newsletter finesettimana #66
finesettimana #66 / 11 marzo 2022 a cura di Chiara Sabelli
Buon venerdì,
questa settimana parliamo delle iniziative della comunità scientifica italiana
a supporto dei ricercatori e delle ricercatrici ucraine colpiti dalla guerra. Il sistema di reclutamento
di università ed enti di ricerca in Italia rende le cose complicate, ma esistono delle soluzioni,
come quella trovata dall'Università dell'Aquila, che già domenica 27 febbraio ha pubblicato un bando
per mettere a disposizione visiting scholarship di tre mesi per ricercatori affiliati a istituzioni ucraine.
L'iniziativa è finanziata con 300 mila euro. Il Ministero dell'Università e della Ricerca, dal canto suo, ha
istituito un fondo di 500 mila euro e a breve si conosceranno le regole per spenderlo. Nel frattempo, l'iniziativa "dal basso"
#ScienceForUkraine sta raccogliendo offerte in tutto il mondo per accogliere ricercatori e ricercatrici in fuga dall'Ucraina.
Poi, alcuni suggerimenti di lettura dai giornali internazionali.
Buona lettura (per segnalare questa newsletter agli amici ecco il link per l'iscrizione) |
|
|
Ucraina: la solidarietà della comunità scientifica italiana
|
|
|
Dopo che il terremoto di magnitudo 6,3 colpì nel 2009 la città dell’Aquila, il matematico Bruno Rubino, oggi prorettore agli affari internazionali dell’Università dell’Aquila, concluse lezioni della laurea magistrale internazionale in Ingegneria Matematica a Brno in Repubblica Ceca, dove trovarono ospitalità anche i suoi studenti. Forse per questo l’università abruzzese è stata tra le prime a mobilitarsi per aiutare studenti, ricercatori e professori ucraini in fuga dalla guerra.
Già il 27 febbraio ha pubblicato un bando che offre posizioni di visiting scholar con durata di tre mesi con stipendi da 1300 a 2500 euro al mese a seconda del livello. Ha anche messo in piedi a tempo di record, almeno per l’Italia, un sito web che permette di candidarsi in maniera veloce, anche se si ha a disposizione solo un cellulare.
Rubino ricorda con nostalgia i periodi trascorsi in Ucraina, in particolare alla Ivan Franko National University of Lviv (in italiano Leopoli), nel sud ovest del paese. Siciliano di origine, Rubino ha trovato nel paese l’accoglienza e l’ospitalità del sud italiano. «Dopo la dissoluzione dell’Unione Sovietica, la ricerca e l’istruzione universitarie in Ucraina hanno vissuto un lungo periodo di ristrettezze economiche. Molti professori universitari erano costretti a fare il doppio lavoro, ma la loro accoglienza verso noi ricercatori dall’estero è sempre stata calorosa», racconta Rubino e aggiunge: «il livello scientifico, soprattutto nel mio campo, ma anche nella fisica e nell’ingegneria, è sempre stato molto elevato. Del resto dalla scuola di matematica di Lviv sono usciti alcuni tra i maggiori matematici del ventesimo secolo.»
Negli anni Venti del Novecento a Lviv, che allora si chiamava Lwów ed era in territorio polacco, il matematico Kazimierz Kuratowski fondò una scuola di matematica presso il politecnico della città dove si formarono studiosi come Stanislaw Ulam, Stefan Banach e Mark Kac. Molti di questi erano di origine ebrea, e poco prima dell’invasione della Polonia da parte della Germania nel 1941 scapparono negli Stati Uniti e in Germania e non ritornarono mai più.
«L’università dell’Aquila ha stanziato 300 mila euro per questo bando e per ora offriamo posizioni da tre mesi. Non è il momento di chiedere ai nostri colleghi ucraini di fare piani troppo definitivi. La loro speranza, come la nostra, è che il conflitto finisca presto e loro possano tornare nella loro terra», commenta Rubino. Il sistema italiano non permette di offrire vitto o alloggio, ma la fortuna dell’Aquila è di avere un costo della vita abbastanza contenuto, oltre a un’ampia disponibilità di alloggi vuoti che sono stati costruiti per rispondere all’emergenza abitativa dopo il terremoto.
