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17 dicembre 2020

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Clima 2020: a che punto siamo
Il Consiglio europeo ha raggiunto un accordo vincolante sulla riduzione delle emissioni interne nette di CO2 almeno del 55% entro il 2030. Avrebbe potuto fare di meglio, in ogni caso ora è necessario che si impegni molto di più – anche a livello diplomatico – perché il mondo intero è ancora diretto verso un aumento di 3.2°C per fine secolo (invece che 1.5°C), secondo l’ultimo «Emission Gap Report» dell’UNEP. Inoltre, secondo il rapporto UNEP «State of the Environment and Development in the Mediterranean», biodiversità e clima della regione europea e mediterranea rischiano di collassare, senza un’adeguata accelerazione sulla decarbonizzazione. [Scienza in rete; Jacopo Mengarelli]

Anche se il vaccino è in arrivo, non togliamo la mascherina!
La logica della richiesta di mettere le mascherine è il principio di precauzione, ma le persone non sembrano agire tutte in base a tale principio. La negazione ha molte sfumature e se si vuole che la popolazione si attenga alle misure di contenimento si devono usare umiltà, empatia e buon senso. L’umiltà di dire che non si sa con esattezza quanto le mascherine frenino la diffusione del virus; l’empatia per ammettere che indossare la mascherina è effettivamente scomodo; il buon senso di chiedere di indossarle, per favore, specialmente nei luoghi chiusi. [Scienza in rete; Simonetta Pagliani]

Il Parlamento non boicotti la sperimentazione animale
Come attestato dal rapporto del Ministero della Salute, le alternative alla sperimentazione animale per la ricerca su xenotrapianti e sostanze di abuso non ci sono. Ciononostante, il Parlamento non ha ancora messo in agenda il rinnovo della proroga agli insensati divieti imposti dagli animalisti, in scadenza il 31 dicembre. [Scienza in rete; Luca Carra]

Previsioni del virus…
Consulta la Dashboard di Scienza in Rete «La progressione della seconda ondata in Italia e nelle regioni per classi di età» realizzata grazie ai dati del gruppo di lavoro AIE (Associazione Italiana Epidemiologia) e aggiornata settinamanlente. [Scienza in rete; AIE, Sergio Cima]

Due ex-presidenti dell’Istat, Giorgio Alleva e Alberto Zuliani, spiegano come si possono usare campioni probabilistici per stimare lo stato dell’epidemia, come facciamo con altri indicatori nazionali. Le informazioni, raccolte con metodo, aiuterebbero a rispondere a quegli interrogativi oggi lasciati senza risposta. [Scienza in rete; Martina Patone]

Riportiamo la sintesi di uno studio, al momento in preprint su Epidemiologia e Prevenzione, nel quale i dati forniti dalla Protezione Civile sono usati per produrre in autonomia le stime di R0(t) e del numero di infetti circolanti per ciascuna regione dal 1° agosto al 30 novembre 2020. [Scienza in rete; Michela Baccini]

#datibenecomune
La campagna per la trasparenza dei dati sull’emergenza ha raccolto il sostegno di 160 organizzazioni e testate giornalistiche e di quasi 40.000 firmatari della petizione, ma non ha intenzione di fermarsi fino a quando il Governo non darà delle risposte. Due fatti positivi: la pubblicazione sul repository Covid-19 del Dipartimento di Protezione Civile, dei dati sugli ingressi giornalieri in terapia intensiva, per regione, che le organizzazioni promotrici chiedono da tanto tempo (vedi log ufficiale); oltre alla mera rappresentazione del dato, nella sezione EpiCentro del sito dell’ISS adesso viene fornito un file di dati in formato leggibile da un Personal Computer e viene pubblicato lo script, ossia l’algoritmo che calcola l’indice Rt nazionale, anche se rimane ancora da risolvere un problema di licenza.


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