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14 aprile 2017
a cura di Chiara Sabelli
LA VERITÀ IMPIGLIATA NELLA RETE
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Studiare l'ecosistema della rete è fondamentale per capire l'evoluzione della nostra società. Walter Quattrociocchi, direttore del Laboratorio Computational Social Science all'IMT di Lucca, ha coordinato uno studio sulla ricerca e il consumo delle notizie su Facebook, evidenziando ancora una volta la dinamica della echo chamber. I risultati sono stati pubblicati sui Proceedings della National Academy of Science (PNAS). [Ars Technica; Roheeni Saxena]

Alessandro Vitale e Fabio Ambrosino hanno intervistato una delle autrici dello studio, Fabiana Zollo, con cui hanno approfondito le tecniche utilizzate per analizzare le interazioni su Facebook. Nel loro articolo di approfondimento ci offrono, inoltre, un'anticipazione dei risultati ottenuti dallo stesso gruppo di ricercatori sulle conversazioni online relative al referendum del 4 dicembre scorso. [Scienza in rete; Fabio Ambrosino e Alessandro Vitale]

L'evoluzione tecnologica che ha portato dalla radio e TV alle piattaforme di contenuti on-demand, come Netflix, rischia di contribuire a creare una echo chamber culturale. I produttori sono sempre più attenti al soddisfare i gusti delle élites. [The New York Times; Farhad Manjoo]

IL CANCRO NON GIOCA A DADI
Bad luck.
Bad Luck.
Il numero di Science pubblicato il 24 marzo scorso ospita uno studio intitolato Stem cell divisions, somatic mutations, cancer etiology, and cancer prevention. Si tratta dell'aggiornamento di un articolo comparso sulla stessa rivista nel 2015, che quantifica la correlazione tra insorgenza del cancro in un certo tessuto e velocità di riproduzione delle cellule staminali specifiche di quel tessuto. Gli autori concludono che il 66% delle mutazioni cancerogene sono dovute al caso. Solo il 29% di esse sono riconducibili a fattori ambientali, mentre un esiguo 5% è di natura ereditaria. La notizia è stata ripresa dai giornali con titoli come "Tumori, la maggior parte è dovuta al caso" (La Repubblica, 23 marzo 2017), riaccendendo antiche polemiche. Ripercorriamo la storia con l'aiuto di Jennifer Couzin-Frankel, staff-writer di Science. [Science; Jennifer Couzin-Frankel]

Paolo Vineis, epidemiologo dell'Imperial College di Londra, commenta per Scienza in Rete l'articolo pubblicato su Science, sollevando delle critiche puntuali al metodo utilizzato dagli autori. [Scienza in rete; Paolo Vineis]

Le polemiche suscitate dal primo articolo, uscito nel 2015, si erano concentrate anche sugli aspetti legati alla comunicazione. David Spiegelhalter, statistico inglese responsabile della cattedra per il Public Understanding of Risk all'Università di Cambridge, sostiene che a creare il fraintendimento abbia concorso anche la scarsa comprensione da parte dei giornalisti del linguaggio statistico usato dai due autori. Questi ultimi tuttavia, non sono privi di ogni responsabilità. [Understanding Uncertainty; David Spiegelhalter]

VERSO LA MARCIA PER LA SCIENZA
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Il 22 aprile in centinaia di città del mondo sono previste manifestazioni a sostegno della scienza e della sua importanza nelle decisioni politiche ed economiche. La marcia italiana si terrà a Roma. Hai intenzione di partecipare? Se vuoi condividere le tue opinioni a riguardo con Scienza in rete, rispondi al nostro sondaggio. [Scienza in rete; Redazione]

In effetti l'adesione all'iniziativa è tutt'altro che scontata. La comunità scientifica internazionale si è divisa a riguardo. Particolarmente interessante è la posizione del geologo statunitense Robert S. Young. Secondo Young il rischio è rendere la scienza una questione politica. A parlare è la sua esperienza. [The New York Times; Robert S. Young]

Jeremy Berg, editor in-chief di Science, si è schierato a favore della marcia. Ecco il suo editoriale. [Science; Jeremy Berg]

MISCELLANEA
Europa a due velocità. Credit: The Economist.
Europa a due velocità. Credit: The Economist.
Pietro Greco fa un bilancio sugli investimenti europei in ricerca e sviluppo, partendo dagli ultimi dati Eurostat. L'Europa della conoscenza è un continente a due velocità e il Regno Unito è a metà del guado. [Scienza in rete; Pietro Greco]

UFO, unidentified flying object. Secondo il National UFO reporting center ci sono stati 105 mila avvistamenti dal 1905 a oggi. Gli Stati Uniti sono in testa, con 250 avvistamenti per milione di abitanti, l'Italia è agli ultimi posti. Ripercorriamo la storia e la fenomenologia degli avvistamenti UFO. [Scienza in rete; Patrizia Caraveo]

Dalla collaborazione tra l'Istituto Italiano di tecnologia, l'Ospedale Sacro Cuore - Don Calabria di Negrar e l'Università dell'Aquila nasce la prima protesi retinica organica. Uno studio multidisciplinare che ha coinvolto neuroscienziati, fisici dei materiali, oftalmologi e biotecnologi e che ha portato alla sperimentazione su topi portatori di una mutazione in uno dei geni implicati nella retinite pigmentosa umana. Ecco le tappe di questa scoperta e i possibili passi futuri. [Scienza in rete; Francesca Busetti e Gianluca Liva]


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