«Ci siamo presi la responsabilità di rendere il bando il più snello possibile, limitando al massimo la burocrazia, pur garantendo la necessaria trasparenza. La selezione delle domande avverrà in base all’ordine di arrivo. Abbiamo già ricevuto diverse candidature, soprattutto dalle città più colpite, come Odessa, Kharkiv e Kiev. Si tratta per lo più di donne o uomini sopra i sessant’anni, gli unici a poter lasciare il paese da quando vige la legge marziale.»
Continua a leggere su Scienza in rete
|
Altre notizie
Rinunciando al gas russo soffriremo un po’ ma potremo guardarci allo specchio
Scrive così su Le Monde Serge Haroche, Nobel per la fisica nel 2012. Rinunciando subito al gas e al petrolio russo, avremo più freddo, pagheremo di più la benzina,
dovremo limitare i nostri viaggi, insomma: dovremo accettare di soffrire un po'. Ma così potremo guardarci in faccia con meno vergogna
[Le Monde]
È morto il paziente che due mesi fa aveva ricevuto il cuore di un maiale geneticamente modificato
Le cause della morte non sono ancora note, ma il trapianto rappresentava già un successo.
Il cuore, prelevato da un maiale in cui erano state introdotte una serie di modifiche genetiche per rendere l'organo più tollerabile per il sistema immunitario umano,
ha funzionato correttamente per oltre un mese. Gli xenotrapianti rappresentano una speranza per coloro che muoiono in attesa di trapianto, 12 al giorno solo negli USA
[The New York Times]
Un'intelligenza artificiale capace di decifrare antichi iscrizioni greche
Si chiama Ithaca ed è l'ultimo risultato della società londinese DeepMind, in collaborazione
con la storica Thea Sommerschield, ora all'Università Ca' Foscari di Venezia con una borsa Marie Skłodowska-Curie.
I ricercatori hanno allenato una rete neurale profonda con la trascrizione di oltre 63'000 testi tratti
da iscrizioni della Grecia antica e poi hanno testato la sua abilità di rimpire i vuoti in un altro campione di iscrizioni.
L'algoritmo ha dimostrato di avere un'accuratezza superiore a quella di ricercatori esperti, quando usata
insieme alle indicazioni degli stessi ricercatori. È già stata sfruttata per ricostruire alcune iscrizioni frammentarie e
danneggiate contenenti decreti della città di Atene risalenti al V secolo a.C.
[The Guardian]
Gli attivisti stanno usando gli annunci online per dare ai russi notizie reali sull'Ucraina
Sfruttando la sostanziale deregolamentazione del settore della pubblicità online, diversi gruppi nel mondo stanno cercando di trovare le falle nel sistema di firewall russo per inviare agli utenti in Russia notizie sulla guerra in Ucraina, soprattutto dopo che il Cremlino ha chiuso numerose emittenti e testate giornalistiche di opposizione e forzato le testate straniere ad andare via. Gli annunci viaggiano sia sui social network che su siti commerciali e indirizzano gli utenti su siti ancora accessibili dalla Russia
[MIT Technology Review]
|
|
|
Aiuta Scienza in Rete a crescere. Il lavoro della redazione, soprattutto in questi momenti di emergenza, è enorme. Attualmente il giornale è interamente sostenuto dall'Editore Zadig, che non ricava alcun utile da questa attività, se non il piacere di fare giornalismo scientifico rigoroso, tempestivo e indipendente. Con il tuo contributo possiamo garantire un futuro a Scienza in Rete.
|
Ricevi questa email perché hai un'iscrizione attiva alla newsletter di Scienza in rete
Se non vuoi più ricevere la newsletter clicca qui per cancellarti
Per suggerimenti e commenti scrivi qui
|
|
|
|