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15 maggio 2019
a cura di Chiara Sabelli
Mauro Ferrari, nominato ieri direttore dello European Research Council, durante un messaggio di saluto. Credit: European Research Council.
Mauro Ferrari, pioniere nel campo delle nanotecnologie per la cura dei tumori metastatici, è stato nominato direttore dello European Research Council (ERC). Succederà al matematico francese Jean-Pierre Bourguignon a partire dal 1° gennaio 2020 e per quattro anni sarà alla guida dell'agenzia di finanziamento della ricerca di base dell'Unione Europea che dal 2007 a oggi ha assegnato circa 9 000 grant per un totale di 17 miliardi di euro. Una laurea in matematica a Padova e un dottorato in ingegneria meccanica a Berkeley, Ferrari, negli Stati Uniti da oltre trent'anni, promette di promuovere la "superdisciplinarità", quell'attitudine verso la ricerca che costruisce nuova conoscenza al confine tra diversi campi pur rispettandoli. In Italia la sua nomina ha fatto scalpore. Nel 2014, nominato membro del comitato di valutazione del metodo Stamina dall'allora Ministra della salute Beatrice Lorenzin, dichiarò: «È il primo caso importante di medicina rigenerativa in Italia». Seguì un'ondata di proteste del mondo scientifico che raggiunse addirittura le pagine di Nature e costrinse Lorenzin a escluderlo dal comitato. Nel 2015 entrò a far parte del comitato di selezione degli enti di ricerca italiana e quando, nel dicembre scorso, Roberto Battiston non venne rinnovato a capo dell'Agenzia Spaziale Italiana e tutti i membri del comitato si dimisero, Ferrari rimase al suo posto. Nell'immagine: Mauro Ferrari durante il suo discorso di saluto dopo la nomina a prossimo direttore dell'ERC. Credit: European Research Council / Youtube.
NEGAZIONISMO CLIMATICO
Negli Stati Uniti una tra le più alte percentuali di negazionisti climatici. È quanto emerge da un sondaggio, condotto tra febbraio e marzo dalla società YouGov in collaborazione con l'Università di Cambridge e il Guardian, che sta esplorando temi come populismo e globalizzazione in 23 Paesi del mondo e raccogliendo le posizioni dei cittadini su temi come cibo, tecnologia, immigrazione e ambiente. Tra gli americani intervistati, il 13% si è dichiarato d'accordo con l'affermazione "il clima sta cambiando ma non per causa dell'attività umana". Percentuali più alte si sono registrate solo in Arabia Saudita e Indonesia. In USA è alta anche la percentuale di coloro che credono che il cambiamento climatico sia una bufala, il 17%, in particolare tra gli elettori di estrema destra, il 52%. In Europa gli scettici sono, in media, meno del 10% [The Guardian; Oliver Milman]

Ma lo scetticismo c'è anche in Italia e spesso occupa le prime pagine di importanti quotidiani nazionali. L'ondata di freddo che ha colpito il nostro Paese nelle ultime due settimane è stata accompagnata da titoli come "Riscaldamento globale? Ma se fa freddo" (Libero) e "Anche il tempo si è rotto di Greta" (il Tempo). Eppure, i fenomeni metereologici a cui abbiamo assistito sono caratteristici del processo di riscaldamento globale in corso. Gli scienziati ritengono, infatti, che la riduzione della copertura glaciale stia causando il progressivo indebolimento del vortice polare, una vasta area di bassa pressione che normalmente delimita masse di aria fredda e secca sopra i poli, e questo a sua volta sia responsabile di eventi metereologici come quelli osservati nei giorni passati. Quando il vortice si indebolisce le aree di alta pressione normalmente presenti alle medie latitudini migrano verso nord, spingendo l'aria fredda e secca verso sud. Quando questa entra in contatto con l'aria calda e umida si verificano cali drastici delle temperature e forti precipitazioni [The Vision; Alessia Poldi]

