fbpx La sugar tax crea occupazione | Scienza in rete

La sugar tax fa bene alla salute e non danneggia l’occupazione

Primary tabs

Tempo di lettura: 3 mins

La ministra dell’agricoltura Teresa Bellanova sostiene che la tassa sulle bevande zuccherate ha effetti negativi sull’occupazione, soprattutto a suo dire nei settori agricolo e alimentare.

Questa affermazione è sbagliata. Infatti le esperienze dei Paesi in cui questa e altre tasse di scopo (sulla plastica, sul fumo, ecc.) sono state introdotte dimostrano che si è ottenuto il doppio effetto di migliorare la salute della popolazione e di aumentare l’occupazione.

Spiega Franco Sassi, direttore del Centre for Health Economics and Policy Innovation dell’Imperial College di Londra e fra le massime autorità in materia: «La questione dell’impatto delle tasse di scopo sull’occupazione è stata a lungo oggetto di dibattito tra gli economisti. Per tutte le tasse intese a limitare i consumi di prodotti dannosi per la salute la conclusione è chiara. Queste tasse non hanno un impatto negativo. Anche nei casi in cui si verifica una riduzione dell’occupazione nelle industrie che commercializzano i prodotti tassati, aumenti in altri settori, dovuti a spostamenti nei consumi, portano a un effetto netto positivo sull’occupazione, sempre restando nel settore agricolo e alimentare. Nel caso delle bevande zuccherate, un autorevole studio americano ha dimostrato già nel 2014 che non esiste un effetto negativo sull’occupazione».

In particolare studi recenti condotti negli Stati Uniti e in Messico hanno confutato chi resisteva all’introduzione della sugar tax invocando rischi occupazionali. In entrambi i casi «non vi sono stati impatti sull’occupazione, e quindi gli argomenti utilizzati contro la tassa hanno di fatto tentato di ingannare legislatori e gruppi di interesse», come si può leggere negli articoli citati (vedi sotto).

Continua Sassi: «Il legislatore ha in mano tutti gli strumenti necessari per favorire un impatto positivo sull’occupazione della sugar tax. Ad esempio, usare la tassa come incentivo per la riduzione dei livelli di zucchero nelle bevande, o incentivare l’industria a investire sulla promozione di bevande più salutari, possono attenuare se non annullare l’impatto sulle vendite, e quindi sull’occupazione, pur mantenendo l’effetto desiderato sulla salute», conclude Sassi.

Di seguito gli studi a disposizione


Scienza in rete è un giornale senza pubblicità e aperto a tutti per garantire l’indipendenza dell’informazione e il diritto universale alla cittadinanza scientifica. Contribuisci a dar voce alla ricerca sostenendo Scienza in rete. In questo modo, potrai entrare a far parte della nostra comunità e condividere il nostro percorso. Clicca sul pulsante e scegli liberamente quanto donare! Anche una piccola somma è importante. Se vuoi fare una donazione ricorrente, ci consenti di programmare meglio il nostro lavoro e resti comunque libero di interromperla quando credi.


prossimo articolo

Ecco la nuova mappa della crisi climatica europea firmata WMO e Copernicus

Il 2023 è stato un anno da record per l’Europa. La sfida è tenere alta l’attenzione sugli impatti climatici nonostante la stessa parola “record” ormai stia già saturando gli organi di informazione. Eppure, i 49°C in Sicilia sono un record, come altri numeri del nuovo rapporto sullo stato del clima europeo appena pubblicato da Copernicus. Cogliamo l’occasione per ricordare qualche buona notizia e i prossimi appuntamenti elettorali decisivi per i prossimi anni di transizione ecologica.

Foto di Markus Spiske su Unsplash

Nel 2023 in Europa le temperature sono state superiori alla media per undici mesi, con il settembre più caldo mai registrato.