fbpx La governance dell’immigrazione | Scienza in rete

La governance dell’immigrazione

Primary tabs

Tempo di lettura: 7 mins

Nel territorio regionale toscano, come del resto in gran parte del nostro Paese, si è sviluppata negli anni una crescente espansione della presenza di comunità straniere che rappresentano ormai una componente strutturale della società locale ed è maturata un’ampia serie di azioni e progetti, promossi a livello regionale o locale, volti a favorire i percorsi di integrazione di una popolazione straniera numericamente crescente.
L’approvazione delle “Norme per l’accoglienza, l’integrazione partecipe e la tutela dei cittadini stranieri nella Regione Toscana”, ha posto le basi per costruire una politica di gestione fondata sulle esperienze maturate negli anni e volta a promuovere i processi di integrazione delle popolazioni straniere, nella prospettiva del superamento delle disuguaglianze linguistiche e culturali e della promozione di una società in grado di valorizzare le diversità delle comunità presenti sul territorio.
L’attuale legislatura si pone come obiettivo il fatto di attuare il modello di “governance dell’immigrazione” previsto dalla Legge regionale n. 29/2009 al fine di favorire sempre più il processo di partecipazione a disposizione dei diversi soggetti impegnati nelle politiche di integrazione dei cittadini stranieri, attraverso azioni quali l’ampliamento delle reti dei servizi informativi e l’accrescimento delle opportunità di apprendimento della lingua italiana, nel contesto di promozione della “cittadinanza attiva”.
Per l’attuazione delle politiche in oggetto la L.R. 29/2009 ha istituito un atto specifico di programmazione: il “Piano di indirizzo integrato per le politiche sull’immigrazione 2012-2015”, esso, infatti, rappresenta lo strumento nel quale sono indicati gli obiettivi strategici regionali che attuano gli indirizzi contenuti nel PRS (Programma Regionale di Sviluppo 2011- 2015), valorizza i collegamenti tra le diverse politiche settoriali regionali ed è espressione di una ricca partecipazione sia dei soggetti istituzionali che di quelli del terzo settore.
Il Documento annuale di intervento 2013 in attuazione del Piano di indirizzo integrato per le politiche sull'immigrazione, prevede tra i vari obiettivi, quello relativo alla qualificazione di una rete di servizi informativi rivolti ai cittadini stranieri da concretizzarsi con attività volte al rafforzamento e allo sviluppo della formazione degli operatori dei servizi informativi attraverso un supporto giuridico cosiddetto di secondo livello che garantisce la disponibilità in rete di informazioni complete e aggiornate in materia di immigrazione. Una delle azioni specifiche contenuta nelle linee d’intervento si riferisce al servizio PAeSI (Pubblica Amministrazione e Stranieri Immigrati), da anni di supporto agli operatori della PA del settore immigrazione.

Il portale PAeSI

Il portale PAeSI, consultabile all’indirizzo nasce da una collaborazione tra Regione Toscana e Prefettura di Firenze, si sviluppa nell’ambito di un rapporto convenzionale tra Regione Toscana e Istituto di Teoria e Tecniche dell’Informazione Giuridica (ITTIG) del CNR ed è oggi inserito nel Piano di azione regionale “e.Toscana” che rappresenta un modo nuovo di fare amministrazione grazie all'apporto abilitante della tecnologia. Esso, infatti, consente di rendere disponibili in rete informazioni complete e costantemente aggiornate sulle procedure e le normative relative alla condizione giuridica del cittadino straniero, affermandosi negli anni come strumento di supporto agli operatori dei servizi informativi del settore immigrazione. La redazione che cura il portale si adopera per rendere sempre più accessibile l’interfaccia grafica al fine di facilitare i meccanismi di ricerca dell’informazione da parte dell’operatore dello sportello e per ampliare i contenuti informativi disponibili. L’evoluzione del servizio PAeSI si pone l’obiettivo, inoltre, di favorire la diffusione dell’informazione in ambiti tematici specifici come quelli relativi ad esempio alle opportunità di apprendimento della lingua italiana, rappresentando sempre di più uno strumento in grado di facilitare la circolazione delle informazioni sugli eventi di comune interesse.
In particolare sono stati resi disponibili nel portale PAeSI nella sezione “Lingua e cittadinanza - Risorse e opportunità per l'apprendimento della lingua italiana” i contenuti raccolti nella brochure informativa elaborata come prodotto finale del progetto regionale “Rete e Cittadinanza: la Regione Toscana orienta/forma i cittadini dei paesi terzi”, finanziato nell'ambito dei Fondi Europei per l’Integrazione - AP 2010. La brochure informativa contiene informazioni raccolte con la collaborazione delle Amministrazioni Provinciali della Toscana sulle opportunità di formazione linguistica disponibili in favore dei cittadini stranieri presso i Centri Territoriali Permanenti per l’educazione degli adulti (CTP), gli organismi del terzo settore, la rete delle biblioteche della Toscana e i poli di formazione attivati nell’ambito di apposito progetto regionale TRIO.

