newsletter #23
CAMBIAMENTO CLIMATICO: STRATEGIE DI ADATTAMENTO
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Un terzo della popolazione mondiale è
stata sottoposta a un ondata di calore e
umidità potenzialmente fatale dal 1980 al
2010. Se il livello di emissioni venisse ridotto
secondo i più ambiziosi obiettivi
dell'accordo di Parigi, nel 2100 metà
della popolazione mondiale sarebbe interessata
da questi eveneti estremi. Questi sono i
risultati di uno studio pubblicato il 19 giugno su Nature
Climate Change coordinato dall'Università
delle Hawaii. A risentire di più di questo
innalzamento saranno i Paesi in via di sviluppo,
che hanno minori potenzialità di
adattamento (accesso all'aria condizionata o
all'acqua potabile) e i Paesi nella fascia
tropicale, a causa degli alti livelli di
umidità.
[Climate Central; Andrea Thompson]
Le ondate di calore possono aggravare le
condizioni di siccità.
È quanto sta accadendo in questi giorni in
Italia. Per far fronte all'emergenza siccità nei
territori di Parma e Piacenza sono stati
stanziati 8650000 euro. Nell'Italia centrale la
situazione più delicata riguarda la
città di Roma dove è stata emanata
un'ordinanza per limitare l'uso superfluo di acqua
per annaffiare orti e giardini, riempire
piscine, lavare auto e che resterà in vigore fino a settembre sull'intero territorio di Roma Capitale.
[Ansa; Redazione]
Ma quali sono i limiti della comunicazione che mira a sensibilizzare rispetto al problema del cambiamento climatico?
Secondo Elise Amel, psicologa della University of St. Thomas, i
fattori esterni, le reti sociali, le tradizioni culturali, le
abitudini, le infrastrutture, gli investimenti e i social network,
sono stati spesso sottovalutati in favore di quelli interni. Il suo
punto di vista è stato pubblicato sulla rivista Science.
[Scienza in rete; Mara Ferrari]
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I NEGOZIATI ONU SUL BANDO AL NUCLEARE
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Cittadini di Hiroshima
partecipano a una fiaccolata di fronte all'Hiroshima
Peace Memorial il 15 giugno scorso per chiedere
l'eliminazione delle armi nucleari. Credits: KYODO.
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È in corso in questi giorni a New York la seconda fase di negoziazione sulla Risoluzione 71/258 delle Nazioni Unite, uno strumento giuridicamente vincolante che proibisca le armi nucleari e conduca alla loro eliminazione totale.
Alla prima fase di negoziazione, che ha avuto luogo nel marzo scorso, il Governo Italiano era assente.
Nonostante l'appello di alcuni scienziati italiani appartenenti
all'Unione degli Scienziati per il disarmo,
Conferenze Pugwash e European Leadership
Network, a partecipare alla conferenza, le
istituzioni del nostro Paese non stanno
partecipando a questa tornata di
negoziazioni. Presenti però numerose ONG italiane.
[Scienza in rete; Autori Vari]
Lunedì 19 giugno due
"hibakusha", cittadini giapponesi sopravvissuti
alle bombe atomiche di Nagasaki, hanno portato la
loro testimonianza nelle sale dei negoziati di
New York. Masao Tomonaga, un medico di 74 anni
scampato alla bomba che venne lanciata su
Nagasaki il 9 agosto 1945, ha passato la sua vita
a occuparsi delle conseguenze di quell'evento
sulla salute dei suoi concittadini. Insieme a
Masao Wada, un altro sopravvissuto, hanno chiesto
alle parti riunite a New York di
raggiungere un testo definitivo del trattato
già entro il
7 luglio, giorno in cui si concluderanno gli incontri.
[The Japan Times; Kyodo]
Alcuni esperti temono però che il trattato di messa al bando
del nucleare, il cosiddetto Ban Treaty , possa rallentare l'altro strumento di disarmo nucleare,
il Non Proliferation Treaty. Si prospeterebbe così uno scenario
di stallo in cui i Paesi che possiedono armi nucleari insistano
sull'approccio del Non Proliferation Treaty, mentre quelli che non le
possiedano spingano per il Ban Treaty. La discussione sul Bulletin of Atomi Scientists.
