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Preside, un po' di clima positivo please!

Back to school! Si ricomincia. I riflettori sono puntati come sempre su due protagonisti: l'insegnante e lo studente. Gli insegnanti mancano, sono troppi, sono precari, sono inamovibili, sono troppo vecchi, poco pagati, troppo pagati, poco motivati, troppo esigenti, troppo lontani dai ragazzi. Gli studenti sono superficiali, sono tartassati, sono mammoni, sono globalizzati, sono degli alieni per i loro professori. Talvolta spunta sulla scena qualche bidello (pardon, commesso), quasi sempre ilare e giovanilistico, pronto a fare comunella con gli studenti e sbertucciare qualche prof. Chi manca? Il preside (pardon, dirigente scolastico). Ma nell'era dell'autonomia non dovrebbe essere il demiurgo di una scuola? Colui (più spesso colei) che ne plasma l'immagine, modellandola sul suo modello archetipico di scuola. In effetti un preside può fare molto per il clima di una scuola. E lo dicono anche i ricercatori della School climate organization statunitense http://www.schoolclimate.org/climate/. Scoprendo un po' l'acqua calda ma mettendo il dito in una piaga non sempre dichiarata. Spesso il clima a scuola è pessimo e i dirigenti, intrisi di cultura umanistica, pensano che il divide et impera, se funzionava per l'impero romano, funzionerà anche per il loro istituto. Pare invece non sia così. Non solo perché i docenti non sono da sottomettere e colonizzare, ma anche perché se ciascuno si sente valorizzato il benessere comune non può che risentirne positivamente. Alcuni studi condotti nelle scuole statunitensi mostrano come un clima positivo abbia diminuito il burnout degli insegnanti, riducendo assenteismo, ed abbia avuto un effetto positivo anche sul rendimento degli studenti. Quindi? Che fare? Un gruppo di psicologi dell'Università di Berkeley ha individuato tre momenti in questo percorso. http://greatergood.berkeley.edu/article/item/how_to_create_a_positive_school_climate.

  1. Prima di tutto, partire da quello che c'è. Un preside dovrebbe avere il polso della situazione, sondare l'umore del suo staff, dare voce a tutti, compresi i genitori. Può essere utile che una tale indagine venga condotta da persone neutrali, preferibilmente esterne alla scuola.

  2. Una volta acquisite informazioni su come le persone si sentono, su ciò che secondo loro funziona e ciò che invece non funziona, compito di un dirigente scolastico è elaborare una visione condivisa di ciò che si vorrebbe, partendo dalle esigenze dei singoli. L'importante è che ciascuno si possa esprimere in uno spazio protetto, dove sa che la sua idea sarà accolta e non attaccata.

  3. Dalla teoria alla pratica. Si deve ora lavorare insieme perché il clima migliori veramente. Come? Qualche piccolo suggerimento: una bacheca in cui si possono mettere dei ringraziamenti o delle frasi di apprezzamento per altri colleghi, giochi di gruppo in cui ci si parla alle spalle per dire solo cose positive http://greatergood.berkeley.edu/images/uploads/Behind_Your_Back.pdf, etc.

 

Rimugino sulla mia scuola ideale mentre vedo un gruppo di genitori che si avvia verso la scuola carichi di pacchi di carta igienica.