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22 novembre 2019
Italia in Europa
Le sardine, da non confondere con le acciughe, derivano il loro nome probabilmente dalla Sardegna, dove almeno in tempi antichi abbondavano. Ma ci sono altre ipotesi: la carne di alcune sardine è di colore bruno-rossastro simile ad alcune varietà di sardonice; questa parola deriva da σαρδῖον (sardion) con una radice che significa "rosso" e apparentemente affine a Sardis, la capitale dell'antica Lydia (ora Turchia occidentale). Sono presenti negli Oceani e nel Mediterraneo, d’inverno si trovano a una profondità di 180 metri e con la bella stagione si portano anche in acque basse e sotto costa. Migrano in banchi. Lo sviluppo del comportamento in banchi è probabilmente associato a una maggiore qualità della percezione e a meccanismi di selezione dimensionale per evitare il cannibalismo.
Recenti ricerche hanno mostrato che i banchi di sardine e altre specie si avvalgono di un processo decisionale collettivo distribuito in base al quorum. Si ha in altre parole “un forte aumento della probabilità che i membri del gruppo eseguano un dato comportamento una volta superata la soglia di un numero minimo di compagni del gruppo che già eseguono quel comportamento”.
La canzone di De Andrè Le acciughe fanno il pallone richiama ai movimenti collettivi di acciughe, sardine e altri pesci pelagici, nonché di molte specie di uccelli e insetti che, quando minacciati da un predatore, si raggruppano in "palle" (quelle delle sardine raggiungono un diametro di 20 metri). In questo modo, diminuisce per i singoli la probabilità di essere catturati e l’area sulla quale possono essere attaccati. Questo coordinamento non sembra essere basato sulle direttive di un leader del gruppo, bensì sull'auto-organizzazione che permette un coordinamento decentralizzato.
Il FishBase le divide in 5 generi e una dozzina di specie, di cui alcune specie a rischio di estinzione secondo l’IUCN. Dal FoodData del governo statunitense si può notare come le sardine siano ricche di acidi grassi omega-3, vitamine (soprattutto del gruppo B), fosforo, calcio e potassio, ferro e selenio. Fanno bene al cuore, ai vasi e al cervello.
PLANET INTELLIGENCE
Il tempo stringe per clima e salute. Pubblicato il Lancet Countdown Report 2019, con l’aggiornamento annuale di 41 indicatori degli effetti dei cambiamenti climatici sulla nostra salute. Dal Regno Unito all’Austria, dagli USA alla Cina, i suggerimenti vengono dai ricercatori di trentacinque istituti scientifici nel mondo, università, agenzie di ricerca delle Nazioni Unite, Organizzazione Mondiale di Sanità. La prognosi è piuttosto grave, anche se nulla è irrimediabile. Gli eventi estremi, le ondate di calore, l'inquinamento e gli altri effetti diretti e indiretti della crisi climatica hanno un impatto misurabile sulla sicurezza alimentare, la diffusione dei patogeni, l'aumento delle malattie croniche e della mortalità, il calo di produttività e i costi connessi. Il problema è che si sta facendo ancora troppo poco per invertire la rotta, sia per ridurre le emissioni (mitigazione), sia per prepararsi alle nuove condizioni climatiche (adattamento). [Scienza in rete; Simona Re]

La sicurezza del Po. Nel corso degli anni, il Po è stato protagonista di alluvioni catastrofiche, tanto che l'eventuale collasso di un suo argine è considerato l’evento di calamità naturale più grave in Italia dopo l’eruzione del Vesuvio. Armando Brath, professore di Costruzioni idrauliche all’Università di Bologna e presidente dell'Associazione Idrotecnica Italiana, spiega le ragioni del rischio, come gli argini fragili, ragionando sulla necessità di sviluppare una capacità di visione di insieme dei fenomeni e dei problemi. [Scienza in rete; Armando Brath]
CRONACHE DELLA RICERCA
Sono 88 gli Highly Cited in Italia. Pubblicata da Clarivate Analytics, la lista comprende i ricercatori che nel periodo 2008-2018  hanno pubblicato il maggior numero di articoli molto citati ("Highly Cited Papers"), cioè articoli che si collocano nel primo 1% per cento al mondo per numero di citazioni. I ricercatori molto citati al mondo quest’anno sono 6.216: 3.725 in uno dei 21 campi di ricerca mentre altri 2.491 considerando l'insieme di più discipline (cross-fields). Se consideriamo i paesi, dominano gli Stati Uniti, seguiti da Regno Unito, Cina, Germania, mentre l’Italia è fuori dai primi dieci, sorpassata anche da Francia e Spagna. I ricercatori Highly Cited che lavorano (prima o seconda affiliazione) in Italia quest’anno sono 88, contro i 91 dell’anno scorso. La maggior parte sono concentrati nel Nord Italia (almeno le università), con Milano come miglior polo accademico. [Scienza in rete; Luca Carra, Sergio Cima]

