Verifiche alla fine del percorso sulle scatole magiche e macchine operatrici

Bambini della 4ªB del Plesso Le Grazie, maggio 2005

 Il 26 maggio 2005 i bambini hanno svolto la seguente verifica sui concetti scientifici generali su iquali hanno lavorato durante tutto il percorso.

Collega con delle linee colorate gli esempi alle GRANDI PAROLE della scienza

 I bambini hanno scelto di colorare in modo diverso ciascuna parola al centro e di assegnare i colori corrispondenti ai diversi esempi che le circondano. A rotazione ogni bambino ha proposto, per ciascun esempio, la parola della scienza che secondo lui era adeguata, motivando la proposta. Gli altri bambini potevano intervenire con controproposte, alzando la mano e la discussione si interrompeva quando si raggiungeva l’accordo unanime. Il Sole e l’Estintore sono stati visti sia come sottosistemi che come sistemi. Il Sole come facente parte del Sistema Solare, l’Estintore come componente del Sistema di Sicurezza della Scuola. Tutti gli altri esempi sono stati correttamente classificati senza grandi difficoltà.

Lo stesso test è stato effettuato anche in classe 3ªA a Castelnuovo, in versione semplificata (senza il concetto di modello e relativi esempi) con analoghi risultati positivi.
 

Il seguente test degli specchi è un problema sulla costruzione di un modello mentale completamente diverso da quelli sperimentati durante il percorso e ha impegnato i bambini il 30 maggio 2005. 

 

 Risultato del test: La maggior parte di loro ha trovato abbastanza facilmente la soluzione mentre per altri sarebbe stato necessario sperimentare nella realtà. Alcuni percettivamente  si sono rifatti alle loro esperienze che vanno dai giochi al computer ai giochetti con la luce che si rifletteva a mensa sui coltelli.

 

Domanda conclusiva fatta da Pina Feliciotti in assenza (e all’insaputa) del tutor Alfredo.

Quale messaggio secondo voi ha voluto comunicarvi il prof. Alfredo lavorando con noi?

Yassin:  anche noi possiamo diventare scienziati.

Nahuel: possiamo imparare a pensare come gli scienziati

Luca P.: ci ha insegnato a fare ipotesi

Federico : abbiamo imparato a costruire meccanismi , a inventarli

Mattia B. : possiamo imparare a scoprire cose sconosciute

Federica: saper vedere senza guardare, cioè riuscire ad immaginare

Mattia P. : essere capaci di immaginare quello che non è visibile

Olimpia: saper sentire anche il rumore… quindi essere capaci di ragionare con tutto il corpo

Leonardo: immaginare meccanismi non visibili

Luca P.: ci ha aiutato a ragionare per scoprire le cose

Nicola: per vedere se eravamo in grado di fare certe cose  se ci riuscivamo

Matteo B. : secondo me per esplorare le nostre conoscenze…forse per allargare le nostre conoscenze

Asmaa: secondo me Alfredo è venuto a insegnarci la scienza meravigliandosi

Yassin: la scienza può essere divertente, può approfondire le cose

Sivia: secondo me è venuto anche per vedere a che punto stavamo per capire le cose che non possiamo vedere , sentire

Martina: per insegnarci ogni volta cose nuove

Maestra: ma allora quale sarà stato il filo che teneva unite tutte queste cose nuove?

Davide: il filo che teneva insieme è stato l’INTERAZIONE !

 Commento del tutor: sono rimasto molto soddisfatto delle riflessioni dei bambini e naturalmente del lavoro fatto da Pina durante tutto il percorso. I bambini hanno colto esattamente ciò che speravamo catturassero del processo scientifico. Sfido chiunque a ottenere lo stesso risultato seguendo il sussidiario e con lezioni esclusivamente “teoriche”. Sono convinto che questa esperienza lascerà un’impronta indelebile nella loro formazione e che sia della massima importanza che nel passaggio alla scuola secondaria sia preso in seria considerazione questo portfolio e si prosegua nella direzione di fornire strumenti cognitivi adeguati a pensare come scienziati e non a imparare a memoria piccoli pezzi di enciclopedie, nonché occasioni di affrontare ancora indagini sperimentali e ad elaborare modelli in un’ottica costruttivista. Tutto ciò nel rispetto dei bambini e con la finalità di ravvivarne spontaneità e curiosità, spirito di inquiring, contribuendo a costruire una corretta concezione della scienza e del suo ruolo per l'uomo.