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Rilanciamo la storia della chimica

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Tralasciando il ventennio fascista, durante il quale vide la luce l’Istituto Italiano di Storia della Chimica e ci si adoperò con zelo “patriottico” per esaltare l’apporto italiano alle conquiste della chimica, il bilancio nostrano di questa disciplina non è fra i migliori. Certo non sono mancati studiosi di fama internazionale, ricerche pregevoli, libri (pochi) e l’attenzione di riviste qualificate, ma la storia è rimasta in coda agli interessi dei chimici e la bibliografia non è confrontabile con quella degli altri settori disciplinari. Il chimico e storico Aldo Mieli (Livorno, 1879 – Buenos Aires, 1950) rimane ancor oggi, forse, la figura di studioso che più contribuisce a salvare il nostro Paese dall’anonimato internazionale. Eppure, non si può dire che la storia della chimica non susciti curiosità e, talvolta, un’accesa passione.

Che cosa manca dunque ai chimici per tramutare l’interesse amatoriale in impegno di lavoro? E’ probabile che la risposta stia nel mancato riconoscimento da parte della comunità scientifica del valore della ricerca storica e nella conseguente penalizzazione dei suoi cultori nei concorsi universitari. L’analisi porterebbe a considerazioni troppo amare da digerire. Meglio rispondere con un impegno concreto che sia d’esempio ai giovani e possa rassicurare gli incerti, in bilico fra ideali e carriera. Così, vent’anni fa, nacque il Gruppo Nazionale di Fondamenti e Storia della Chimica (GNFSC), dopo il I Convegno di Storia della Chimica (Torino 7-8 febbraio 1985). A quel primo Convegno ne sono seguiti tredici, l’ultimo dei quali si è tenuto a Rimini, sede staccata dell’Università di Bologna nel 2011. Gli Atti dei Convegni, redatti in forma estesa, sono stati pubblicati  dall’Accademia dei XL nelle serie delle “Memorie di Scienze Fisiche e Naturali” dei suoi “Rendiconti”. La storia del GNFS è infatti legata all’Accademia perché Giovanni Battista Marini Bettòlo, che nel 1986 la presiedeva, fu tra i promotori dell’istituzione del Gruppo stesso e gli offrì una sede. Marini Bettòlo fu anche il primo Presidente del Consiglio Direttivo. Il Gruppo ha bisogno di nuove energie perché il ricambio è insufficiente. I giovani chimici che si dedicano alla storia della loro disciplina si contano sulle dita di una mano perché (come dar loro torto?) sono preoccupati per il loro futuro accademico. Perciò è necessario che i chimici operanti nella Scuola, nell’Università, nella Professione o nell’Industria, interessati alla storia per diletto o per mestiere, stiano uniti e trovino ancora nel Gruppo un sicuro punto di riferimento. Va poi ricordato che il Gruppo è uno dei pochi organismi in cui si creano occasioni d’incontro con studiosi di area diversa perché vi aderiscono numerosi e qualificati storici della scienza di area umanistica.

Ai chimici perplessi o agli scettici non resta che ricordare ciò che scrisse il matematico Enriques: “Non stupitevi se mi vedete occuparmi di storia e magari di filosofia: questa non è che l’altra faccia dell’onesto lavoro dello scienziato.”

Quest’anno, per la prima volta, la sede bolognese dell’Alma Mater Studiorum ospiterà,  presso il Dipartimento di Chimica Industriale “Toso Montanari”, il Convegno di Storia e Fondamenti della Chimica. E’ il XV della serie e può costituire una preziosa occasione di rilancio di questa disciplina.
Il Convegno è in programma dal 18 al 20 settembre e comprenderà conferenze a invito, comunicazioni orali e comunicazioni poster inerenti gli argomenti che rientrano tradizionalmente nei campi d’interesse del GNFSC .
Come in passato, il programma del Convegno sarà strutturato in maniera tale da mettere in risalto, mediante interventi particolarmente qualificati, anniversari di particolare rilievo per la chimica e discipline collegate. Di conseguenza, poiché nel 2013 ricorre il 50° anniversario dell’attribuzione del premio Nobel per la Chimica a Karl Ziegler e Giulio Natta (1963), è prevista una sessione speciale dedicata principalmente al contributo del nostro illustre connazionale. Parteciperanno esponenti del mondo accademico già appartenenti alla scuola di Natta, nonché figure di spicco del mondo industriale. 
Il Convegno è patrocinato dalla Società Chimica Italiana, dall’Associazione Italiana di Scienza e Tecnologia delle Macromolecole e dalla Società Italiana per la Storia della Scienza

Altre informazioni sono disponibili a questo indirizzo.


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