Agenzia per la ricerca, che dice il Parlamento? Mentre è in corso il dibattito alle camere sulla legge di bilancio 2020, anche Nature riporta i dubbi di alcuni ricercatori sulla Agenzia Nazionale per la ricerca italiana. Da parte sua, il Gruppo 2003 per la ricerca ribadisce in un comunicato che l’Agenzia non deve fare ricerca in proprio ma limitarsi a “indire bandi pubblici per progetti di ricerca che vengano selezionati con le più accreditate tecniche di revisione fra pari”, e che “i suoi consiglieri di amministrazione vengano scelti sulla base di una lista preparata da un organismo indipendente dalla politica (search committee)”.

Perché l’ossigeno balla su Marte. Dal 2012, il rover Curiosity compie misurazioni della composizione atmosferica di Marte. Dai dati raccolti ne emerge uno interessante: durante la primavera e l’estate marziana si registra un anomalo aumento del 30% della quantità di ossigeno rispetto ai livelli previsti. Nel corso della stagione autunnale, poi, il livello di ossigeno ritorna ai suoi valori normali. È un comportamento che lascia perplessi i ricercatori, che stanno cercando di capire quale processo sia in grado di aggiungere ossigeno all’atmosfera nel corso della stagione calda e di sottrarlo rapidamente nei mesi successivi. [Scienza in rete; Claudio Elidoro]
SALUTE
Lo stato di salute di poveri e immigrati in Italia. Le persone con minore istruzione, o che vivono sole o in famiglie con un solo genitore hanno una maggiore probabilità di morte prematura. E’ il primo risultato di un imponente studio multicentrico condotto dalla rete italiana degli studi longitudinali metropolitani a Torino, Venezia, Reggio Emilia, Modena, Bologna, Roma. I tassi di mortalità per tutte le cause sono inferiori per gli immigrati rispetto agli italiani, eccetto che per chi proviene dall’Africa subsahariana. Gli stranieri vengono ricoverati meno degli italiani, tranne chi proviene da zone a forte pressione migratoria. La salute materno-infantile è la dimensione più critica per la popolazione immigrata. [Epidemiologia e prevenzione]

In Italia il 20% dei centri demenze aperti un solo giorno a settimana . Un Centro per i Disturbi Cognitivi e le Demenze (CDCD) su 5 è aperto un solo giorno a settimana senza una differenza per macro-aree, circa il 23% di queste strutture ha tempi di attesa uguali o maggiori ai 3 mesi e il 30% dei centri utilizza ancora un archivio cartaceo. Sono alcuni dei dati raccolti dall’Osservatorio Demenze dell’ISS presentati durante il XIII Convegno “Il Contributo dei Centri per i disturbi cognitivi e le Demenze nella gestione integrata dei pazienti” (Roma, 14 e 15 novembre 2019). In un commento su Epicentro, Nicola Vanacore dell’Istituto superiore di sanità mette in luce il persistere di “nette le differenze tra le Regioni nella rete di assistenza ai pazienti con demenza e ai loro familiari”.
TEMPI MODERNI
Seconda pelle. Una morbida "pelle" in silicone potrebbe far sentire gli oggetti nella realtà virtuale. Il materiale, descritto in un articolo di Nature, incorpora sensori e attuatori che permettono a chi lo indossa di sentire vibrazioni meccaniche attraverso la pelle. In questo modo, per esempio, un genitore potrebbe "tenere" un bambino mentre è in videochiamata in realtà virtuale dall'estero. Ma le applicazioni più prossime riguardano la realtà aumentata nei videogiochi. [Nature]

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