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Cronache della ricerca #213 / 30 marzo 2022

 

La guerra fa male alla salute

Immagine di Igor Miske @igormiske, Unsplash

di Eva Benelli, Maurizio Bonati
Ci sono altri effetti della guerra, meno evidenti di quelli che percepiamo da lontano, ma non meno devastanti e duraturi per la salute delle persone che li subiscono. Questa narrazione manca, eppure è (dovrebbe essere) cruciale per ogni discussione strategica sulle settimane a venire: la guerra compromette in maniera drammatica e prolungata la salute delle popolazioni anche per lungo tempo dopo la fine del conflitto e altera i sistemi sanitari spesso già precari nei paesi colpiti.
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Le voci della scienza

 

Il nuovo ruolo della tecnologia nella guerra

 

di Benjamin Cucchi
La guerra è cambiata perché la tecnologia vi gioca un ruolo più complesso e stratificato rispetto al secolo scorso o anche solo al decennio scorso. Con Alessandro Curioni, esperto e professionista nel campo della cybersecurity, parliamo della cyberwar. Come si svolge? Quali sono gli attori in gioco? Che conseguenze ha e avrà? Con Stefano Cristante, docente di sociologia della comunicazione e dei processi culturali, affrontiamo i temi della guerra delle informazioni, della comunicazione della guerra e del nuovo ruolo che i singoli possono giocare grazie alle moderne tecnologie digitali.

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Salute mentale: ecco cosa succede al cervello durante una guerra

 

di Camilla Orlandini, Stefano Cisternino

Poco più di un mese dopo l'inizio del conflitto in Ucraina, già emergono gli effetti della guerra sulla salute mentale dei civili: "ferite invisibili" che non lasciano tracce evidenti sul corpo ma segnano la vita delle persone nel breve e nel lungo termine. L'attualità del conflitto rende impossibile definire e prevedere con precisione l'entità del danno ma la ricerca studia da tempo gli effetti del trauma della guerra sulla psiche e il cervello dell'essere umano.
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IEA: accelerare sulla transizione ecologica per fare a meno del gas e del petrolio russi

 

di Jacopo Mengarelli
L’Agenzia Internazionale dell’Energia ha elencato una serie di azioni da adottare nel breve, medio e lungo periodo per attutire e superare gli impatti negativi della guerra nel mercato dell’energia. In breve? Accelerare la transizione energetica.

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Giorgio Metta: per la ricerca industriale la soluzione si chiama Volta Society

 

di Luca Carra
Sul modello del Fraunhofer tedesco, l'Alessandro Volta Society è la proposta del direttore dell'Istituto Italiano di Tecnologia, Giorgio Metta, per assicurare i fondi per la ricerca applicata, renderli produttivi e creare un sistema della ricerca che esprima il suo potenziale di applicazione industriale in termini di brevetti, start up innovazione e lavoro.

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Il finanziamento della ricerca biomedica in Italia e all'estero

 

di Antonio Musarò, Guido Poli, Micaela Morelli, Piergiuseppe De Berardinis, Vincenzo Guardabasso, Vincenzo Trischitta (Patto Trasversale per la Scienza)
Grazie ai fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), si offre l’opportunità, forse storica, di modificare il sistema del finanziamento della ricerca in Italia, avvicinandolo a quelli dei più importanti paesi occidentali. Il commento del Patto Trasversale per la Scienza sul PNRR e alcuni suggerimenti per permettere alla ricerca italiana di essere finanziata e gestita in modo comparabile alle altre nazioni avanzate.

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Il sostegno di Zadig all'Ucraina

 

Zadig Società Benefit, in seguito agli eventi bellici in corso in Europa orientale, ha deciso di devolvere all'Ucraina il 25% dei propri ricavi nel campo della formazione del mese in corso.
Il sito di Zadig →

 


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