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18 marzo 2021

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Un numero anomalo di casi di un particolare tipo di trombosi, quella del seno venoso cerebrale, è stato registrato in Germania. Esistono diversi meccanismi biologicamente plausibili che ne potrebbero spiegare l'associazione con il vaccino AstraZeneca. Capire se uno di questi meccanismi è in atto è doveroso, anche perché potrebbe dare delle indicazioni su come migliorare i vaccini in futuro. Tuttavia, la situazione in cui ci troviamo avrebbe imposto di proseguire la campagna vaccinale durante lo svolgimento delle indagini. L'approfondimento di Simonetta Pagliani su Scienza in rete.


AstraZeneca: qualche numero in attesa della decisione EMA
Oggi l’EMA si esprimerà sull’eventuale nesso tra somministrazione del vaccino AstraZeneca e casi di trombosi. Intanto, l’Associazione Italiana di Epidemiologia riporta qualche dato: i casi di trombosi attesi nella popolazione tra 35 e 70 anni sono circa 6-8 al mese per 100.000 persone. Questo significa che, a livello statistico, tra le 800.000 persone vaccinate con AstraZeneca si sarebbe dovuto verificare un numero di ricoveri ospedalieri per trombosi tra 42 e 64 in un mese. [Scienza in rete; Associazione Italiana di Epidemiologia]

Certezze e opinioni tra dati e dimostrazioni
È probabile che le opinioni sulla caratteristica delle varianti non siano lontane dalla realtà ma neppure che la riproducano con esattezza mentre sarebbero necessarie evidenza solide per poter prendere dei provvedimenti capaci di affrontare i rischi reali dell’epidemia. In ogni caso una prudente precauzione ci invita a rendere ancora più stringenti le misure di confinamento per evitare in ogni caso la contagiosità del virus, aumentata o no, e per proteggere i minori che, seppur sembra non abbiano gravi conseguenze dai contagi, pur sempre sono efficientissimi vettori dell’infezione nei rispettivi nuclei famigliari. [Scienza in rete; Cesare Cislaghi]

Sui risultati scientifici si registrano quotidianamente interpretazioni sbagliate o strumentali, scambiate o proposte come verità o verità assolute. Quando i dati disponibili non sono sufficienti per un’argomentazione cogente, dovrebbe essere spiegata l’incertezza e incoraggiato il dissenso e la competizione fra diverse ipotesi, senza pretendere di stabilire prematuramente nuovi paradigmi. [Scienza in rete; Fabrizio Bianchi]

Homo sapiens e il suo pianeta
I satelliti possono riflettere la luce solare contribuendo all'inquinamento luminoso e disturbando la ricerca astronomica: per questa ragione, l'azienda SpaceX, l’ente con più satelliti in orbita, sta cercando di ridurre la riflessione della costellazione satellitare Starlink. Per esempio, il satellite DarkSat lanciato nel 2020 ha un rivestimento antiriflesso. Ma nonostante gli sforzi, il problema della luminosità rimane, e servirebbe un trattato internazionale aggiornato per ridurre l'impatto dei satelliti. [Scienza in rete; Claudia Sciarma]

L’impatto umano contemporaneo sugli ecosistemi è di portata eccezionale, ma invasivi siamo sempre stati. È la nostra firma, a partire dalla rivoluzione cognitiva 70.000 anni fa. E la nostra insaziabile sete di territorio e di risorse sta producendo oggi un cortocircuito in grado di compromettere l’intero ecosistema terrestre, sapiens inclusi. [Scienza in rete; Simone Chiusoli]

Epistemologia tra scienza e pseudoscienza
Pubblichiamo una traduzione di uno degli ultimi interventi pubblici tenuto nel BBC Radio Talk il 30 giugno del 1973 dal filosofo della scienza Imre Lakatos (1922-1974). Il trascritto fu pubblicato e revisionato da Godfrey Vesey nel 1974 e come introduzione del libro «The Methodology of Scientific Research Programmes: Philosophical Papers Volume 1» venne dato alle stampe dall’università di Cambridge nel 1978. [Scienza in rete; Nicolò Romano]

Le nostre dashboard
L'analisi settimanale dell'Associazione Italiana di Epidemiologia rileva, nella nona settimana (1-7 marzo), un aumento marcato dell'incidenza nelle fasce 11-13, 14-18 e 19-24 anni, mentre l’incidenza più bassa per ora si osserva per le fasce di età più anziane.
Scienza in rete ospita anche il sistema per il Monitoraggio e l’analisi dei dati dell’epidemia di Covid-19 (MADE), elaborato con i dati pubblicati giornalmente dalla Protezione Civile (in collaborazione con Associazione Italiana di Epidemiologia e la rivista Epidemiologia e Prevenzione).
Consulta i dati sull'andamento dell'epidemia e vaccinazioni per monitorare la percentuale di over 80 che hanno ricevuto le dosi di vaccino.


#datibenecomune



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