Uno studio di Cambridge che ha seguito per vent’anni famiglie di tipo diverso con bambini non legati geneticamente ai genitori lo conferma: nessuna interferenza con il benessere psicologico. «Discussioni feroci si svolgono in Italia intorno a cose poco conosciute e mal raccontate», notavano Eva Benelli e Maurizio Bonati esattamente un anno fa, in un articolo che cercava di fare chiarezza sul tema della gestazione per altri. Dopo un anno, la situazione in Italia è se possibile peggiorata: lo scontro ideologico si svolge sulla pelle dei nascituri, colpendo i bambini per punire i genitori. È quanto avvenuto con bambine e bambini figli di genitori omosessuali, a cui l’attuale maggioranza di governo mette in discussione il diritto di vedersi riconosciuti entrambi i genitori. In un dibattito spesso poco informato, è utile portare qualche dato proveniente dalla ricerca scientifica: il primo studio sistematico che ha messo a confronto modelli di famiglia diversi, realizzato dall’Università di Cambridge e pubblicato su Developmental Psychology. I risultati? L'assenza di una relazione biologica tra genitori e bambini e bambine nati attraverso procedure di fecondazione assistita o di maternità surrogata non interferisce con il benessere psicologico dei giovani e delle madri né con la qualità delle relazioni familiari. Ne scrivono Eva Benelli e Maurizio Bonati, che ricordano anche la lettera in cui l’Associazione culturale pediatri (ACP) il 12 aprile scorso ha chiesto alla ministra per la Famiglia, la natalità e le pari opportunità Eugenia Roccella una legge che possa garantire ai bambini, fin dalla nascita, il riconoscimento del genitore intenzionale (sociale), oltre a quello biologico. Una richiesta a quanto ci risulta rimasta priva di risposta.
E-fuel, biofuel e combustibili solari: a che punto siamo? Con l’accordo tra Berlino e Bruxelles sugli e-fuel si è tornato a parlare anche di biofuel e combustibili solari. Si tratta di combustibili molto diversi tra loro, su cui abbiamo voluto fare chiarezza. Riccardo Lo Bue ha fatto il punto su queste alternative con Nicola Armaroli, Dirigente di Ricerca presso l’Istituto per la sintesi organica e la fotoreattività del Consiglio Nazionale delle Ricerche di Bologna. Sebbene possano offrire un importante contributo alla decarbonizzazione nel settore del trasporto aereo e navale, e nel caso degli e-fuel possano essere utilizzati per lo stoccaggio dell'energia prodotta da fonti rinnovabili, questo genere di combustibili al momento rimangono poco efficienti per immaginare un loro impiego significativo immediato in settori come la mobilità stradale, dove il motore elettrico è più performante. Peraltro, si sta aprendo uno spiraglio su prospettive completamente nuove nelle strategie di utilizzo e distribuzione dell'energia; per esempio, come ha ricordato Armaroli, si sta in qualche modo diffondendo il metodo Airbnb: una persona che ha in casa una stazione di ricarica alimentata da un proprio impianto fotovoltaico può offrire l’energia elettrica a chi ha bisogno di ricaricare la propria vettura, come un turista o una qualunque persona di passaggio
È uscito il nuovo Global State of Climate dell’Organizzazione Mondiale della Meteorologia. Il Report conferma un riscaldamento e impatti sempre maggiori, così come l’impellente necessità di abbandonare al più presto i combustibili fossili. «Aumentare in modo massiccio gli investimenti per l'adattamento e la resilienza ai cambiamenti climatici, in particolare per i Paesi e le comunità più vulnerabili che hanno contribuito in misura minore a causare la crisi»: così ha commentato Antonio Guterres, Segretario Generale delle Nazioni Unite all’uscita del rapporto. Ha riassunto per noi le conclusioni principali del report Jacopo Mengarelli.
Silvio Garattini: l’uso degli animali nella ricerca è spesso ancora necessario. Quest’anno, l’Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri compie sessant’anni. Research4Life ha colto l’occasione per un’intervista al suo primo direttore e attuale presidente, Silvio Garattini. Una chiacchierata a proposito di uso degli animali in ricerca, tema sul quale l’Istituto è sempre stato all’avanguardia, prevedendo, tra le altre cose, corsi di formazione già molti anni prima che divenissero obbligatori a livello nazionale. L’impiego degli animali in ricerca è fondamentale per lo studio di cure e terapie; Silvio Garattini spiega come si sono evolute le tecnologie e come si è modificata la sensibilità al riguardo: «A oggi l’animale rimane insostituibile per fare progressi nella lotta alle malattie umane, e quindi per la vita di chi sta male. E, ricordiamolo, anche per gli animali stessi: senza la sperimentazione non ci sarebbero farmaci oggi largamente utilizzati dai veterinari per gli animali d’affezione, come gatti e cani».
Quanto siamo diversi? Quanto possiamo essere uguali? Collegati a Scienza in Rete giovedì 4 maggio alle ore 17 per ascoltare Paolo Vineis, Luca Carra ed Elena Granaglia. Vineis e Carra, autori del saggio Il capitale biologico (Codice 2022), tornano sul tema del contrasto alle disuguaglianze discutendo del libro Uguaglianza di opportunità. Sì, ma quale? (Laterza, 2022) con l'autrice Elena Granaglia. Se partecipare alla pari nel mercato dando le stesse opportunità è in gran parte illusorio, come sostiene Granaglia nel suo libro, quale altre vie esistono per garantire il massimo di uguaglianza fra le persone, così diverse per origini sociali e circostanze di vita? In cosa consiste l'uguaglianza di capacità? E come comporre queste politiche con il riconoscimento di valori quali merito e libertà? Vi aspettiamo numerosi, potrete contribuire alla discussione ponendo le vostre domande in diretta attraverso il canale YouTube di Scienza in rete.
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