newsletter #32
CRIO-MICROSCOPIA ELETTRONICA
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Ricostruzione al microscopio
crio-elettronico di un transcribing cypovirus
(Electron Microscopy Data Bank ID: 5376). Credit: A2-33
. Licenza:
CC BY-SA 3.0
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Il premio
Nobel per la chimica del 2017 è andato
a Jacques Dubochet, Joachim Frank and Richard
Henderson, per aver sviluppato la microscopia
crio-elettronica che ha permesso di ottenere
immagini tridimensionali delle molecole
biologiche con risoluzione atomica. La forma
di una proteina è fondamentale per
comprenderne la funzione, come ad esempio nel
caso dei virus.
[The New York Times; Kenneth Chang]
Tra le più recente applicazioni
della tecnica di microscopia premiata con il
Nobel per la chimica 2017, c'è la
scoperta della struttura del virus Zika,
pubblicato a marzo del 2016 su Science.
[The Guardian; Nicola Davis]
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ONDE GRAVITAZIONALI
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L'interferometro Virgo vicino
Pisa. Credit: collaborazioe Virgo.
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Il premio Nobel per la fisica del 2017
è stato assegnato a Rainer Weiss, Kip
Thorne e Barry Barish per il loro contributo
all'interferometro LIGO e l'osservazione delle
onde gravitazionali. Nel febbraio dello
scorso anno l'annuncio della prima osservazione
di un'onda gravitazionale, una vibrazione dello
spazio tempo prevista da Einstein più di
cento anni fa. Per rilevarla è stato
necessario misurare una deformazione della
dimensione di un atomo su una distanza di circa
4 chilometri. Carlo Rovelli racconta del suo
incontro con Kip Thorne agli inizi degli anni
2000 quando il fisico, oggi Nobel, gli disse: "Secondo te non dobbiamo provarci?".
[Corriere della Sera; Carlo Rovelli]
Proprio la scorsa settimana è arrivato
l'annuncio dell'osservazione della quarta onda
gravitazionale da parte della collaborazioe
LIGO-VIRGO. Si tratta della prima osservazione
realizzata con tre rivelatori, i due
interferometri LIGO collocati in USA e
l'interferometro VIRGO che si trova nella
campagna vicino Pisa e ha cominciato a
raccogliere dati ad agosto. I tre rivelatori hanno
permesso di misurare per la prima volta la
polarizzazione dell'onda e localizzare con
maggiore precisione l'evento di collisione tra
buchi neri che la ha originata 1,8 miliardi di
anni luce lontano dalla Terra.
[Los Angeles Times; Amira Khan]
La prima onda gravitazionale è stata
osservata dai due interferometri di LIGO il 14 settembre 2015 e annunciata l'11
febbraio 2016. Il racconto della scoperta sul
New Yorker.
[The New Yorker; Nicola Twilley]
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RITMI CIRCADIANI
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Due uomini dormono vicino al Kiosko
Alfonso ad A Coruña, Spagna. Credit: Julio Rojas /
Flickr.
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Il premio Nobel per la fisiologia o la
medicina del 2017 è stato assegnato a
Jeffrey C. Hall, Michael Rosbash e Michael
W. Young per le scoperte sui meccanismi che
regolano i ritmi circadiani degli organismi
viventi. Studiando il moscerino della frutta
i tre scienziati hanno identificato il gene PER, che
controlla i ritmi biologici giornalieri
attraverso la produzione di una proteina che si
accumula di notte nelle cellule e viene
degradata di giorno. Tutti e tre i vincitori
si sono formati e hanno trascorso la loro
carriera accademica negli Stati Uniti.
[New York Times; Gina Kolata]
Mentre
dormiamo espelliamo sostanze tossiche dal
tessuto nervoso e potiamo le sinapsi. Ma non esiste ancora una risposta definitiva
alla domanda: perché dormiamo?
Il punto di Pamela Boldrin ed Ernesto Carafoli sulle ultime ricerche sul sonno.
[Scienza in rete; Pamela Boldrin ed Ernesto Carafoli]
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MISCELLANEA
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Lato frontale della medaglia
del Nobel in medicina assegnato nel 1950 a Philip
Showalter Hench, Edward Calvin Kendall e Tadeusz Reichstein
della Mayo Clinic di Rochester in Minnesota. Credit: Erik
Lindberg, Jonathunder
. Licenza: CC BY-SA 4.0
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Quando nel 2013 il Nobel per la fisica era stato
assegnato a Francois Englert e
Peter Higgs per la proposta teorica del bosone
di Higgs, confermata sperimentalmente dai
rivelatori ATLAS e CMS al CERN nel luglio
2012, c'erano state polemiche: perché non
premiare tutti gli scienziati, oltre 5000, che
avevano partecipato alla scoperta? La storia si
ripete oggi con il Nobel per la fisica ai
padri di LIGO. Il giornalista e scrittore
scientifico
Ed Yong riflette sul mito
del genio solitario che viene assurdamente
celebrato con l'assegnazione dei premi Nobel. La
scienza è sempre più un'impresa collettiva.
[The Atlantic; Ed Yong]
Nel 2015 l'espressione mass shooting è
comparsa sui giornali americani 17489 volte. Nel
1980 venne usata solo due volte, in riferimento a
una strage in Afghanistan. Gli episodi di
violenza di massa che hanno visto l'utilizzo
delle armi da fuoco sono effettivamente aumentati in
numero negli ultimi 30 anni, ma non a questo ritmo.
L'analisi di Five Thirty Eight sembra dimostrare
che la sparatoria di massa è ormai un
genere, televisivo e giornalistico.
[Five Thirty Eight; Oliver Roeder]
L'esposizione, in età pediatrica e adolescenziale, a film che contengono scene di violenza è correlata con una maggiore propensione a maneggiare le armi nella realtà.
Questo è il risultato dell'esperimento condotto da Kelly Dillon e Brad Bushman, ricercatori in psicologia e comunicazione presso The Ohio State University, pubblicato il 25 settembre su JAMA Pediatrics.
Lo studio è particolarmente rilevante per gli Stati Uniti dove 1,7 milioni di bambini vivono in case dove le armi sono detenute senza adeguate precauzioni.
[Scienza in rete; Maria Rosa Valletto]
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