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3 luglio 2021
a cura di Chiara Sabelli
Buon sabato,
questa settimana parliamo di batterie agli ioni di litio, dell'inquinamento da plastica, della decisione di lasciare il dottorato prima della fine, dell'ondata di calore in corso sulla costa nordoccidentale di Stati Uniti e Canada, del ruolo della scienza nell'origine dei pregiudizi razziali e diamo gli ultimi aggiornamenti su Covid-19. L'approfondimento di questa settimana riguarda la fisica delle reti finanziarie. Un gruppo di fisici italiani ha pubblicato su Nature Physics una rassegna che rende conto dei risultati ottenuti negli ultimi trent'anni studiando la dinamica dei mercati finanziari con gli strumenti della teoria delle reti e della meccanica statistica. Abbiamo intervistato Guido Caldarelli, fisico teorico all'Università Ca' Foscari di Venezia e coordinatore dello studio.
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SEI PEZZI BELLI
1 Le batterie agli ioni di litio devono diventare più verdi e più etiche
Un futuro a basse emissioni di anidride carbonica si basa sulla possibilità di sfruttare batterie ricaricabili agli ioni di litio, già ampiamente utilizzate in laptop e smartphone, che saranno non solo il cuore pulsante dei veicoli elettrici ma anche elementi fondamentali per le reti elettriche basate su fonti rinnovabili. L'industria prevede che il loro mercato crescerà da 30 miliardi di dollari nel 2017 a 100 miliardi di dollari nel 2025. Ma questa crescita non è priva di costi, per le persone e per il pianeta. L'estrazione delle materie prime necessarie a costruire le batterie, principalmente litio e cobalto, richiede grandi quantità di energia e acqua. Inoltre, nelle miniere di estrazione non sono rispettati i diritti dei lavoratori né vengono offerte condizioni minime di sicurezza [Nature]

2 La minaccia globale dell'inquinamento della plastica
L'inquinamento da plastica che si accumula in un'area dell'ambiente è considerato "scarsamente reversibile" se i processi di mineralizzazione naturale che si verificano sono lenti e le soluzioni di bonifica ingegnerizzate non si dimostreranno efficaci e applicabili. I potenziali impatti dell'inquinamento da plastica scarsamente reversibile includono modifiche ai cicli del carbonio e dei nutrienti, cambiamenti di habitat all'interno di suoli, sedimenti ed ecosistemi acquatici, impatti biologici su specie in via di estinzione, ecotossicità e relativi impatti sociali. La risposta razionale alla minaccia globale posta dall'accumulo e dall'inquinamento da plastica consiste nel ridurne rapidamente la produzione attraverso la riduzione del consumo di materie plastiche vergini, insieme a strategie coordinate a livello internazionale per la gestione dei rifiuti [Science]

3 Si può lasciare il dottorato prima della fine
Durante il dottorato di ricerca, gli studenti affrontano spesso periodi di difficoltà che in alcuni casi sono così profondi da fargli considerare l'ipotesi di non portarlo a termine. Difficilmente prendono questa decisione per via di quella che nel campo delle scienze comportamentali viene chiamata sunk cost fallacy, la fallacia dei costi irrecuperabili. Spesso però non si confrontano questi costi con quelli ancora da sostenere per completare il percorso, non solo in termini di tempo ma anche in termini emotivi e psicologici. Abbandonare il dottorato prima di ottenere il titolo non è un fallimento e non se ne esci mai a mani vuote. Ciò che si è imparato su se stessi e sulle proprie aspirazioni e capacità può essere prezioso per cercare da subito il percorso più adatto a ciascuno, senza rimandare [Science]

4 Qual è il ruolo del cambiamento climatico nell'onda di calore che ha colpito la costa nordoccidentale di Stati Uniti e Canada? E come ne hanno parlato i media?
Meno di due settimane dopo l'eccezionale aumento delle temperature che ha colpito la California, costringendola a dichiarare lo stato di emergenza, una seconda onda di calore ha colpito la costa nordoccidentale di Stati Uniti e Canada, spingendo numerose città a chiudere le scuole, sospendere le campagne di vaccinazione contro Covid-19 e derogare alle misure di distanziamento sociale per permettere a coloro che non hanno aria condizionata a casa di rifugiarsi in centri pubblici raffreddati. Sono numerose le persone che si sono rivolte agli ospedali con patologie collegate al caldo. La scienza che studia come il cambiamento climatico influenzi gli eventi meteorologici estremi da decenni avverte che il riscaldamento globale avrebbe reso più frequenti, più intense e più lunghe le ondate di calore, e il gruppo dell'università di Oxford World Weather Attribution, guidato dalla climatologa Friederike Otto, presto pubblicherà uno studio su questa specifica ondata di calore. Tuttavia, mentre i grandi media, come Guardian, New York Times, Washington Post, Libération, hanno coperto i fatti di queste settimane facendo un chiaro riferimento al cambiamento climatico, i media locali e le televisioni lo hanno raramente nominato [Carbon Brief]

5 I pregiudizi razziali persistono perché la scienza ha provato a "dimostrarli" per due secoli
Nel libro Corps noirs et médecins blancs: La fabrique du préjugé racial, XIXe-XXe siècles, la storica e antropologa francese Delphine Peiretti-Courtis ripercorre l'evoluzione degli stereotipi razziali dal 1700 in poi individuandone l'origine nell'intreccio tra sviluppo delle conoscenze scientifiche e colonizzazione da parte degli stati europei, soprattutto in Africa. I medici hanno avuto una grande responsabilità nell'offrire una spiegazione scientifica a questi stereotipi che ancora alimentano i pregiudizi di oggi. Le Monde la ha intervistata [Le Monde]