1 000 articoli scientifici ogni anno indagano le strategie migliori per comunicare il cambiamento climatico. Questi studi mostrano, ormai con un buon grado di accordo, che i messaggi più efficaci hanno le seguenti caratteristiche. Riguardano da vicino il pubblico a cui sono diretti (niente orsi polari alla deriva su piccoli iceberg in scioglimento); non sono catastrofisti, ma anzi offrono delle soluzioni e suggeriscono dei comportamenti da adottare per dare il proprio contributo; provengono da fonti di cui il pubblico si fida, come emittenti televisive locali, meteorologi o personale sanitario. Un'altra conclusione condivisa da molti di questi studi è che, nei Paesi la cui economia è più legata ai combustibili fossili, c'è una maggiore correlazione tra conservatorismo e negazionismo climatico [The New York Times; Benjamin Ryan]
CANNABIS (TERAPEUTICA)
La scorsa settimana il Ministro dell'Interno Matteo Salvini ha annunciato di voler chiudere i cannabis shop, definendoli luoghi di diseducazione di massa. Ma i prodotti a base di canapa venduti in questi negozi hanno concentrazioni di Thc (tetraidrocannabinolo) minimali che non danno alcun effetto stupefacente. È questa la risposta che Salvini ha ricevuto dalla Ministra della Salute Giulia Grillo [Agi; Pagella Politica]

La deriva proibizionista di Salvini sembra l'ennesimo tentativo di distrarre l'opinione pubblica dai problemi reali del Paese. Ma se proprio di cannabis si deve parlare, è più interessante affrontare il tema della cannabis terapeutica, della sua efficacia e della sua accessibilità in Italia.

Uno studio pubblicato sul Journal of Oncology Pharmacy Practice afferma infatti che per molti pazienti oncologici la cannabis terapeutica è ancora un tabù. Da un sondaggio condotto tra 200 pazienti oncologici italiani in tre diversi centri di cura, emerge che solo il 3% ha sentito parlare della cannabis terapeutica dal personale medico, mentre la maggior parte ne è venuta a conoscenza tramite giornali e TV. L'indagine mostra inoltre che è ancora molto diffusa l'idea che sia un trattamento riservato ai casi terminali mentre può aiutare a lenire alcuni sintomi causati dalle terapie antitumorali, come nausea e vomito, e renderle quindi più tollerabili. Infine, una buona parte degli intervistati teme di sviluppare dipendenza dalla cannabis o subire un'alterazione degli effetti cognitivi [La Repubblica; Sara Pero]

Per quanto riguarda la disponibilità dei farmaci a base di cannabis, il mercato italiano è dominato dall'importazione proveniente principalmente dall'Olanda. Infatti, in Italia esiste un unico stabilimento che produce questi medicinali, si tratta dello Stabilimento Farmaceutico Militare di Firenze. Sarah Mohammad Abdellatif lo ha visitato. Entro il 2020 lo stabilimento aumenterà la produzione da 150 a 300 chili all'anno [Il Tascabile; Sara Mohammad Abdellatif]

Ma quali sono le conoscenze scientifiche sull'uso medico della cannabis? Per quali patologie è indicato? E quali sono gli effetti collaterali? Una review dei dati clinici è stata pubblicata a marzo 2018 sullo European Journal of Internal Medicine a cura di Pier Mannuccio Mannucci [Scienza in rete; Pier Mannuccio Mannucci]
RICERCA E SOCIETÀ
Dal 2007 al 2018 i posti di dottorato banditi in Italia sono diminuiti del 43,4% e il 56,2% dei dottori di ricerca è destinato a uscire dall'accademia dopo uno o più assegni di ricerca. Sono questi alcuni dei dati che emergono dalla VII indagine ADI su dottorato e Postdoc. A risentire maggiormente dei tagli è il Sud, che ha perso il 55,5% dei posti e oggi ne bandisce solo il 22,2% del totale nazionale. L'indagine fotografa inoltre la situazione del precariato nell'Università, registrando che il personale a tempo determinato supera ormai quello stabile, con oltre 68 000 lavoratori contro 47 000. Infine, la disparità di genere: la percentuale di donne si riduce progressivamente man mano che si procede verso posizioni apicali [Associazione dottorandi e dottori di ricerca in Italia]

La Germania aumenterà i finanziamenti pubblici in ricerca e sviluppo del 3% all'anno fino al 2030. È questo l'accordo raggiunto da governo federale e governi regionali il 3 maggio scorso e che porterà a un aumento totale di 17 miliardi di dollari nei prossimi 10 anni. A farsi carico di questa spesa sarà il governo federale per i primi tre anni e successivamente subentreranno i governi regionali. I beneficiari di questi fondi saranno istituti come la Max Planck Society o la German Research Foundation. Il timore di alcuni è che le università, che hanno visto un aumento del numero di studenti del 50% nell'ultimi decade, vengano lasciate indietro [Science; Gretchen Vogel]