La banca dati per la normativa in materia di immigrazione

Il sito web del sevizio per l’immigrazione PAeSI, dunque, oltre a mettere a disposizione informazioni puntuali e aggiornate sui procedimenti amministrativi che coinvolgono i cittadini stranieri e le diverse amministrazioni, fornisce una banca dati contenente la normativa italiana in materia di immigrazione. La crescente produzione normativa in materia di immigrazione, che in parte ha l’effetto di modificare la normativa già esistente, ha fatto si che si rendesse indispensabile la realizzazione di una raccolta normativa, da tenere costantemente aggiornata, al fine di fornire agli operatori uno strumento immediato di supporto al lavoro. Tale raccolta normativa è stata realizzata grazie agli standard NIR e all’utilizzo di un editore visuale XML per la conversione automatica e la marcatura dei documenti normativi sviluppato dall’ITTIG.
All’interno della banca dati normativa sono presenti ad oggi circa mille e ottocento norme nazionali (leggi, decreti legislativi, decreti-legge, decreti ministeriali, ecc.), con un grande spazio riservato alle circolari esplicative emanate dal Ministero dell’Interno.
Il panorama normativo è inoltre integrato da alcuni provvedimenti regionali, emanati dalla Regione Toscana, territorio di riferimento del progetto. L’accesso alle norme della banca dati normativa può essere effettuato dalla home page del sito web utilizzando la maschera di ricerca, nella quale sono predisposti diversi campi per l'inserimento dei dati, oppure direttamente dai riferimenti normativi inseriti nella parte finale delle schede informative dei procedimenti amministrativi. Il lavoro di mantenimento e incremento della banca dati consiste quindi nell’introduzione, preceduta dal processo di selezione e reperimento attraverso il contatto costante con il sito web del Ministero dell’Interno e con altri siti ministeriali, di nuova normativa e nella modifica di quella già presente, permettendone la visualizzazione nelle differenti versioni.
La banca dati ha dato applicazione pratica, attraverso l’utilizzo del software xmLeges-Editor che consente di marcare le modifiche contenute negli atti normativi, alla possibilità di rappresentare i provvedimenti nel testo originale, in quello vigente ad una certa data ed in quello “multivigente”, ovvero in una forma redazionale in cui le modifiche intervenute sul testo alle specifiche date sono tutte riportate e visibili nella loro interezza. Una volta reperita, la norma che ha subito modifiche, viene, infatti, visualizzata automaticamente nella versione attualmente vigente. Nell’intestazione l'utente trova un riquadro contenente tante date puntuali che rappresentano le “entrate in vigore” della norma, successive a quella del documento normativo nella sua versione originale. Ogni data corrisponde, infatti, a una versione modificata rispetto al testo storico.
L’utente ha, quindi, la possibilità di consultare il provvedimento normativo nella versione che più desidera: ciascuna caratterizzata dall’intervallo temporale in cui tale testo è da considerarsi di riferimento, consentendo, ad esempio, all’operatore della Pubblica Amministrazione o al cittadino, nel caso se ne presenti la necessità, di esaminare la relativa normativa in vigore corrispondente alla data di emissione di un determinato procedimento amministrativo. Per ottenere una migliore comprensione del testo del provvedimento normativo, che ha subito delle modifiche, la norma d'interesse può essere visualizzata scegliendo tra due diverse modalità: la versione accessibile cosiddetta “default” e quella che si avvale dell’utilizzo dei “colori”. Per quanto riguarda la prima modalità le parti del testo sostituite o abrogate sono segnalate con una linea che sbarra il riferimento alla partizione del testo non più esistente (se ci troviamo nella versione ad una certa data), oppure il testo riportato per esteso (se siamo nella versione multivigente); le integrazioni, aggiunte in un tempo successivo alla versione originale, sia nella versione vigente a una certa data che in quella multivigente, sono, invece, riportate in corsivo. Nella versione che si avvale dell’utilizzo dei colori, l’utente troverà in verde le parti di testo aggiunte in un tempo successivo alla versione originale, sia che si tratti di integrazioni, che di sostituzioni di porzioni di testo, ed in rosso le partizioni di testo dell'atto abrogate.
Nel caso delle abrogazioni, le versioni vigenti ad una certa data indicano le partizioni interessate dall’abrogazione, ma non rendono visibile per esteso il testo abrogato; la versione multivigente, invece, permette di prendere visione di tutte le parti del testo normativo, anche quelle non più vigenti, presentando al suo interno tutte le parti modificate (aggiunte, sostituite o soppresse) e i relativi periodi di vigenza. Ogni modifica contenuta nei testi normativi della banca dati è sempre accompagnata dalla relativa nota di riferimento nella quale troviamo la data di inizio o fine vigore e il tipo di provvedimento che ha prodotto la modifica, descritto nel formato normalizzato (URN).
Oltre alle note di vigenza, sempre basandosi sul criterio del nome uniforme, tutte le norme sono arricchite da riferimenti, ovvero collegamenti a varie parti del documento visualizzato o ad altre norme, al fine di rendere più comprensibile la lettura e l’interpretazione del documento normativo stesso.


