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4 novembre 2020

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Dopo il primo incontro, continuano i webinar su Tempo Medico, per cinquant’anni la rivista del medico italiano. Generazioni di medici l’hanno letta e apprezzata, trasformandola in un appuntamento fisso e atteso. Nel ripercorrere la storia di Tempo Medico e nel creare un sito Internet che raccoglie le copertine e le famose clinicommedia illustrate da Crepax sono state realizzate anche tre ricerche condotte negli archivi della rivista, che saranno oggetto di altrettanti webinar: «L’evoluzione del rapporto medico-paziente dagli inizi di Tempo Medico ai giorni nostri», «Tempo Medico e il racconto delle epidemie nei 50 anni di vita della rivista», «Cinquant’anni di storia della pubblicità farmaceutica attraverso le pagine di Tempo Medico». Ogni webinar, del tutto gratuito, sarà aperto al pubblico.

Tempo Medico e il racconto delle epidemie nei 50 anni di vita della rivista: 2° webinar
Il secondo webinar sarà giovedì 5 novembre, ore 17:30-19:00: Tempo Medico e il racconto delle epidemie nei 50 anni di vita della rivista. Relatori: Eva Benelli (Zadig), Sergio Cima (Zadig), Gilberto Corbellini (Università La Sapienza), Pietro Dri (già direttore di Tempo Medico), Marco Geddes (autore della «Sanità ai tempi del coronavirus»), Donato Greco (già direttore Centro Nazionale di Epidemiologia, ISS), Simonetta Pagliani (medico di famiglia), Roberto Satolli (già direttore di Tempo Medico), Roberta Villa (già direttrice scientifica di Tempo Medico). Modera: Luca Carra (Zadig – Scienzainrete).
Clicca qui se vuoi prenotarti per partecipare e porre domande (il numero di posti per evento è limitato).
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Cinquant’anni di storia della pubblicità farmaceutica attraverso le pagine di Tempo Medico: 3° webinar
Il terzo e ultimo webinar sarà infine lunedì 9 novembre, ore 17:30-19:00. Relatori: Francesco Toniolo (Università Cattolica, Milano), Nicola Magrini (direttore generale AIFA), Elisabetta Cozzi (già responsabile commerciale dell’editore di Tempo Medico), Pietro Dri (già direttore di Tempo Medico). Modera: Luca Carra (Zadig – Scienzainrete).
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Pandemia: una nuova normalità
Da alcune settimane stiamo assistendo di nuovo a un brusco aumento dei contagi in Italia, in modo sostanzialmente simile a quanto osservato in altre nazioni europee. La seconda ondata, temuta ed evocata come inevitabile da diverse fonti, sembra essere arrivata e lo spettro di un nuovo lockdown si delinea all’orizzonte. Il quadro attuale richiede di prendere rapidamente delle decisioni importanti, ma sarebbe un errore limitarsi a una gestione della situazione contingente. Vi sono infatti elementi a medio-lungo termine associati alla pandemia che sono di portata anche più ampia della diffusione di contagi che l’Italia e l’Europa stanno attualmente affrontando. [Scienza in rete; Francesco Barone Adesi, Raffaele Palladino, Maurizio Schmid]

Giorgio Metta: più fondi per la ricerca, e meglio spesi
Dopo l'appello del fisico Ugo Amaldi e le recenti dichiarazioni del Ministro Manfredi sembra muoversi qualcosa sul finanziamento alla ricerca. L'importante, però, non è solo aumentare i fondi a disposizione, ma anche spenderli nel migliore dei modi. Ne parla Giorgio Metta intervistato da Luca Carra. [Scienza in rete; Luca Carra]

Anziani da isolare? No, da proteggere e socializzare
La proposta di mitigare l'epidemia proteggendo gli anziani dai contatti a rischio è stata da molti interpretata come impercorribile, se non una vera e propria ghettizzazione della terza età. Ma non è detto che la si debba intendere in questo modo: molto si potrebbe fare per proteggere gli anziani non isolandoli ma proteggendoli con proposte di socialità compatibili con la situazione. [Scienza in rete; Eugenio Paci]

Due documenti dell’Associazione Italiana Epidemiologia (AIE): test rapidi e uso dei dati
Lo European Centre for Disease Prevention and Control (ECDC) riconosce cinque obiettivi per l'impiego dei test antigenici, che ormai sono proposti come sostituti del test molecolare in alcune condizioni e per i quali le regioni si apprestano all’erogazione massiva. [Scienza in rete; AIE]

Oltre ai dati forniti quotidianamente in forma aggregata al Ministero della salute e a quelli già raccolti dall’Istituito Superiore di Sanità, è necessario individuare un minimo set di indicatori che possano essere condivisi tra le regioni e provincie autonome e siano utili a sostenere i decisori nelle strategie locali di contenimento ad hoc della pandemia. [Scienza in rete; AIE]

Erosione del suolo, quando ci togliamo il terreno sotto i piedi
Il rapporto “Consumo di suolo, dinamiche territoriali e servizi ecosistemici” stima che, in Italia, l'erosione del suolo abbia interessato circa 540 km2 tra il 2012 e il 2019. In generale, l'erosione è uno dei principali fattori a determinare il degrado del suolo; è un processo naturale ma accelerato da fattori antropici, in particolare dai cambiamenti climatici e dall’uso del territorio. Ne abbiamo parlato con Michele Munafò, ingegnere per l’ambiente e il territorio dell’Ispra e curatore del rapporto. [Scienza in rete; Anna Romano]

Enrico Giovannini: ora puntiamo su sostenibilità e resilienza
Pandemia e crisi climatica sono facce della stessa medaglia: l’insostenibilità del nostro modello di sviluppo. L’accordo europeo da 750 miliardi di euro, il Next Generation EU, non serve solo per sollevare le economie dal baratro, ma anche per trasformare le società e indirizzarle su un sentiero di sviluppo sostenibile. Abbiamo parlato di questo e altro con Enrico Giovannini, portavoce dell’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile (ASviS). [Scienza in rete; Jacopo Mengarelli]


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