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30 marzo 2017
a cura di Chiara Sabelli
(FALSE) MEMORIE COLLETTIVE
Lo scheletro di un mammuth lanoso in esposizione a Billingshurst, Inghilterra. Credit: Peter Macdiarmid, Getty Images
Credit: Ensuper / Flickr.
L'interazione tra persone che condividono (o pensano di condividere) gli stessi valori è favorita da internet e in particolare dai social network. Si formano così dei gruppi al cui interno si instaurano dinamiche collettive che creano o rafforzano notizie fake. L'insieme di tante piccole notizie fake si somma a formare una “memoria collettiva alternativa”. La conversazione di Brian Resnick, reporter di Vox, con Henry L. Roediger, direttore del Memory Lab alla Washington University in St. Louis. [Vox; Brian Resnick]

I ricordi collettivi contribuiscono a costruire l'identità di un popolo. Il periodo dal 1849 al 1949 è conosciuto dai cinesi come il “secolo dell'umiliazione”. L'11 settembre è il ricordo collettivo più forte per gli Stati Uniti contemporanei. Ma come si modifica questa memoria di comunità? Cosa succede quando un popolo o un gruppo sociale cancella un ricordo collettivo? Uno studio, che si è esteso dal 1974 al 2009, ha provato a capire quanto velocemente vengono dimenticati i presidenti americani e perché. [Scientific American; Henry L. Roediger III e Andrew DeSoto]

Cosa sono le fake news? Notizie “false” o notizie “finte”? Una riflessione sulle differenze tra distorsioni, filtri e censure operate dai mass-media e dalle fonti di informazione istituzionali. [lavoce.info; Riccardo Puglisi]

NUOVA MOBILITÀ
Una strada trafficata. Credit: Hiroko Masuike/The New York Times.
Credit: Hiroko Masuike/The New York Times.
Nel 2001 il cittadino americano medio ha passato 161 minuti al giorno in macchina, percorrendo 134 km a una velocità media di 44 km/h. L'introduzione dei servizi di guida su chiamata, come per esempio Uber, ha peggiorato la situazione del traffico nelle aree urbane. A New York nel 2016 è stato registrato un calo nell'utilizzo dei trasporti pubblici, soprattutto nel fine-settimana. Le self-driving cars potrebbero peggiorare le cose: più persone potranno spostarsi in macchina autonomamente (come anziani e bambini) e più persone “vorranno” spostarsi in macchina, visto che il tempo nel traffico potrà essere usato per lavorare o sbrigare altre faccende. [Fortune; Stephen Gandel]

La capacità di raccogliere dati sulla mobilità e analizzarli in tempo reale è un approccio alternativo per ottimizzare i tempi di percorrenza in automobile, con un guadagno in termini di consumi, e quindi di impatto ambientale, e di qualità della vita. I modelli matematici del traffico sono stati inizialmente formulati sfruttando la somiglianza dello scorrimento delle auto lungo una strada con il movimento di un fluido. La disponibilità di dati ha cambiato molto questo approccio, permettendo anche di simulare reti stradali estese. [Scienza in rete; Roberto Natalini]

Le self-driving cars e l'analisi sofisticata dei dati di mobilità sono entrambi tentativi di aumentare la “capacità” di trasporto della rete stradale. Secondo uno studio di due economisti statunitensi, pubblicato nel 2011 sull'American Economic Review, questo approccio è destinato a fallire. Esiste infati una fundamental law of road congestion, per cui qualsiasi aumento di capacità stradale produce un aumento nel numero di km percorsi in auto. Sia in autostrada che nelle aree urbane. L'unico modo per affrontare il problema del traffico è introdurre dei pedaggi variabili secondo l'orario. In alcune città questa strategia ha funzionato, negli USA non è ben accetta. Almeno finora. [The Upshot - The New York Times; Conor Dougherty]

ETICA DELLA SCIENZA / POLITICA DELLA RICERCA
Statua di Socrate.
Cristina Da Rold si concentra sui risultati dell'ultimo rapporto ANVUR sulla qualità della ricerca dei dipartimenti di filosofia in Italia, settore per settore. Complessivamente i risultati sono positivi e mostrano come anche in area filosofica si stiano sviluppando competenze sempre più specialistiche. [Scienza in rete; Cristina Da Rold]