La lettera a un terrapiattista di Luciano Maiani, già presidente dell'INFN, direttore del CERN di Ginevra e del CNR. «Caro terrapiattista, [...] le scrivo questa lettera per sostenere come ci siano, di fatto da più di duemila anni, indicazioni decisive che la Terra sia con buona approssimazione una sfera. Indicazioni che si possono ottenere oggi senza l’uso di strumenti sofisticati». Comincia così la lettera di Maiani a un terrapiattista, pubblicata proprio in occasione del loro raduno a Palermo la scorsa domenica. Maiani parte da una considerazione di Eratostene, direttore della biblioteca di Alessandria d'Egitto nel 200 a.C.. Eratostene osservò che ad Assuan a mezzogiorno del solstizio d'estate i raggi del sole sono allo zenit, mentre ad Alessandria, 800 km più a nord, sono inclinati di 7° rispetto a esso. Poiché i raggi del Sole sono tra loro paralleli quando raggiungono la superficie terrestre, questa differenza è pari alla differenza di inclinazione delle verticali al suolo nelle due città. Questa circostanza è possibile solo se la Terra è curva e permette di ottenere una misura della circonferenza terrestre [Huffington Post; Luciano Maiani]
LA SETTIMANA DI SCIENZA IN RETE
Una strategia per combattere il cambiamento climatico. La transizione energetica verso fonti rinnovabili è senz'altro la strategia principale per combattere il cambiamento climatico. Tuttavia, esistono modalità di intervento più ampie, che coinvolgono cioè più settori, secondo il principio dei co-benefici. In particolare, la convergenza tra politiche di mitigazione del cambiamento climatico e di prevenzione delle malattie può portare a enormi vantaggi anche economici [Scienza in rete; Paolo Vineis, Roberto Cingolani, Luca Carra]

Inferenza transitiva, lo studio nelle vespe. Una ricerca, pubblicata recentemente su Biology letters, ha mostrato che le vespe sono capaci di impiegare l'inferenza transitiva, ossia quella forma di ragionamento logico che ci permette di dire che se A è più grande di B e B è più grande di C, allora A è anche più grande di C [Scienza in rete; Anna Romano]

Se si scioglie il Permafrost. Un'analisi pubblicata su Nature suggerisce che i valori del rilascio di carbonio e di gas serra, come anidride carbonica e metano, a causa dello scongelamento del permafrost potrebbero essere stati fortemente sottostimati. Inoltre, i ricercatori evidenziano che circa il 20 per cento delle terre ghiacciate presenta caratteristiche che aumentano la possibilità di scongelamenti repentini, in un vero e proprio collasso del permafrost che causa frane, rapida erosione e drastico cambiamento del paesaggio [Scienza in rete; Claudio Elidoro]
IN BREVE
La no profit dell'intelligenza artificiale WattTime utilizzerà i dati satellitari per stimare l'inquinamento dell'aria, compreso le emissioni di anidride carbonica, in prossimità di ogni singola centrale elettrica [Vox]

La Monsanto indagata a Parigi per profilazione illegale di centinaia di persone in base alle loro posizioni su glifosato, OGM e pesticidi in generale. L'inchiesta, che vede tra le persone sorvegliate giornalisti e politici, è stata aperta grazie a una denuncia di Le Monde [Le Monde]

Giovedì la farmaceutica Gilead ha annunciato che donerà il farmaco Truvada, utilizzato nella terapia antiretrovirale dei pazienti affetti da virus dell'HIV, a 200 000 pazienti americani ogni anno per oltre dieci anni. Il costo di una terapia annuale di Truvada negli USA è di 20 000 dollari. Il giorno precedente la compagnia aveva dichiarato che la versione generica del farmaco raggiungerà il mercato americano nel settembre 2020. Alcuni ritengono che l'entità della donazione coprirà solo un quinto del fabbisogno del mercato USA [The New York Times]

L'incidenza del sovrappeso nelle aree rurali è il principale fattore responsabile della diffusione dell'obesità. I risultati di uno studio condotto dalla rete di scienziati NDC RisC contraddice l'idea che siano le zone urbane a essere maggiormente interessate da questo fenomeno [Nature]

L'8 maggio in Gran Bretagna si è conclusa la prima settimana senza energia prodotta dal carbone dal 1882. Le centrali a carbone giocano ancora un ruolo di primo piano nel sistema energetico britannico, ma le fonti rinnovabili, come vento e sole, ne stanno gradualmente diminuendo l'importanza [The Guardian]

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