6 Aggiornamenti COVID-19
   ×  Giovedì il comitato sulle vaccinazioni tedesco STIKO ha emesso un nuovo parere sulla vaccinazione eterologa consigliando che a tutti coloro che hanno ricevuto la prima dose del vaccino di AstraZeneca venga somministrato Pfizer/BioNTech o Moderna per la seconda dose [Süddeutsche Zeitung]
   ×  La decisione arriva dopo la pubblicazione, in pre-print, dei risultati dello studio britannico COM-COV che ha confrontato la risposta immunitaria prodotta in seguito alla combinazione di AstraZeneca e Pfizer/BioNTech rispetto a quella ottenuta con due dosi di AstraZeneca. Lo studio ha riguardato 850 persone e si somma ai risultati di altri due studi, uno realizzato in Spagna su 663 soggetti e uno in Germania su 250 soggetti [Nature]
   ×  Tre fatti per spiegare il pericolo posto dalla variante Delta. Primo: i vaccini (due dosi) offrono ancora un'ottima protezione contro le varianti. Secondo: i non vaccinati sono il bacino di diffusione della Delta. Terzo: più lasciamo correre il virus tra i non vaccinati, più rischiamo che il primo fatto non sia più vero [The Atlantic]
   ×  In Israele, dove il contagio è nuovamente in crescita a causa della progressiva diffusione della più trasmissibile variante Delta, i nuovi casi diagnosticati sono rappresentati al 40% da persone completamente vaccinate. È una buona notizia [Le Monde]
   ×  Nuova indagine rapida sulle varianti condotta da Istituto Superiore di Sanità e Fondazione Bruno Kessler: al 22 giungo e a livello nazionale la variante Alpha rappresenta il 58% dei nuovi casi diagnosticati (il 22 maggio era l'88%) e la variante Delta il 23%. C'è però una forte variabilità a livello regionale [Istituto Superiore di Sanità]
   ×  Le regole per l'ingresso nei paesi dell'Unione Europea di viaggiatori provenienti dal Regno Unito si complicano. Il green pass (EU Digital COVID Certificate) è concesso solo a chi ha ricevuto i vaccini approvati da EMA e 5 milioni di residenti nel Regno Unito hanno ricevuto Covishield, vaccino chimicamente identico ad AstraZeneca ma prodotto dal Serum Institute of India e non ancora autorizzato da EMA. Nel frattempo, i paesi europei, nel tentativo di contenere la diffusione della variante Delta, procedono in ordine sparso sulle regole per i viaggiatori provenienti dal Regno Unito, alcuni imponendo quarantene all'arrivo a meno di non aver ricevuto due dosi di vaccino. Lunedì la Germania aveva chiesto ad altri paesi europei di seguire il suo esempio e reintrodurre la quarantena all'arrivo dal Regno Unito. I toni si sono ammorbiditi ieri durante l'incontro della cancelliera Merkel con il primo ministro Johnson [BBC]
   ×  Una delle cause principali dell'aumento del contagio osservato nell'autunno del 2020 in Europa è stata la mobilità estiva all'interno dell'Unione. Un nuovo studio pubblicato su Nature [Le Monde]
   ×  Tre studi, un risultato: i vaccini possono portarci fuori dalla pandemia poiché l'immunità che conferiscono è di lunga durata. Almeno contro le varianti che conosciamo oggi [The New York Times]

LA FISICA DELLE RETI FINANZIARIE: INTERVISTA A GUIDO CALDARELLI

Al cuore della crisi finanziaria del 2007-2008, culminata con la dichiarazione di bancarotta della banca di investimenti Lehman Brothers e dal salvataggio di stato di numerosi altri istituti statunitensi, c’è la fitta trama di connessioni tra gli attori del sistema finanziario costruita intorno al mercato immobiliare americano e, in particolare, alla concessione di mutui sulla casa e alla compravendita di assicurazioni su questi mutui. In particolare, furono cruciali i Credit Default Swap (CDS), derivati finanziari che coinvolgono tre soggetti: il primo dei quali compra un’assicurazione dal secondo per proteggersi dall’eventuale fallimento del terzo, e dunque dal rischio che sia incapace di assolvere alle obbligazioni che ha nei suoi confronti. La bolla dei prezzi del mercato immobiliare, la disinvoltura nella concessione dei mutui e la scarsa regolamentazione dei derivati vengono riconosciuti come le principali cause della crisi che si è propagata a livello globale e ha innescato la crisi del debito sovrano europeo che si è verificata di lì a qualche anno.

Dopo quella crisi, nel 2010, vennero modificati gli accordi di Basilea che regolano il sistema bancario a livello internazionale, per introdurre dei requisiti di capitale aggiuntivo per gli istituti con un ruolo particolarmente rilevante all’interno della rete interbancaria. Venne, in altre parole, riconosciuta la necessità di guardare alle proprietà della rete e non solo a quelle dei singoli soggetti per capire quanto ciascuno di essi concorresse alla stabilità collettiva e come le perdite dei singoli si propagassero lungo la rete tramite rapporti espliciti o impliciti (valutare cioè il livello di “rischio sistemico” della rete).

Questo cambio di mentalità evidenzia l’importanza che riveste la descrizione del sistema finanziario attraverso gli strumenti matematici della teoria delle reti e in particolare l’approccio della fisica statistica. In una rassegna pubblicata poche settimane fa dalla rivista Nature Physics un gruppo di fisici statistici italiani ripercorre i risultati ottenuti finora in questo campo di ricerca e traccia le prospettive future. Abbiamo intervistato Guido Caldarelli, fisico teorico, professore all’Università Ca’ Foscari di Venezia e coordinatore dello studio. Continua a leggere su Scienza in rete


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