold]

Fake news, filter bubble, echo chamber. Si tratta davvero di fenomeni specifici della comunicazione digitale e dei social network in particolare? O invece sono il riflesso di una mentalità, che è indipendente dal mezzo che usiamo per accedere all'informazione? [Valigia Blu; Bruno Saetta]

GLIFOSATO: IL DIBATTITO ITALIANO
RoundUp Monsanto, agosto 2014. Credit: Mike Mozart / Flickr. Licenza: CC BY 2.0.
RoundUp Monsanto, agosto 2014. Credit: Mike Mozart / Flickr. Licenza: CC BY 2.0.
In una lettera pubblicata il 1^ dicembre scorso su la Repubblica la senatrice a vita Elena Cattaneo ha messo in dubbio il giudizio di International Agency for Research on Cancer (IARC) sulla cancerogenicità del glifosato, il principale componente dell'erbicida RoundUp della Monsanto e contenuto in almeno 750 prodotti agrochimici. I dubbi di Cattaneo riguardano i possibili conflitti di interessi dei membri del gruppo di valutazione nominato di IARC. Inoltre la senatrice ritiene che l'eventuale decisione di vietare l'utilizzo di questo pesticida a livello nazionale, in contrasto con il recente rinnovo della licenza da parte dell'Unione Europea, costringerebbe a tornare a un modello di agricoltura che comporta un consumo di suolo che non possiamo permetterci. Ciò che è necessario invece, è autorizzare la ricerca sugli OGM in campo aperto, attualmente vietata in Italia, per permettere lo sviluppo di semi che siano geneticamente resistenti ai parassiti. [La Repubblica; Elena Cattaneo]

Quattro epidemiologi italiani (Annibale Biggeri, Franco Merletti, Benedetto Terracini e Paolo Vineis) hanno risposto alle accuse mosse dalla senatrice Cattaneo. Difendono i criteri di IARC per verificare l'indipendenza e l'integrità morale dei componenti dei gruppi di lavoro e chiedono a Cattaneo di portare prove a sostegno delle sue affermazioni. Inoltre, richiamano l'attenzione all'inchiesta del giornale Le Monde, che ha svelato le pressioni della Monsanto sul processo di costruzione della conoscenza riguardo le proprietà nocive del glifosato. [Scienza in rete; Autori Vari]

All'inizio di giugno Le Monde aveva pubblicato un'inchiesta in cui, analizzando i documenti relativi alle cause intentate contro la Monsanto da 3500 cittadini americani, i cosiddetti Monsanto Papers, svelava le pressioni esercitate dall'ufficio legale della Monsanto sui membri del gruppo di lavoro IARC sul glifosato [Le Monde - Parte 1; Stéphane Foucart e Stéphan Horel] e l'attività di ghostwriting di alcuni scienziati che avevano firmato studi condotti internamente all'azienda per farli apparire come autorevoli e indipendenti [Le Monde - Parte 2; Stéphane Foucart e Stéphan Horel].

A settembre di quest'anno The Guardian aveva scoperto poi che il rapporto pubblicato dalla European Food Safety Authority (EFSA) conteneva parti copiate e incollate da studi della Monsanto. [The Guardian; Arthur Nelsen]

ETICA DELLA SCIENZA / POLITICA DELLA RICERCA
Preparing Scientific Equipment. Credit: National Eye Institute / Flickr. Licenza: CC BY-SA 2.0.
Preparing Scientific Equipment. Credit: National Eye Institute / Flickr. Licenza: CC BY-SA 2.0.
I ricercatori italiani? I più bravi di tutti, in termini relativi. L’Italia della scienza: non vuole venirci nessuno. Pietro Greco commenta i risultati dei Consolidator Grants 2017, assegnati dallo European Research Council. [Scienza in rete; Pietro Greco]

Chiusi un giorno per non chiudere per sempre. Il 12 dicembre i medici hanno scioperato per 24 ore per protestare contro la scarsità di risorse destinate alla sanità pubblica. [Il Sole 24 Ore; Rosanna Magnano]

MISCELLANEA
Scacchi bianchi e neri. Credit: Skadyfernix / Freepik.com.
Scacchi bianchi e neri. Credit: Skadyfernix / Freepik.com.
AlphaZero, la nuova intelligenza artificiale sviluppata dalla società di Google DeepMind, ha battuto i più forti programmi di scacchi e shogi, un gioco da tavola giapponese simile agli scacchi. Lo ha fatto ricevendo come input solo le regole del gioco e allenandosi contro se stesso. E ha impiegato meno di 24 ore. Alpha Zero è un'evoluzione di AlphaGo Zero che pochi mesi fa aveva realizzato un'impresa simile al gioco del Go. [The Guardian; Samuel Gibbs]

Il 12 dicembre si è tenuto a Parigi il 'One Planet Summit', dove capi di Stato e di Governo, rappresentanti del mondo della finanza mondiale e dell'industria e ONG si riuniranno per discutere degli strumenti di finanziamento più adeguati per rispettare gli obiettivi stabiliti dall'accordo di Parigi. In particolare si parlerà dei fondi necessari a sostenere il processo di adattamento al cambiamento climatico dei Paesi in via di sviluppo, meno responsabili ma spesso già esposti alle conseguenze del riscaldamento globale. [Le Monde; Redazione]

Il 30% della materia ordinaria mancante nell'Universo potrebbe essere nascosta nei filamenti di gas ionizzato che congiungono le coppie di galassie. Questo è il risultato di due studi recentemente pubblicati su arXiv e in attesa di revisione. Due gruppi di astronomi, uno dell'Institut d'Astrophysique Spatiale di Orsay e l'altro del Royal Observatory di Edimburgo, hanno sfruttato l'effetto che il gas ha sulla radiazione cosmica di fondo per stimarne la densità. Hanno preso in considerazione oltre un milione di coppie di galassie. [Scienza in rete; Claudio Elidoro]


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