Scienza in rete è un giornale senza pubblicità e aperto a tutti per garantire l’indipendenza dell’informazione e il diritto universale alla cittadinanza scientifica. Contribuisci a dar voce alla ricerca sostenendo Scienza in rete. In questo modo, potrai entrare a far parte della nostra comunità e condividere il nostro percorso. Clicca sul pulsante e scegli liberamente quanto donare! Anche una piccola somma è importante. Se vuoi fare una donazione ricorrente, ci consenti di programmare meglio il nostro lavoro e resti comunque libero di interromperla quando credi.


prossimo articolo

Abbiamo diritto alla pace

Il diritto internazionale umanitario nei conflitti armati nasce ufficialmente nel 1864. Il giurista Lorenzo Gagliardi sostiene che la scienza giuridica è una disciplina che elabora il diritto in modo tale che l’interpretazione delle norme sia compiuta attraverso procedure logiche verificabili in ogni passaggio. Tutt'oggi, però, nessuna scienza sfugge a questa definizione più di quella del diritto umanitario.

In copertina: Minerva protegge la Pace da Marte, Rubens (1629). Crediti: Wikimedia Commons

Il 20 luglio 2023, il Segretario generale delle Nazioni Unite, António Guterres, ha pubblicato il documento Una nuova agenda per la pace, che sollecitava gli Stati membri a lavorare per «Raggiungere l’universalità dei trattati che vietano le armi inumane e indiscriminate».

Vox clamantis in deserto: di lì a pochi mesi sarebbe giunta l'ennesima conferma che nel terzo millennio le guerre ancora spingono la loro crudeltà ben oltre il raggiungimento degli obiettivi militari, come hanno sempre fatto fin dal passato più remoto.