La riflessione di Francesca Pasinelli, direttrice generale della FONDAZIONE TELETHON, sui metodi di valutazione dell'ANVUR. Tre i punti fondamentali: usare con cautela la bibliometria, organizzare degli incontri negli istituti di ricerca sottoposti a valutazione, stimare l'impatto sulla società non solo in termini di spin-off e brevetti. [Facciamoci un pensamento; blog di Francesca Pasinelli]

Dal 2009 sono attivi in Italia corsi universitari di medicina in inglese. Alcuni tra i primi laureati hanno trovato posto nei programmi di specializzazione svizzeri, tedeschi e britannici. E intanto cresce il numero di studenti stranieri che si iscrivono ogni anno. Erik Campano fa un primo bilancio su questa iniziativa. [Scienza in rete; Erik Campano]

Il 29 marzo il primo ministro inglese Theresa May ha avviato il processo di negoziazione che in due anni condurrà la Gran Bretagna fuori dall'Unione Europea. Uno degli obiettivi del governo inglese è di mantenere il legame con la ricerca scientifica europea e con i suoi programmi di finanziamento, da cui finora la Gran Bretagna ha ottenuto 7 miliardi di euro. Ma resta da capire che livello di priorità avrà questo argomento nel lungo percorso diplomatico appena cominciato. [Science; James Wilsdon]

I San, la popolazione indigena che abita il deserto del Kalahari tra Sudafrica, Namibia e Botswana, ha recentemete pubblicato un codice etico che i ricercatori, soprattutto genetisti, interessati a studiare alcune loro caratteristiche dovrebbero seguire. Il primo codice etico della ricerca su popolazioni indigene è stato redatto nel 2012 da parte delle comunità aborigene australiane. Quello proposto oggi dal popolo San è il primo in Africa. [Nature; Ewen Callaway]

 

MISCELLANEA
Simulazioni di un cristallo colloidale su di una superficie sferica. Cambiando la forma e il volume della superficie il cristallo si deforma e si frattura. Dall'articolo <i>Deformation and failure of curved colloidal crystal shells</i> pubblicato su PNAS vol. 112 no. 47, pp. 14545–14550.
Simulazioni di un cristallo colloidale su di una superficie sferica. Cambiando la forma e il volume della superficie il cristallo si deforma e si frattura. Dall'articolo "Deformation and failure of curved colloidal crystal shells" pubblicato su PNAS vol. 112 no. 47, pp. 14545–14550.
Capire come si rompono i materiali, dalla scala nano-metrica fino a quella dei chilometri, lungo cui si estende un ponte ad esempio. Questo è l'obiettivo del progetto SIZEFFECTS, coordinato dal fisico teorico Stefano Zapperi della Università degli Studi di Milano, finanziato nel 2011 con un Advanced Grant dello European Research Council. [Scienza in rete; Michele Bellone e Luca Carra]

Una simbiosi, intesa come rapporto di convivenza fruttuosa, tra essere umano e macchina. Questa è la suggestione da cui parte Il crepuscolo dei simbionti, dramma di fantascienza dell'ingengnere elettronico e scrittore Giuseppe O. Longo, andato in scena al Museo Revoltella di Trieste in occasione della Settimana del cervello. In questa intervista Giuseppe O. Longo esprime il suo punto di vista sul rapporto tra noi umani e l'intelligenza artificiale, delineando possibili scenari futuri. [MCS TV; Alessia Lodola e Fosca Pescia]

L'ultimo romanzo di Giuseppe O. Longo è intitolato La gerarchia di Ackermann. Gianni Zanarini lo ha letto per Scienza in rete. [Scienza in rete; Gianni Zanarini]

In occasione della Settimana del cervello Enrico Tonin, professore di microbiologia all'Università di Trieste, ha parlato dei vaccini contro le malattie del sistema nervoso. Il punto in questa intervista. [MCS TV; Sara Mohammad, Anna Romano e Giulia Virtù]

Il 21 marzo l'accademia norvegese della scienza e letteratura ha assegnato il premio Abel 2017 a Yves Meyer, il matematico francese che ha contribuito a fondare la teoria delle wavelet. Si tratta di uno strumento potentissimo per l'analisi dei segnali e ha ormai applicazioni nei campi più diversi: dalla compressione delle immagini JPEG alla scoperta delle onde gravitazionali. [Quanta Magazine; Natalie Wolchover]

L’incanto e il disinganno: Leopardi è il titolo del saggio pubblicato da Guanda Editore scritto dal genetista Edoardo Boncinelli e dal filosofo Giulio Giorello. Valentina Sordoni lo ha letto e recensito per Scienza in rete [Scienza in rete; Valentina Sordoni]


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