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Studenti, non visitate l’inceneritore di Acerra!

Segnalano gli Amici della Terra nella loro Newsletter una iniziativa delle "Donne del 29 agosto”, che insieme ai “Volontari per Francesco” hanno raccolto delle firme contro gli sforamenti delle polveri sottili ad Acerra, e fra le altre cose invitano studenti e insegnanti a non partecipare a visite guidate all’inceneritore. Ne ha parlato il quotidiano Roma il 31 marzo 2014.
Animati immagino da buone intenzioni ecologiste, le donne e i volontari hanno però scelto l’obiettivo sbagliato, visto che l’inceneritore di Acerra - come ha recentemente ricordato con un bello e appassionato (e scorato) intervento Giuseppe Viviano, già responsabile dello studio dell’inquinamento dell’aria all’Istituto superiore di sanità - è un inceneritore all’avanguardia in Italia, sottoposto, proprio per evitare attacchi, a monitoraggio anche nei cicli di accensione e spegnimento. Probabilmente l’impianto più controllato in Italia, e pure presidiato dalle forze di sicurezza viste le numerose manifestazioni che hanno periodicamente portato in processione antinceneritore donne bambini capipopolo e parroci infervorati per le battaglie sbagliate e altre folcloristiche maschere dell’ecologismo sanfedista nostrano.
Da segnalare anche la lunga lettera al direttore del quotidiano da parte del gestore dell’impianto (la A2A), che spiega fra l'altro che la "diossina emessa dai petardi esplosi a Napoli nel capodanno del 2005 è stata pari a quella emessa da 120 termovalorizzatori per un intero anno di funzionamento” (per il post di Amici della terra leggi qui). (luca carra)

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