[Bulletin of atomic scientists; Sebastian Brixey-Williams]
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ETICA DELLA SCIENZA E POLITICA DELLA RICERCA
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Il 7 e 8 luglio si
svolgerà al GSSI dell'Aquila una hackathon sui dati della ricostruzione.
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Il 7 e 8 luglio prossimo si svolgerà al Gran Sasso Science
Institute a L'Aquila una Hackathon dedicata ai
dati sulla ricostruzione raccolti e resi
accessibili dal progetto Open Data
Ricostruzione. Sviluppatori, visual designer,
urbanisti, economisti, giornalisti,
professionisti e studenti potranno ideare
progetti che portino un impatto significativo
nei modi di pensaare vivere e condividere il
futuro della città dell'Aquila. È
possibile iscriversi fino al 1 luglio.
[GSSI]
La corte di giustizia europea ha stabilito che
non sono necessarie prove scientifiche per
considerare un vaccino la causa di insorgenza di
una malattia. La sentenza, emessa pochi giorni
fa, si basa sulla Direttiva 85/374 sui danni da
prodotti difettosi, che affida al danneggiato
l'onere della prova. Sarà lui o lei a dover sottoporre al
giudice "un complesso di indizi gravi, precisi e
concordanti" se vuole che questo riconosca il
danno. Si tratta dell'ultimo atto della causa
contro la Sanofi Pasteur intentata dalla famiglia
del signor W, cittadino francese, che dopo aver
ricevuto il vaccino contro l'Epatite B tra il
1998 e la prima metà del 1999, nell'estate
del 1999 comincia ad accusare una serie di
disturbi. Nel 2000 gli viene diagnosticata la
sclerosi multipla che lo porterà a una
disabilità funzionale quasi totale e alla
morte nel 2011.
[Il Sole 24 Ore; Federica Micardi]
Sergio Ferrari, esperto di scenari di sviluppo
tecnologico e in passato vice direttore ENEA, fa il punto sulle politiche di
innovazione e investimento in ricerca del nostro
Paese e sulle conseguenze che queste hanno avuto
e avranno sull'economia nazionale.
[Scienza in rete; Sergio Ferrari]
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MISCELLANEA
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Crediti: http://librestock.com/
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Rossella Spiga Fanari a colloquio con l'astronoma Monica Lazzarin, il geologo Fabrizio Nestola e l'astrofisico Cesare barbieri dell'Università degli Studi di Padova, ricostruisce ciò che sappiamo sull'origine dell'acqua sulla Terra.
Dalla teoria endogena, che si concentra sul contributo dei vulcani, a quella esogena, che chiama in causa comete e asteroidi, fino alla recente analisi un diamante ritrovato in Brasile che indicherebbe la presenza di una grande riserva d'acqua negli strati più profondi della Terra cambiando completamente lo scenario.
[Scienza in rete; Rossella Spiga]
La nuova datazione del cranio di Jebel Irhoud in Marocco rimette in discussione la storia dell'Homo Sapiens.
Secondo i ricercatori che hanno eseguito la nuova datazione, il cranio e la mandibola risalirebbero a 300 mila anni fa, circa 100 mila anni prima dei resti trovati nella Rift Valley etiopica, nell'Africa orientale.
C'è dibattito tuttavia sull'effettiva appartenenza dei resti di Jebel Irhoud alla specie Homo Sapiens. Il volto potrebbe essere quello di uno di noi, mentre il cranio presenta ancora una forma allungata e non rotondeggiante come quella dell'Homo Sapiens moderno.
[Scienza in rete; Pietro Greco]
Un team di ricercatori cinesi guidati dal fisico Jian-Wei Pan, della University of Science and Technology of China a Shanghai, è riuscito a inviare una coppia di fotoni entangled dal satellite Micius, posto a 500 km di altezza e in viaggio alla velocità di 8 km/s, verso due stazioni a terra distanti 1200 km tra loro. Si tratta di una distanza record.
Il successo di questo esperimento fa sperare nella possibilità di utilizzare l'entanglement quantistico come misura di sicurezza nelle comunicazioni internet.
I risultati sono stati pubblicati sull'ultimo numero di Science.
[Scientific American; Lee Billings]
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